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Tre set combattuti, ma alla fine è un altro 3-0

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La settima vittoria consecutiva conquistata nel girone di ritorno, consente all’Argentario di blindare il quarto posto e di tenere aperta una piccola speranza di conquistare il terzo. Non tragga in inganno, però, il risultato finale: nonostante il 3-0, la partita giocata sabato pomeriggio contro il già retrocesso Vicenza è stata molto più combattuta di quella vista all’andata. Le ospiti hanno infatti schierato tutte le atlete che vengono convocate anche con la prima squadra di A2 e hanno lottato alla pari con le argentelle per quasi tutto il match. La Trentino Energie è stata barava a stringere le fila negli ultimi scambi di ogni frazione e far valere la leggera superiorità in attacco (36% contro 32%) nonostante una ricezione ballerina (4!% di ticchi positivi).

Le due squadre se le sono date di santa ragione dalla linea dei nove metri, realizzando ace su ace (21 in totale in appena tre set), sbagliando pochissimo in relazione a quanto è stato forzato il fondamentale (4 errori per l’Argentario, 8 per Vicenza). La disponibilità di un organico lungo ha offerto a Mario Martinez l’opportunità, per una volta, di operare molti cambi, due dei quali sono stati decisivi per l’esito finale del match, ovvero l’inserimento di Matilde Zara al servizio alla fine del primo set (quattro ace consecutivi per lei) e quello di Giulia Malesardi come opposta nel terzo parziale.

La vittoria del Marzola a Peschiera ha impedito alla Trentino Energie di avvicinarsi alla terza piazza quanto avrebbe sperato, ma ad una giornata dal termine rimane viva una piccola possibilità di conquistare il podio del girone D, legata ad una vittoria piena dell’Argentario contro Orgiano e una sconfitta da zero punti del Marzola in casa contro il Cerea.

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La cronaca

La Trentino Energie si presenta all’appuntamento con un organico incredibilmente folto, dato che la squadra di serie C ha terminato le proprie fatiche. Il settetto base è quello di sempre, ma Mario Martinez ha parecchi varianti alle quali attingere. Vicenza schiera quattro giocatrici che vanno a referto anche con la prima squadra in A2 (benché non mettano quasi mai piede in campo), ovvero la regista Del Federico (che nella seconda serie è il secondo libero), l’opposta Digonzelli, la schiacciatrice Andreis e la centrale Martinez. Accanto a loro ci sono l’altro posto-4 Bertollo, l’altra centrale Roviaro e il libero Andreatta.

A scattare dai blocchi in maniera più convincente è di gran lunga l’Argentario, che fa leva su una battuta incisiva per guadagnarsi un ace (Buratti su Bertollo), un’invasione (Del Federico) e un contrasto a rete vinto da Sfreddo. Il 7-4 diventa un 9-5 quando Costalunga valorizza una ricostruzione, ma poi improvvisamente le biancorosse, in realtà in tenuta rigorosamente nera, reagiscono, affidandosi alle battute precise di Vera Bertollo, che, dopo due ace consecutivi su Costalunga e Battistoni, mette le basi per un attacco sul nastro della numero 14 trentina. L’aggancio riapre i giochi.

Un primo tempo fuori misura di Martinez riporta avanti la Trentino Energie (11-9), ma poi Vicenza riesce a costruirsi un vantaggio importante, sfruttando ancora la battuta: ace di Martinez su Costalunga, ace di Digonzelli in zona di conflitto, muro di Del Federico su Paoli, ace di Del Federico su Costalunga, ace di Del Federico in zona di conflitto, altro ace di Del Federico su Pucnik e siamo sul 15-20. Dopo un cambio palla l’Argentario riesce incredibilmente ad annullare subito tutto lo svantaggio e lo fa con un indovinatissimo cambio, che porta sulla linea di battuta Matilde Zara: la giovane trevigiana confeziona qualcosa come quattro ace consecutivi, il primo sul nastro, i seguenti su Bertollo e sul libero. Poi si annota anche qualche cambio palla, fino a quando un pallonetto di Pucnik fissa un sudatissimo 25-23.

La seconda frazione diventa subito una battaglia punto a punto. Sul 3-3 un ace di Digonzelli dà il primo vantaggio a Vicenza (3-4), che poi allunga sul 6-8 quando Costalunga colpisce l’antenna. La Trentino Energie fatica più del solito a produrre il proprio gioco, forse si aspettava di trovare un avversario meno agguerrito, ma riesce a riprendere il controllo della situazione ancora con la battuta, quella di Costalunga, che realizza due ace, in mezzo ai quali si inserisce un attacco vincente di Pucnik. Il 10-8 dà respiro alle padrone di casa, che però poi devono incassare un ace di Bertollo su Battistoni e gli attacchi vincenti di Andreis, che riportano avanti le venete per 11-12.

L’equilibrio è massimo, a dispetto della classifica, infatti le due formazioni si tengono strette con le unghie il cambio palla fino al 18-18, quando la situazione si sblocca a favore dell’Argentario, prima grazie ad un diagonale di Pucnik (fondamentale la difesa di Battistoni), poi con i servizi della schiacciatrice triestina, seguita dagli errori delle laterali Andreis e Bertollo. Sul 22-19 Roberto Caron deve usare il time out. Un errore di Paoli restituisce qualche spazio di manovra a Vicenza (22-21), ma poi un suo tocco, un pesantissimo fallo di posizione di Digonzelli e una pipe di Pucnik chiudono la frazione sul 25-22.

Nella terza Mario Martinez decide di utilizzare una nuova risorsa, Giulia Malesardi, che ha la così l’opportunità di tornare ad “assaggiare” la serie B dopo l’esperienza roveretana della passata stagione in cui ha realizzato ben 277 punti. La schiera in diagonale ad Aurora Bonafini e la mossa, visto che realizzerà 5 punti, appare indovinata. L’inizio non è dei migliori (2-5), anche a causa di alcuni omaggi trentini, ma poi con le battute di Pucnik la Trentino Energie schizza sul 7-5, sfruttando due muri (Sfreddo e Malesardi), un ace, un errore di Andreis e un attacco di Malesardi.

Vicenza è sempre lì, pronto a piazzare qualche zampata appena l’Argentario si distrae, vedi la combinazione Bonafini – Buratti che non va buon fine, l’ace di Andreis su Pucnik, la pipe fuori misura di Costalunga, l’attacco lungo di Malesardi, l’ace di Del Federico ancora su Pucnik. Tutte imprecisioni che permettono alle ospiti di comandare fino al 14-17, quanto un time out di Martinez dà una scossa alle argentelle. Tre errori vicentini le aiutano a ritrovare fiducia (19-19), mentre l’attacco del sorpasso è di Giulia Malesardi (21-20), l’ace più prezioso del match di Katerina Pucnik (24-22). Ad abbassare il sipario ci pensa una pipe di Costalunga.

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