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Non delude il palio della Quercia a Rovereto: Bogliolo regina con 12.90

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Nella 56esima edizione del Palio Città della Quercia, a Rovereto (Trento), un altro successo internazionale per l’azzurra dei 100 ostacoli Luminosa Bogliolo. La ligure delle Fiamme Oro domina in 12.90 (+1.1) confermando la sua regolarità di rendimento a questo livello, davanti alla statunitense Taaliyah Brooks (13.09).

Poi l’americana vince con 6,51 (-0.3) nel lungo in cui è terza la 18enne Larissa Iapichino (Atl. Firenze Marathon), 6,43 (-0.4) all’ultimo salto. Sui 100 metri il campione italiano Marcell Jacobs (Fiamme Oro) chiude secondo in 10.21 (+0.5) alle spalle del sudafricano Akani Simbine (10.17), uno dei big della velocità, mentre è terzo Fausto Desalu (Fiamme Gialle, 10.33). La migliore delle azzurre nei 400 è Ayomide Folorunso (Fiamme Oro, 52.77) che contende il primo posto alla tedesca

Corinna Schwab (52.69), con la 22enne Rebecca Borga (Fiamme Gialle) ancora al personale in 52.84. Nel lungo Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) atterra a 7,99 (+0.7) sfiorando la vittoria e gli 8,00 (+0.8) del sudafricano Ruswahl Samaai, invece nei 100 è terza Anna Bongiorni (Carabinieri, 11.49) che supera Irene Siragusa (Esercito, 11.52).

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Dagli 800 del keniano Ferguson Rotich (1:44.82) arrivano i record personali di Simone Barontini (Fiamme Azzurre, quarto in 1:46.64) e Gabriele Aquaro (Team-A Lombardia, 1:47.01), con Elena Bellò (Fiamme Azzurre, 2:02.08) a cogliere il secondo tempo in carriera, e nei 5000 si migliora Pietro Riva (Fiamme Oro, 13:39.43). Conferma nel giavellotto per il campione italiano Norbert Bonvecchio (Atl. Trento) con 76,37. [RISULTATI/Results]

È ANCORA LUMINOSA – Non delude Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro). Sempre fluida l’azione della 25enne ligure tra le barriere dei 100 ostacoli, sempre con il sorriso sulle labbra al traguardo. Anche il 12.90 (+1.1) vincente di Rovereto è un risultato di valore, l’ennesimo nei dintorni di questa cifra, a undici centesimi dal primato stagionale.

Nettamente battuta l’americana Taaliyah Brooks (13.09) che fa la spola tra la pista e la pedana del lungo. Per il terzo posto Giada Carmassi (Atl. Brugnera Friulintagli, 13.31) ha la meglio nei confronti di Linda Guizzetti (Cus Pro Patria Milano, 13.36), entrambe non lontane dai propri limiti, e cresce ancora la 23enne Elena Marini (Team Treviso), 13.41 dopo il 13.44 degli Assoluti.

IAPICHINO TERZA – Sfida combattuta nel lungo e anche Larissa Iapichino (Atl. Firenze Marathon) prova a dire la sua. La campionessa europea under 20 tira fuori il carattere nel sesto e ultimo tentativo con 6,43 (-0.4), in una gara in crescendo, passando dal quarto al secondo posto provvisorio. Ma poi diventa terza: la zampata conclusiva a 6,51 (-0.3) di Taaliyah Brooks dà il successo alla statunitense, già seconda nei 100hs di Luminosa Bogliolo, per scavalcare così la britannica Abigail Irozuru che guidava dal terzo salto con 6,50 (-0.9).

Anche per Laura Strati (Atl. Vicentina) il miglior salto della serata arriva nel finale, quarta a 6,35 (-0.7) superando Tania Vicenzino (Esercito), 6,30 (-0.8) prima di un infortunio all’inizio dell’ultima rincorsa.

JACOBS 10.21 – Lo sprint di Marcell Jacobs vale il secondo posto a Rovereto. Si risolve in favore del sudafricano Akani Simbine il duello sui 100 metri: è uno più veloci al mondo, quarto l’anno scorso alla rassegna iridata di Doha, e vince in 10.17 (+0.5). L’azzurro corre bene nella prima parte di gara, prova a distendersi ma perde brillantezza nel finale, per chiudere con 10.21.

Buona la fase lanciata di Fausto Desalu (Fiamme Gialle), specialista dei 200, che in 10.33 si porta a quattro centesimi dal suo primato. Al femminile la campionessa tricolore Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) si tocca la gamba sinistra e interrompe la sua azione dopo una trentina di metri.

Tre centesimi al traguardo separano Anna Bongiorni (Carabinieri), terza in 11.49 (+0.8), e l’altra primatista italiana della 4×100 Irene Siragusa (Esercito, 11.52), ma la più rapida è la cubana Arialis Gandulla con 11.39.

400: FOLORUNSO SU BORGA – Si fa valere Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) nei 400 metri, stavolta senza barriere, lottando per il successo fino alla fine. L’azzurra è seconda in 52.77, a un soffio dalla campionessa tedesca Corinna Schwab che resiste in testa con 52.69.

E ancora un bel risultato di Rebecca Borga (Fiamme Gialle), terza in 52.84, perché la 22enne veneziana riesce a migliorarsi per la quarta volta nel 2020. Primato stagionale di Raphaela Lukudo (Esercito), 53.10 al quarto posto, poi Virginia Troiani (Cus Pro Patria Milano, settima con 53.59) e firma il personale anche la 21enne veronese Anna Polinari (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco), ottava in 53.88.

