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Gerusalemme: è finale per Musica e Camilli

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GRANA/FIDAL

Nella mattina della seconda giornata, agli Europei under 18 di Gerusalemme, due azzurri promossi in finale.

Nei 200 metri Agnese Musica vince la batteria in 24.33 (+1.3) e stacca il pass con il quinto tempo. In un primo round subito selettivo, per la cancellazione delle semifinali, la velocista piemontese si conferma al suo livello eguagliando il primato stagionale, a soli quattro centesimi dal personal best. Si qualifica nel martello Pietro Camilli con un lancio a 63,88.

Per il romano, in azione nel gruppo A, il verdetto arriva dopo oltre un’ora di attesa per i risultati degli atleti impegnati in quello successivo che viene premiata con il biglietto per la finale, all’undicesimo posto, mentre il vicentino Alex Lazzaretto è il primo degli esclusi con 63,00.

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Avanti nei 200 con il miglior tempo Eduardo Longobardi, leader delle batterie con 21.18 (+1.0) senza forzare negli ultimi metri correndo nella poco agevole seconda corsia, per ribadire il suo ruolo di capolista europeo stagionale (20.99 alla rassegna tricolore di Milano) verso i due turni decisivi di domani. Escono di scena a testa alta le azzurre nelle semifinali dei 400 metri: la 16enne sarda Elisa Marcello riscrive il personale con 55.12, per un progresso di dodici centesimi, e la romana Gloria Kabangu chiude in 55.28, firmando rispettivamente il decimo e l’undicesimo tempo.

Supera il primo round nei 400 ostacoli Mario Antolini, secondo nella sua batteria in 53.21. Sulla pedana del peso sfiora la finale Mirko Campagnolo, quattordicesimo con 17,48 a nove centimetri dalla qualificazione, che non riesce ritrovare i diciannove metri già raggiunti quest’anno, invece è 16esimo Andrea Crestani (17,12). Nei 2000 siepi eliminati gli azzurri Davide Delaini (6:20.86) e Stefano Menegale (6:21.90) che finiscono nelle retrovie. Prima dell’ultima gara nell’eptathlon 16esima Annalisa Pastore (4279), frenata da un fastidio al piede nel lungo dove non va oltre 4,96 per poi lanciare 39,04 nel giavellotto, e 19esima Sofia Bonafè (4182 punti con parziali di 5,53 e 30,88).

In palio nel pomeriggio i primi titoli della rassegna: Mattia Furlani al via nella finale nel lungo insieme a Francesco Inzoli (ore 18.07), preceduta da quella del triplo con Erika Giorgia Saraceni (alle 16.10), ma da seguire tra gli altri anche sprinter e ostacolisti, attesi al doppio impegno di semifinali e finale.

Tre volte sul podio l’Italia nella seconda giornata degli Europei under 18 di Gerusalemme: arrivano le prime medaglie azzurre e uno straordinario risultato. Nel lungo Mattia Furlani salta un clamoroso 8,04 (+1.8) al primo turno e conquista l’oro dominando la gara. Demolita la sua migliore prestazione italiana allievi, il 7,87 della recente rassegna tricolore a Milano il 18 giugno quando aveva tolto il primato di 7,61 a Andrew Howe dopo 21 anni.

E con questo balzo il 17enne reatino sfiora anche il record italiano della categoria superiore, quella under 20, che appartiene a proprio a Howe (8,11). Sensazionale il progresso del talento azzurro, cresciuto nella Studentesca Rieti Milardi, appena entrato nelle Fiamme Oro. Soltanto da questa stagione ha iniziato a dedicarsi anche al lungo e con poca esperienza, sfruttando il suo piede esplosivo, approda a misure di valore assoluto. Un paio di ore prima era sceso in pedana invece nelle qualificazioni dell’alto, finora la sua specialità preferita, staccando il pass per la finale di giovedì mattina (alle 8.00 ora italiana) saltando 2,06 senza problemi.

“Un salto incredibile, perché l’ho piazzato subito all’inizio della gara – le parole del saltatore allenato dal papà Marcello e dalla mamma Khaty Seck – Non ci ero riuscito in qualificazione, ma era importante farlo in finale. Mi sembra un sogno atterrare sopra gli otto metri, uno spettacolo. Non me l’aspettavo, non ho guardato subito il tabellone perché nemmeno ci credevo. Per me è un’emozione indescrivibile. Nell’alto invece la qualificazione è stata tranquilla. Un obiettivo su due per ora l’ho raggiunto, non potevo avere rimpianti e ho deciso di portarle avanti entrambe”. 

