Una gara lunga, difficile, infinita, terminata solamente ai rigori. L’Italia, dopo 120 minuti e 9 rigori prenota un posto a Wembley dove, domenica alle ore 21.00, si giocherà il titolo Europeo dopo il 2012. A sfidare gli Azzurri ci sarà una tra Inghilterra e Danimarca che scenderanno in campo domani.
La partita è stata più dura del previsto. L’Italia, con i favori del pronostico, ha faticato per gran parte dei 120 minuti, lasciando di fatto il possesso palla agli uomini di Luis Enrique e provando a colpire in ripartenza.
Sin dai primi istanti di gara è la Spagna che tiene in mano il gioco, tenendo bene la palla e aggredendo alta i giocatori azzurri, impedendo la partenza da dietro. Nonostante questo l’Italia sfiora il gol dopo pochi minuti con Barella che a giro centra il palo, anche se l’arbitro ha poi fermato tutto per un presunto fuorigioco proprio del calciatore sardo. Ancora gli Azzurri sfiorano il vantaggio. Immobile riceve palla dopo una brutta uscita di Simon, ma aspetta troppo e serve Barella che non calcia subito e perde il pallone.
Nella prima frazione non succede quasi più nulla fino a che, al 44′ Emerson Palmieri colpisce la traversa da posizione defilata dopo essere stato servito ottimamente da Insigne.
Nella ripresa il copione non cambia molto, ma l’Italia sembra essere messa meglio in campo e, palla al piede riesce a muove con maggiore facilità il pallone. Al 60′, poi, gli Azzurri sbloccano la partita. La palla arriva sui piedi di Immobile che serve ottimamente Chiesa il quale, appena entrato in area, rientra sul destro e calcia a giro infilando la sfera sotto l’incrocio e fissando il punteggio sull’1-0.
La partita scorre e i ragazzi di Mancini sembrano tenere bene il vantaggio, non rischiando quasi mai. A sorpresa, però, all’80’ le Furie Rosse trovano il gol del pareggio con Morata. Il centravanti della Juve scambia con Dani Olmo e a tu per tu con Donnarumma non sbaglia. Il gol del pareggio manda di fatto la partita ai supplementari.
Nei 30 minuti finali è la Spagna che si presenta in avanti, creando qualche difficoltà soprattutto da calcio piazzato. Nonostante un assedio rosso nei supplementari succede poco nulla e la partita va ai rigori.
Dal dischetto il primo errore è azzurro, con Locatelli che si fa parare il tiro ma Dani Olmo non fa meglio e spara alto. I successivi rigori vengono tutti trasformati fino al rigore di Morata, che incrocia basso di destro ma Donnarumma intuisce e respinge. Jorginho si presenta come quinto rigorista e trasforma, regalando all’Italia una finale europea dopo quella del 2012.
L’appuntamento è domenica, sempre a Wembley, contro una tra l’Inghilterra o la Danimarca.