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Darion Atkins e coach Lele Molin presentano la sfida di domenica a Scafati: «Fondamentale avere il giusto approccio mentale alla partita»

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Ha parlato così Emanuele Molin, allenatore della Dolomiti Energia Trentino: «Andiamo a
Scafati, un campo che ritrovo in Serie A dopo tanto tempo: è una Givova
diversa rispetto a quella affrontata nel girone di andata, con un nuovo
allenatore, una filosofia di gioco diversa. Il gruppo dei campani è
infarcito di veterani, e specialmente sul parquet di casa sa come
impattare la partita e cosa fare per avere il coinvolgimento e il
supporto dei suoi tifosi. Il giocatore simbolo e il leader della squadra
è Julyan Stone, che può contare al suo fianco su due “bracci armati”
come David Logan e Stan Okoye. Okoye, che all’andata non c’era ancora,
è una vecchia conoscenza del campionato italiano, il giocatore che
coach Caja lascia di più in campo. Anche nel gruppo italiano ci sono
tanti giocatori esperti come Imbrò, Rossato o Mian che qui a Trento
conosciamo bene. La squadra ha bisogno di trovare fiducia e due punti
per riscattare un mese di gennaio in cui sentiamo di aver perso alcune
occasioni per strada; cerchiamo di recuperare chi non abbiamo avuto o
chi è sceso in campo ma ancora in difficoltà: Spagnolo è rientrato in
squadra, aspettiamo nei prossimi giorni anche il rientro di Crawford il
cui infortunio è un po’ meno grave di quanto avessimo temuto
inizialmente».

È toccato poi a Darion Atkins dire la sua sul match: «Sarà una partita
dura: all’andata vincemmo di 7, ma sappiamo quanto loro siano cambiati e
ora la sfida è ancora più esigente. Scafati è una squadra che gioca
con cuore e passione, che mette in campo grande aggressività: dovremo
essere bravi a pareggiare queste caratteristiche, lasciare tutto sul
parquet. Il mio contributo fino ad ora? Ho provato ad essere solido e
continuo, ma penso di poter fare molto di più ed è questo il mio
obiettivo in vista dell’ultima parte della stagione: voglio essere un
leader per la squadra, parlare di più con i compagni in campo, evitare
gli alti e bassi. Dobbiamo tutti fare un passo avanti per quanto
riguarda l’approccio mentale alla partita per diventare più
consistenti: quando siamo in campo con il giusto atteggiamento abbiamo
ottenuto risultati fantastici, credo che questo gruppo abbia un grande
potenziale e farò del mio meglio per permettere alla squadra di
esprimerlo al massimo».

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