In termini statistici, l’8,04 di Furlani è la seconda prestazione europea di sempre tra gli under 18, la prima all’aperto. Meglio dell’azzurro, ha fatto soltanto l’ucraino Viktor Kuznyetsov nel 2003 saltando 8,12 indoor. Nel lungo il podio è con due bandiere tricolori perché c’è anche lo splendido bronzo del milanese Francesco Inzoli (Cus Pro Patria Milano), atterrato subito a 7,58 ventoso (+2.1) e poi 7,48 regolare (+0.5) al quinto tentativo che vale il record personale.

Nei 100 ostacoli azzurre protagoniste con il bronzo della non ancora 16enne trentina Sofia Pizzato (Valsugana Trentino), terza in 13.33 (+1.8) a soli tre centesimi dal primato italiano di categoria, mentre è quarta la brianzola Celeste Polzonetti (Bracco Atletica) che scende a 13.37, terza allieva di sempre a livello nazionale. Brillante quinta nei 100 metri la 16enne marchigiana Alice Pagliarini (Atl. Fano Techfem) che si migliora con 11.64 (+1.8), sesta la capitana Ludovica Galuppi (Bracco Atletica) in 11.69. Nel triplo è ottava la 16enne Erika Giorgia Saraceni (Bracco Atletica)che si guadagna un piazzamento nelle prime otto con 12,67 (+1.5) al secondo salto, confermando nella sostanza il 12,71 della qualificazione. Inarrivabile per tutte la francese Clémence Rougier, atterrata a 13,72 (+0.7). Si prende l’ottavo posto nei 3000 metri il piemontese Francesco Mazza (Atl. Saluzzo), che scende a 8:26.02, con Francesco Ropelato (Us Quercia Trentingrana) 16esimo in 8:38.04.

I TURNI ELIMINATORI – Il doppio impegno di Mattia Furlani comincia con la qualificazione dell’alto e per andare avanti bastano tre salti riusciti all’azzurro, che supera 1,92 e 2,02 per poi valicare anche la quota decisiva di 2,06. Poco più di un’ora trascorsa in gara, a un’ora esatta dalla finale del lungo, prima di trasferirsi in quella pedana. Nell’alto prosegue l’avventura europea anche del ligure Gabriele Avagnina, salito a 2,02 con un percorso netto, mentre si rivelano ininfluenti i tre nulli a 2,06. Finale giovedì mattina alle 8.00 ora italiana.

Scatenate le azzurre nelle semifinali dei 100 ostacoli con Sofia Pizzato che corre in un formidabile 13.25 appena ventoso (+2.1). L’anemometro nega alla trentina, 16 anni ancora da compiere, la gioia della migliore prestazione italiana di categoria che rimane a Desola Oki (13.30 datato 2016) ma non quella di sbarcare in finale con il secondo tempo del turno intermedio. È invece regolare l’eccellente 13.49 (+1.5) di Celeste Polzonetti: la brianzola toglie undici centesimi al personale della scorsa stagione, in gran crescita dopo l’infortunio invernale, e diventa la terza allieva italiana di sempre.

Entrambe chiudono al secondo posto nelle rispettive gare e si qualificano di diritto, alle spalle della britannica Mia Mcintosh (13.09) e della spagnola Nahia Miqueleiz (13.44).

Vanno forte anche le velociste dei 100 metri: la 16enne Alice Pagliarini 11.59 (+2.8) e Ludovica Galuppi 11.60 (+3.1), quarto e quinto crono delle semifinali, precedute al traguardo da Nia Wedderburn-Goodison (Gran Bretagna) che svetta con 11.30 e da Ainhoa Reparaz (Spagna, 11.58), nel ventaglio di favorite per le medaglie completato dalla tedesca Chelsea Kadiri, 11.52 (+1.6).

Al maschile nei 110 ostacoli il lombardo Daniele Lanzini è out in semifinale con 13.99 (+2.2), ancora di poco ventoso, e si esprime nuovamente nei dintorni del suo primato di 13.96 ottenuto in questa stagione. Nei 100 metri il 10.73 (+3.2) di Filippo Padovan non basta per andare avanti, però anche se non omologabile è un crono che avvicina il personale di 10.71 realizzato dal vicentino in batteria. Nell’eptathlon, al termine delle sette fatiche, chiudono 17esima la piemontese Annalisa Pastore (4994) e 19esima l’emiliana Sofia Bonafè (4915).

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