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Bianconeri già in Israele: mercoledì sera si gioca a Tel Aviv

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I bianconeri sono già nel pieno della seconda trasferta europea, una delle più impegnative in termini di chilometri percorsi in volo e per la forza dell’avversaria che si ritroverà ad affrontare mercoledì sera: la Dolomiti Energia questa mattina è salita sul volo per Tel Aviv, col morale alto dopo l’importantissimo successo interno contro Scafati ma con la testa sulla sfida di coppa in cui la squadra allenata da coach Molin vuole provare a sboloccarsi in EuroCup.

Sarà una trasferta particolarmente delicata anche sul piano logistico per la squadra, visto che nel Paese oggi è giorno di elezioni parlamentari. Per i bianconeri l’unico assente è Max Ladurner, sempre più vicino al rientro. 

E’ la prima volta che Trento gioca contro una squadra israeliana: l’Hapoel Tel Aviv peraltro è una delle formazioni con più storia e tradizione nel panorama cestistico del Paese.

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Ce ne ha parlato solo qualche giorno fa, nella sede di Aquila Basket, Ziv Charitt, agronomo della sede israeliana di Netafim, sponsor di Aquila Basket: Ziv, grande tifoso dell’Hapoel, ha anche trovato qualche similitudine tra i biancorossi e la Dolomiti Energia: “Nel DNA di entrambe le squadre – ci ha raccontato – c’è la determinazione di essere un piccolo club che ha l’ambizione di infastidire le big.

L’Hapoel gioca nella stessa città della grande nobile Maccabi Tel Aviv, Trento in questi anni in Italia e in Europa ha raccolto risultati straordinari vincendo contro squadre e città di ben altro budget e tradizione. Siamo underdog, in un certo senso. La storia dell’Hapoel? La polisportiva è nata quasi 90 anni fa, inizialmente era il riferimento degli operai e dei lavoratori di Tel Aviv: la parola stessa “Hapoel” singifica “Il lavoratore”.

Ha avuto alterne fortune, è ripartita una quindicina di anni fa dalle serie minori dopo aver avuto problemi economici, oggi è un club in ripresa, con grandi ambizioni e un grande fattore campo. Ve ne accorgerete alla palla a due!”.   

Ambizioni certificate, sul campo, da un roster che può contare su alcuni giocatori già affermati in Europa o in rampa di lancio per brillanti carriere: il miglior realizzatore in EuroCup finora è Jordan McRae (14,3 punti), J’Covan Brown contro Parigi è stato capace di una partita da 21 punti, 8 rimbalzi e 12 assist. Altra vecchia conoscenza di Trento, da avversario, è l’ala Tomas Ginat (13,3 punti di media), così come il play statunitense Xavier Munford (13,5 con 4,5 assist).  

Una pillola statistica più curiosa che significativa: Matteo Spagnolo contro Parigi la scorsa settimana è partito per la prima volta in stagione in quintetto.

Per la Dolomiti Energia non è stato il più giovane di sempre a farlo (Max Ladurner sbaraglia la concorrenza), ma ha battuto per un solo giorno di età Diego Flaccadori, che con la maglia dell’Aquila scese in campo nei primi 5 a 19 anni e 294 giorni. Matteo lo ha fatto a 19 anni e 293 giorni. 

Contro Tel Aviv sarà cruciale limitare le palle perse, il fattore per ora decisivo in tutte le sconfitte stagionali dei bianconeri: più facile a dirsi che a farsi, specialmente contro le difese fisiche che ci si trova contro in EuroCup, ma i bianconeri dovranno avere 40′ di consistenza e sostanza per darsi una chance di vincere in trasferta e in un campo caldissimo. 

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