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La Sfera e lo Spillo

Il nuovo stadio Santiago Bernabéu di Madrid: tempio del calcio e gioiello di architettura

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Il nuovo stadio Santiago Bernabéu è pronto per l’ufficiale inaugurazione in calendario a dicembre 2023.

Lo storico impianto situato a pochi minuti dal centro cittadino fu progettato negli anni quaranta del secolo scorso dall’architetto José Maria Castell. Lo stadio è incastonato nel quartiere di Castellana in Avenue de Concha Espina, cuore pulsante e finanziario.

L’arena è collegata con l’efficiente linea metropolitana (L10), in treno alla stazione Madrid Nuevos Ministerios e numerose linee di autobus.

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Il perimetro esteso dell’area conserva i resti della costruzione palatina, sede di ambasciate, centri ministeriali e fondazioni di cultura internazionale.

In prossimità del Palazzo dei Congressi e Esposizioni con la sua facciata decorata con un murale dell’artista surrealista Joan Mirò si trova la casa del Real Madrid, dove si giocano le partite casalinghe dei Blancos.

Dopo 4 anni di restyling il tempio del calcio spagnolo si presenta rinnovato e all’avanguardia; un mix calibrato, un’invenzione sapiente di architettura, ingegneria e tecnologia.

È da considerarsi un intervento urbanistico a tutto tondo, un progetto ambizioso su scala urbana con l’intento di rimodellare il sobborgo.

Il piano include la creazione di un nuovo slargo o piazza rivolta al Paseo de la Castellana. L’abbattimento del centro commerciale (a sud) per dilatare l’area verde, la realizzazione di spazi pubblici e del Museo del Real Madrid. Infine, sono previste aree commerciali, intrattenimento, hotel e spazi business (nella zona nord).

I lavori del Santiago Bernabéu, in cui l’Italia di Enzo Bearzot vinse il Campionato del mondo del 1982, sono stati affidati al team tedesco GMP Architekten, affiancato dagli spagnoli di L35 e Ribas y Ribas Arquitectos.

Il complesso multifunzionale può ospitare oltre le partite di calcio, incontri di tennis e basket, concerti, eventi e match di football americano.

La struttura possiede una copertura leggera retrattile, un sistema di grate consente di calibrare la luce all’interno dell’anfiteatro sportivo e sul green. Sono previste proiezioni di contenuti multimediali visibili durante le ore notturne a distanza sullo scorcio di città.

In soli 15 minuti il tetto si chiude in presenza di precipitazioni atmosferiche con la possibilità di limitare il rumore all’esterno dello scheletro.

Un sistema di binari e carrelli movimenta il manto erboso suddiviso in quadranti, mentre un impianto di sollevamento posiziona le zolle al piano inferiore. Il tappeto verde è mantenuto rispettando le condizioni microclimatiche: irrigato da acqua, monitorato e illuminato da lampade a led.  

Il guscio esterno è caratterizzato da lame arcuate in acciaio che danno luogo a giochi di luce in base alle condizioni meteo e i colori stagionali.

Emanuele Perego             www.emanueleperego.it              www.perego1963.it

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