Tra gli uomini Brayan Lopez (Athletic Club 96 Alperia) fa un passo avanti rispetto alle ultime uscite correndo in 47 secondi netti ed è terzo, con Michele Tricca (Fiamme Gialle, 47.08) quinto, mentre il britannico Rabah Yousif (46.02) regola lo sloveno Luka Janezic (46.16).

RANDAZZO SFIORA GLI OTTO – A un centimetro dalla vittoria e dagli otto metri. Nel lungo Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) balza a 7,99 (+0.7) con il terzo salto, dopo il 7,92 (+1.2) al turno precedente, ma il catanese trova poi tre nulli.

Resta quindi al comando il sudafricano Ruswahl Samaai con il suo 8,00 (+0.8) del secondo tentativo. L’altro siciliano in gara, il messinese Antonino Trio (Athletic Club 96 Alperia), è terzo con 7,72 (+0.7).

LAMBRUGHI E PERINI – Nei 400 ostacoli finisce terzo il campione italiano Mario Lambrughi (Atl. Riccardi Milano 1946) con 50.38 e un tuffo sul traguardo per lasciarsi alle spalle il turco Yasmani Copello, bronzo olimpico ai Giochi di Rio. Davanti il francese Wilfried Happio (49.28) precede l’estone Rasmus Magi (49.79).

Ci vuole il fotofinish per decretare il vincitore dei 110hs: lo statunitense Freddie Crittenden beffa il britannico Andrew Pozzi, 13.31 (+0.6) per entrambi sull’altro americano Aaron Mallet (13.39). È quarto Lorenzo Perini (Aeronautica, 13.61), a una manciata di centesimi dal 13.53 del tricolore di Padova, poi settimo Hassane Fofana (Fiamme Oro, 13.82).

OTTOCENTISTI OK – Progressi per i giovani specialisti degli 800 metri. Si migliora Simone Barontini (Fiamme Azzurre): il 21enne anconetano, pluricampione italiano sulla distanza, cerca di inseguire la coppia keniana di vertice e chiude quarto in 1:46.64, togliendo 23 centesimi al personale che aveva realizzato nella scorsa edizione di questo meeting. Anche il brianzolo Gabriele Aquaro (Team-A Lombardia) firma il suo primato, quinto con 1:47.01.

Davanti c’è il bronzo mondiale Ferguson Rotich (1:44.82) sul connazionale Collins Kipruto (1:45.26). Applausi per Catalin Tecuceanu (Silca Ultralite Vittorio Veneto), ventenne romeno che vive da oltre un decennio in Italia, sceso a 1:46.41. Sempre negli 800, ma al femminile, la tricolore Elena Bellò (Fiamme Azzurre) con 2:02.08 centra il secondo tempo in carriera. Quinto posto della vicentina, nella gara vinta dalla norvegese Hedda Hynne in 1:59.15, più dietro Eleonora Vandi (Atl. Avis Macerata) che rallenta nel finale ed è settima con 2:04.64.

5000: RIVA PB – Una gara coraggiosa di Pietro Riva che nel finale dei 5000 metri si porta davanti per cercare il successo, oltre che la prestazione cronometrica, e poi stringe i denti nell’ultimo giro condotto dal burundese Olivier Irabaruta (Us Quercia Trentingrana, 13:38.12).

Ma il 23enne piemontese delle Fiamme Oro, ex campione europeo juniores dei 10.000, con 13:39.43 riesce comunque a ritoccare il personale seppur di poco, appena un decimo, rispetto a due anni fa proprio a Rovereto. Missione compiuta anche per il bergamasco Sebastiano Parolini (Ga Vertovese, 13:52.84) che aggiorna il personale di sedici secondi abbondanti, per Ahmed Ouhda (Atl. Casone Noceto, 14:14.88) e per il trentino Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche Leffe, 14:23.46), vicecampione mondiale di corsa in montagna.

DALLE PEDANE – La leader italiana nel giavellotto è ancora Carolina Visca. Dopo aver confermato il tricolore assoluto a Padova, la campionessa europea under 20 chiude quinta a Rovereto con 54,90 superando Sara Jemai (Esercito, 52,75). Per la tedesca Christin Hussong, oro continentale a Berlino 2018, l’acuto a 61,13 arriva nell’ultimo turno, quando ormai era già sicura della vittoria.

Secondo posto e record nazionale del Benin per Pascaline Adanhouegbe (Cus Pro Patria Milano) che si porta a 56,75. E non è stato casuale il titolo conquistato da Norbert Bonvecchio (Atl. Trento) agli Assoluti. Di fronte al suo pubblico (500 spettatori ammessi con posto prenotato) svetta con 76,37 sul salernitano Roberto Orlando (Atl. Virtus Cr Lucca, 75,46), poi quarto Mauro Fraresso (Fiamme Gialle, 74,11) e quinto Roberto Bertolini (Fiamme Oro, 72,63). Nell’alto 1,84 di Levern Spencer (Saint Lucia) e 1,81 per Desirée Rossit (Fiamme Oro).

GIOVANI – Nella gara di mezzofondo per gli under 23, quella dei 3000 siepi, cresce Francesco Breusa (Cus Torino) che toglie oltre sette secondi al proprio limite in 8:54.20, ma anche lo junior trentino Massimiliano Berti (Valchiese), classe 2002, con un notevole 8:55.81, quindi Giovanni Gatto (Us Quercia Trentingrana, 9:03.58) e Marco Fontana Granotto (Expandia Atl. Insieme Verona), al personale di 9:05.41. Tra le donne, sui 1500 metri, la genovese Ludovica Cavalli (Bracco Atletica) arriva a quattro decimi dal suo primato con 4:20.12.

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