Andrea Dovizioso, intervistato da Paolo Ianieri e Rachele Sangiuliano, ha subito rivelato l’approccio con la sua nuova moto: “Credo che sia andata meglio del previsto nel primo approccio con la mia nuova Yamaha anche se devo trovare il feeling giusto con la moto e per questo ci vorrà tempo”.
Dopo gli anni trascorsi con la Ducati, dal 2013 al 2020, Dovizioso, 328 gare alla spalle e 24 vittorie di cui 15 in MotoGp, lo scorso anno aveva annunciato l’intenzione di prendersi un periodo di pausa senza però mai annunciare un possibile ritiro definitivo: “Avevo capito che era arrivato il momento di tirare il fiato – ha raccontato Dovizioso – di ritrovare energia ed entusiasmo. Doveva arrivare l’occasione giusta come è successo ora con la Yamaha: mi sentivo di dover tornare anche se, a livello di immagine, sono consapevole che questo è un rischio”.
Durante il suo anno sabbatico, il primo dopo venti trascorsi sulle piste di tutto il mondo, Dovizioso si è dedicato al motocross: “Una dimensione della moto più libera quella del motocross che ti porta sempre a confrontarti con ambienti nuovi rispetto a quelli dell’asfalto dei MotoGp”.
Campione del Mondo nella Classe 125 a soli 18 anni Andrea Dovizioso è il terzo pilota italiano con più vittorie di sempre nel MotoGp anche se non ha mai conquistato un titolo mondiale nella 500: “Sono arrivato per ben tre volte secondo ma non ho mai vissuto male il secondo gradino del podio, non mi sono mai abbattuto guardando sempre avanti con ottimismo”.
Dovizioso ha anche raccontato al pubblico del Festival dello Sport in sala e a quello collegato in diretta streaming di essere felice di poter condividere, almeno per qualche mese il box, con Valentino Rossi che ha annunciato il suo ritiro dalle gare, ma anche di aver sempre studiato molti suoi colleghi: “Io sono un pilota molto razionale e ho sempre esaminato le gare e il modo di correre di piloti come Poggiali, per la 125, di Pedrosa e dello stesso Valentino Rossi per capire le loro qualità e migliorarmi”.