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Daniele Cappelletti tenterà di stabilire un nuovo record di corsa in salita sul Monte di Mezzocorona. Ieri la presentazione dell’evento sulla Terrazza delle funivie a Mezzocorona

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Ieri pomeriggio nella splendida Terrazza delle funivie a Mezzocorona si è svolta la presentazione ufficiale dell’evento che il 17 e 18 ottobre vedrà protagonista l’atleta della nazionale italiana di Skyrunning Daniele Cappelletti.

L’atleta tenterà di stabilire un nuovo record di dislivello positivo di corsa in salita nell’arco delle 24 ore sul Monte di Mezzocorona.

L’evento è stato reso possibile da una stretta collaborazione fra la Federazione Italiana Skyrunning, l’Amministrazione Comunale di Mezzocorona, il Consorzio Turistico della Piana Rotaliana e la società Funivie di Mezzocorona.

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Durante l’evento di presentazione sono intervenuti il sindaco di Mezzocorona Mattia Hauser, l’assessore Matteo Permer, il presidente della Federazione italiana Skyrunning Sergio Roi e l’atleta della nazionale di Skyrunning Daniele Cappelletti.

Il sindaco di Mezzocorona Mattia Hauser: «Siamo particolarmente orgogliosi come amministrazione comunale di essere presenti a questo evento. Per noi è un onore e un vanto che lo Skyrunning abbia deciso di ripartire proprio da Mezzocorona.

Crediamo molto nel nostro Monte sia dal punto di vista turistico che sportivo e questa occasione sarà un’ulteriore passo in avanti per far conoscere a più persone la bellezza dei nostri territori. L’appello che faccio è quello di venire a Mezzocorona, anche prima dell’evento, per conoscere il nostro territorio».

L’assessore Matteo Permer: «Noi abbiamo visto in questa manifestazione un bel messaggio di ripartenza. Ripartire da Mezzocorona era un’opportunità da non farci scappare.

Negli anni questa manifestazione ha portato molti sportivi, appassionati e curiosi anche da fuori paese. Il messaggio più importante è che lo sport non sia solo la performance, ma sia socialità e un modo per ripartire in questo periodo difficile».

L’atleta della nazionale di Skyrunning Daniele Cappelletti: «Come tutte le persone normali, anche gli atleti hanno bisogno di nuovi stimoli per raggiungere degli obiettivi. Non sapendo cosa fare, ho deciso di provare a buttarmi in questa nuova avventura. Ho fatto un po’ di telefonate e tutti sono stati d’accordo con questo progetto.

Dal punto di vista atletico spero di abbassare il record siglato l’anno scorso di 20 mila 800 metri. Mi sto preparando molto bene e ho delle belle ambizioni. Spero che il 17 e 18 ottobre sia una festa di sport per tutti quanti.

Ho deciso inoltre di costruirmi un piccolo team di persone fidate e molto competenti: il dottor Sergio Roi, che è anche presidente della Federazione; il dottor Giorgio Martini che mi sta seguendo per quel che riguarda l’alimentazione e il Commissario tecnico della nazionale di Skyrunning Roberto Mattioli. Senza di lui non sarei riuscito ad organizzare il tutto.

È stato infine scelto il mese ottobre perché questi record si fanno solitamente in autunno o in primavera. In estate è troppo caldo.

La difficoltà principale riguarda l’alimentazione: se riuscissi a risolvere quella, sono abbastanza tranquillo. Stiamo preparando ancora tutto. Basta un minimo imprevisto e si mandano a monte mesi di preparazione».

Il presidente della Federazione italiana Skyrunning Sergio Roi: «Durante un raduno dell’anno scorso ho chiesto ai ragazzi quale fosse il loro sogno e lui aveva espresso quello di lasciare una traccia nella sua carriera con un record. Lo scopo della Federazione è proprio quello di realizzare i sogni dei nostri atleti.

Abbiamo quindi cominciato a costruire questo evento partendo dallo studio degli eventi precedenti. Il record si farà alla ventiduesima ora e non prima. Abbiamo poi fatto la valutazione funzionale a Verona.

Il percorso è stato inoltre definito in modo molto chiaro: oggi il Commissario tecnico della nazionale ha misurato esattamente con tre GPS la distanza e le altitudini. Noi abbiamo poi chiesto i controlli antidoping al termine della gara e uno a sorpresa nei due mesi precedenti.

L’atleta avrà durante la corsa un cardiofrequenzimetro, un GPS, e faremo inoltre delle analisi dell’acido lattico ad ogni salita per analizzare il contributo del metabolismo aerobico e anaerobico».

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