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Festival dello Sport: Occhi puntati al cielo

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Domenica mattina show mozzafiato sopra i cieli di Trento con l’esibizione della Nazionale di parapendio acrobatico al Festival dello Sport. Cinque piloti si sono lanciati in spettacolari acrobazie atterrando nel prato dello Stadio Briamasco, mentre nel parco antistante al Muse erano in esibizione alcune vele. A spiegare al pubblico l’emozione del volo libero anche il pilota Christian Ciech, plurimedagliato nel deltaplano e già campione del mondo. 

Libertà e adrenalina. Basta una vela e un lancio. Quella del parapendio acrobatico è una specialità che unisce la tranquillità di un volo al brivido delle manovre più azzardate, quasi al limite del possibile. Forse una disciplina poco conosciuta ma sicuramente quella più spettacolare e in crescita. 

“Il volo si distingue in varie specialità” – ha spiegato Samuel, rappresentante del Volo Libero Trentino che insieme agli altri speaker illustrava le peripezie dei cinque compagni che stavano roteando, a turno, sopra le teste dei presenti – “C’è la disciplina più tradizionale, comunemente detta volo di distanza, poi la nuova “Hike and Fly”, che consiste nell’arrivare con le proprie gambe in cima alla montagna dalla quale poi si effettuerà il lancio. Terza, il parapendio acrobatico, la più adrenalinica di tutte. Pensate che in aria il pilota subisce fortissime accelerazioni che arrivano fino a 5,6 g (Il numero dei g rappresenta l’accelerazione che moltiplicata per la massa del pilota da come risultante la forza a cui esso è sottoposto. Per esempio 6g sono 58,84 metri al secondo per secondo)”. 

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Un parapendio in fase di decollo ha bisogno di una spinta di decollo correndo di almeno 15 km all’ora, mentre in aria può raggiungere anche la velocità di 35 km orari. E poi ha proseguito Samuel: “Per avvicinarsi a questo mondo può contattare la scuola di volo più vicina. Se fino a qualche tempo fa quest’esperienza era riservata agli esperti ora, grazie al parapendio biposto, anche se sei alle prime armi puoi librarti in volo in totale sicurezza. Tutto ciò che ti serve è solo un buon paio di scarpe e dei vestiti caldi, poi al resto ci pensa il pilota”.

Ad oggi sono 5.000 i praticanti in Italia con il brevetto da pilota, riuniti sotto il cappello di una Federazione che si prende in carico sia la parte tecnica e di attrezzature, sia la parte normativa legislativa. Ed a livello mondiale gli Azzurri sono tra i migliori specialisti sia nel parapendio sia nel deltaplano. In forte crescita sono anche le donne, visto che le attrezzature stanno diventando sempre più leggere e maggiormente trasportabili”. 

Come tutti gli sport, anche il volo se praticato in maniera amatoriale o professionale necessità di un’attenta preparazione fisica e allenamento di concentrazione. Tutto in poco meno di un paio di minuti per disegnare le varie figure, come ad esempio Joker, Sat, Stallo dinamico, Cork e così via. 

Da questo punto di vista il Trentino offre ai praticanti del volo libero infinite possibilità e punti di lancio, e le sponde del lago di Molveno sono state molte volte scenario per la coppa del mondo di parapendio acrobatico.

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