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La Trentino Energie continua a correre, espugnata Orgiano nell’ultima dell’andata

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Si chiude nel migliore dei modi il girone di andata della Trentino Energie, che sabato sera ha superato per 1-3 (25-23, 23-25, 18-25, 19-25) il Laserjet Ostiano a domicilio e ha agguantato la quinta vittoria da tre punti nelle ultime sei partite. La posizione in classifica non muta, ma ora le argentelle sono ad una sola lunghezza dal Marzola, quarto, e hanno fatto il vuoto dietro di sé.

Questa vittoria è importante non solo per la classifica, ma anche perché conferma il salto di qualità compiuto dalla squadra di Martinez in trasferta, dove nella prima parte del torneo aveva sofferto parecchio, e perché si trattava di uno scontro diretto, probante sul piano tecnico e psicologico.

Se le trentine l’hanno spuntata, è stato grazie alla capacità di limitare gli errori (complessivamente 29 contro 35), grazie alla netta superiorità del proprio servizio (11 ace contro 2) e ad una solidità in difesa che nei momenti decisivi ha sfiancato Orgiano. Oltre che, naturalmente, ai 20 punti di Katerina Pucnik.

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L’Argentario comincia il match con il proprio settetto tipo, così come Orgiano, che si presenta in campo con Gaia Marta al palleggio  Matilde Fiocchi opposta, Giovanna Donadello e Giorgia Tomaiuolo in post-4, Martika Bertelle e Silvia Ostuni al centro, con Giada Carli nel ruolo di Libero.

Nel primo set le padrone di casa rimangono sempre avanti, anche di poche lunghezze, dato che alla Trentino Energie manca sempre qualcosa per andare al sorpasso, pur giocando una pallavolo ordinata. Primo allungo del Laserjet sul 4-1 in virtù di un errore di Paoli e di una fast vincente di Bertelle. L’aggancio sul 5-5 è frutto di un errore di Marta e di una pipe di Pucnik.

Orgiano allunga sull’8-5, sfruttando uno smash di Tomaiuolo ed un errore di Buratti, ma con pazienza l’Argentario torna in parità sull’11-11: il merito è di un’ace di Bonafini e di un attacco di Costalunga. Da qui in poi le vicentine comandano il gioco e si portano prima sul 15-13, poi sul 20-17 ed infine sul 23-19: il cambio palla trentino soffre moltissimo e le varie Fiocchi e Tomaiuolo ne approfittano. Quando la frazione sembra perduta le ospiti si risollevano grazie ad un errore di Bertelle e a due ace di Costalunga, la cui serie si interrompe però sul 24-23. Ci pensa Tomaiolo a firmare il 25-23 con un mani e out.

Nella seconda frazione la Trentino Energie parte con il piede giusto, sfruttando tre battute vincenti, una di Aurora Bonafini, le altre due consecutive di Alessia Paoli. Il 3-7 è rassicurante, ma non troppo, perché in un lampo Orgiano torna sotto con un muro e una fast di Ostuni. I due cambi palla soffrono, a dare man forte all’Argentario ci sono un’immarcabile Pucnik e un altro ace (e sono quattro) di Costalunga sulla linea di fondo (6-10). Le padrone di casa reagiscono con un altro muro di Ostuni e un attacco di Donadello, ma dopo un attimo ricominciano a soffrire maledettamente i servizi di Bonafini, ben quattro consecutivi, una serie accompagnata da due break point di Pucnik.

Sul 10-16 i giochi sembrano fatti, ma le ospiti rallentano il ritmo e in tre rotazioni il Laserjet arriva addirittura a -1, prima sfruttando un ace di Bertelle e un attacco di Tomaiuolo (17-20), poi un attacco di Fiocchi ed infine due muri vincenti di Bertelle e un attacco della neoentrata Zago. Fortunatamente per le argentelle sul 23-24 Katerina Pucinik si inventa un pallonetto lungo in zona 1, imprendibile per le padrone di casa.

Galvanizzata  dalla conquista del set precedente, la Trentino Energie affronta con il piglio giusto anche la terza frazione. Fino al 6-6 le due squadre si equivalgono, poi un attacco di Pucnik e un errore dell’opposta Fiocchi, dopo quattro coriacee difese trentine, sbloccano la situazione (6-9). Il vantaggio viene quasi annullato da un’invasione e da un errore in attacco, ma Orgiano non riesce mai a pervenire al pareggio, anche perché le due squadre sbagliano parecchio.

Dal 13-14 in poi a produrre una messe di errore è però la formazione di casa, che fra battute sbagliate ed errori in attacco ne commette sei nel giro di pochi minuti, aiutando l’Argentario a portarsi fino al 16-20, senza grandi sforzi. Nel finale un muro di Sfreddo su Bertelle vale il 17-22, un ace della neoentrata Santi il 18-24 e un muro di Buratti su Donadello chiude la frazione sul 18-25.

L’Argentario inizia il quarto set con l’inerzia del match dalla propria parte, ma inizialmente deve fare fronte alla rabbiosa reazione del Laserjet, che va sul 5-2 sfruttando un paio di errori di Costalunga (primo e unico time out di Martinez) e poi sul 7-3, grazie ad un errore di Paoli. La sfuriata delle padrone di casa, tuttavia, si ferma qui, perché dal 10-7 in poi la Trentino Energie non sbaglia più nulla e mette in campo un sistema muro – difesa contro il quale Ostiano fatica maledettamente. Il 10-8 è frutto di un errore di Tomaiuolo, mentre il 12-11 di un ace di Nicoloso.

Le distanze rimangono immutate fino al 17-16, quando il set prende la piega giusta per l’Argentario e a innescare la svolta è un punto molto contestato: un attacco di Tomaiuolo sopra al muro trentino, finito out senza alcun tocco, almeno a giudizio dell’arbitro: è il punto dell’aggancio sul 17-17. Sul 18-18 va al servizio Pucinik e le rossoblù finiscono in una voragine, incassando qualcosa come sei break point consecutivi, frutto di un ace sul libero, di un pallonetto e di uno smash di Costalunga e di tre errori delle vicentine, ormai fuori dal match. Portano a casa l’ultimo cambio palla solo grazie a uno scontro Sfreddo – Pucnik, ma poi un errore di Ostuni in fast chiude il sipario: 19-25.

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