BOLOGNA – Una Dolomiti Energia Trentino incolore incappa in una serata difficile al PalaDozza: contro una Fortitudo Bologna all’ultima spiaggia e un contesto ambientale caldissimo i bianconeri capitolano 89-69 in un match che finisce per tenere apertissima la lotta salvezza a tre giornate dalla fine. I ragazzi di coach Lele Molin pagano soprattutto il dominio a rimbalzi dei padroni di casa, che controllano 42 rimbalzi contro gli appena 23 dei trentini: un dato che sommato alle 15 palle perse condanna l’Aquila ad un altro ko esterno in un 2022 davvero difficile lontano dalla BLM Group Arena.
Il miglior bianconero a referto è Desunta Bradford, l’ultimo ad arrendersi neo 10′ finali: DB chiude con 16 punti, sei rimbalzi e sette assist in 35′ di gioco. In doppia cifra anche Jordan Caroline (13 con sei rimbalzi), Diego Flaccadori (12 e tre recuperi) e Johnathan Williams (10 punti). Le ultime tre partite dei bianconeri saranno fondamentali, a partire da quella di sabato 23 contro Pesaro (palla a due alle 20.00 nel giorno dedicato all’Aquila Basket Earth Day).
La cronaca | I bianconeri partono forte sfruttando le triple di Caroline e Flaccadori e qualche palla persa di troppo della Fortitudo (4-12), ma all’improvviso Benzing si infiamma e si mette la squadra sulle spalle confezionando un primo quarto da 14 punti personali che determinano (quasi) da soli il 26-20 Fortitudo. Trento, frastornata dall’allungo dei padroni di casa e dalle altissime percentuali dell’attacco di Bologna, non trova il modo di scuotersi: la Effe con le incursioni di Charalampopoulos e Frazier arriva anche alla doppia cifra di vantaggio in un secondo quarto per larghi tratti a senso unico. E invece la Dolomiti Energia è davvero dura a morire: sotto di 11 a un paio di minuti dalla fine del secondo quarto i bianconeri producono un 11-0 di break scandito dalle triple di Williams, Bradford e Reynolds che manda le formazioni all’intervallo lungo sul 40 pari.
La Fortitudo però tira fuori un terzo quarto di grande solidità e ritmo: Trento resta viva e pimpante grazie a Bradford e Forray, oltre a un super Flaccadori, ma soffre le bocche da fuoco dei padroni di casa ed è costretta ad inseguire per tutto il periodo. Arrivata a meno due, l’Aquila manca un paio di buone occasioni per agganciare i biancoblù e la Fortitudo scampato il pericolo torna a distendersi allungando fino al 62-54 con cui si chiude il terzo periodo. Negli ultimi 10’ Bradford prova a scuotere i suoi, e invece i padroni di casa allungano in showtime, trascinati dal pubblico del PalaDozza: la Fortitudo è viva e ribalta anche il -7 dell’andata.
KIGILI FORTITUDO BOLOGNA 89
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 69
(26-20, 40-40; 62-54)
KIGILI FORTITUDO BOLOGNA: Frazier 7, Aradori 17, Mancinelli ne, Durham 4, Natalini ne, Procida 7, Benzing 22, Feldeine 9, Fantinelli 4, Charalampopoulos 10, Groselle 9, Borra. Coach Martino.
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Johnson, Bradford 16, Williams 10, Reynolds 9, Gaye ne, Conti, Morina ne, Forray 7, Flaccadori 12, Mezzanotte ne, Ladurner 2, Caroline 13. Coach Molin.
Le parole di coach Molin | «La Fortitudo ha giocato una partita migliore della nostra, in particolare dalla metà del terzo quarto in avanti: siamo tornati un paio di volte a contatto ma ci è pesato quel momento in cui abbiamo avuto in due o tre occasioni il pallone per pareggiare e sorpassare e invece abbiamo finito per innescare il loro contropiede. Correndo il campo la Fortitudo ha trovato fiducia e allungato, trovando soluzioni una volta scrollata dalle spalle la pressione: abbiamo bisogno di tornare a vincere, faremo il massimo per trovare un successo chiave a partire dalla sfida di sabato contro Pesaro».