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Arriva anche il primo successo contro una big, la Trentino Energie supera Cerea per 3-2

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Era dall’inizio della stagione che la Trentino Energie lavorava non solo per togliersi la soddisfazione di chiudere il campionato a ridosso delle big, ma anche di riuscire a battere almeno una volta una di esse.

La missione è riuscita sabato pomeriggio contro la vicecapolista Isuzu Cerea, al termine di un match che ha visto prima le veronesi imporsi al fotofinish per due volte, con parecchi rimpianti nella metà campo trentina, poi l’Argentario acquisire sempre più sicurezza, grazie alla quale ha vinto il terzo e dominato gli ultimi due parziali.

La squadra di Mario Martinez ha interpretato bene il match, riuscendo a limitare molto l’apporto di Camilla Cornelli (25%), ma la differenza alla fine l’hanno fatta il minor numero di errori in attacco (15 contro 21) e di falli (3-8), oltre al dominio assoluto costruito nel fondamentale del muro (18-4) nel quale Eleonora Buratti si è esaltata, raccogliendo la bellezza di 9 block vincenti.

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Altro fattore che ha pesato non poco sugli equilibri sono stati i 18 break point costruiti dalle argentelle con il turno al servizio di Aurora Bonafini.
Si tratta di un successo tonificante, il sesto consecutivo e l’undicesimo nelle ultime tredici partite, che porta la Trentino Energie a quattro punti dal terzo posto con i match casalinghi contro Vicenza e Orgiano ancora da disputare. Sarà un rush finale stimolante.

La cronaca

Mario Martinez, che ancora una volta ha le giocatrici contate, propone il settetto tipo della stagione, dall’altra parte della rete Alberto Valente risponde con Valentina Caruzzi al palleggio, Vittoria Cervellin opposta, Camilla Cornelli e Sara Gabrielli in posto-4, Marika Tollini e Silvia Montanaro al centro, Sara Bovolenta libero.

L’avvio delle padrone di casa è deciso quanto basta per lanciarsi fino ad un sorprendente vantaggio di 7-2, frutto di quattro servizi incisivi di Aurora Bonafini, ma anche di qualche errore di troppo delle veronesi, che faticano a prendere le misure all’avversario. Dopo essere uscite da quella rotazione le rossonere cominciano a macinare punti, prima con un ace di Cervellin, poi con un attacco dell’opposta e una fast di Tollini (9-8).

L’Argentario fatica a  mettere a terra il pallone, ma viene aiutato a tenere il passo del Cerea dagli errori avversari e da un paio di provvidenziali muri realizzati da Pucnik e Buratti. Sul 19-19 in grande equilibrio viene rotto dalle battute della regista Caruzzi e dal lavoro della difesa veneta, che recupera palloni su palloni, così gli attacchi di Cervellin e Cornelli e un ace cortissimo su Buratti regalano un decisivo 19-23 alle ospiti. Sul 20-24 la Trentino Energie cerca di costruire una miracolosa rimonta, che si ferma però sul 23-24, quando Gabrielli mette a terra un lungolinea di ottima fattura.

L’Argentario è consapevole di avere i mezzi per mettere in difficoltà la vice capolista, ma serve qualcosa in più in attacco per poter avere la meglio. Lo start della seconda frazione è di nuovo incoraggiante, visto che il punteggio va sul 5-2 grazie ad un ace di Bonafini e a due errori di Cervellin e Cornelli, molto ben marcate, ma basta poco, ovvero due errori trentini, per ritrovare Cerea sulla parità. Tutto il set è fatto di allunghi ora dell’una e ora dell’altra squadra.

Fino al 10-13 l’ago della bilancia sembra pendere a favore delle venete, che battono bene e sfruttano alcuni errori trentini, ma poi la situazione si ribalta, grazie alle battute di Buratti (ace su Gabrielli) e Bonafini, costante spina nel fianco della ricezione ospite.

Sul 18-17 Tollini commette un’invasione in attacco e subito dopo Buratti la mura, ma anche stavolta il promettente 21-17 per la Trentino Energie viene riassorbito prima del finale: merito soprattutto di Tollini, che prima chiude uno smash (20-19) e poi batte bene, permettendo a Cornelli di raccogliere la parità (21-21). Con gli attacchi di Pucnik le argentelle tengono botta fino al 24-23, quando Gabrielli riesce a confezionare due attacchi vincenti e un muro su Paoli che servono un’altra beffa: 24-26.

Nel terzo set la battaglia si ripropone nelle stesse modalità, tante azioni lunghe ed equilibrio assoluto in campo. Basta poco per cambiarne l’esito finale e dopo la strigliata ricevuta dall’allenatore la squadra trentina comincia a metterci quel pizzico di determinazione in più, in difesa e in attacco, che farà la differenza.

Un muro di Sfreddo su Cornelli, marcata molto bene, e un ace di Pucnik valgono un bel 4-2 iniziale. Poi il Cerea gioca meglio, va alla parità grazie ad un errore di Paoli e un attacco della scatenata Gabrielli e in vantaggio con i suoi servizi (c’è anche un ace su Costalunga). Sotto 7-9 la Trentino Energie prima stabilizza il cambio palla, poi va a costruirsi  la rimonta, ancora una volta con Bonafini al servizio: ace su Gabrielli, contrattacco e muro di Pucnik su Cervellin e il 14-12 è servito, subito annullato da due attacchi di Gabrielli.

La parità rimane blindata fino al 18-18, quando, dopo un tocco vincente di Bonafini e con Santi in battuta Sfreddo mura la prolifica schiacciatrice veronese e Montanaro commette invasione. Il 21-18 stavolta non viene sprecato, anzi Costalunga lo converte in un 24-20 e poi chiude il set sul 25-22.

Ora la Trentino Energie ha una maggiore consapevolezza dei propri mezzi e nella quarta frazione dopo essersi portata avanti non si fa più superare. Sul 4-4 piazza un primo allungo (6-4 con un muro di Paoli) e sull’8-6 un secondo (9-6 grazie ad un errore di Gabrielli), prima di subire l’ultimo ritorno delle veronesi, che approfittano di un errore di Pucnik e di un fortunato ace sul nastro per portarsi avanti per 10-11, ma è solo un attimo, perché dopo il cambio palla va a servire Aurora Bonafini e ci rimane fino al 17-11.

Una striscia di sei break point travolge il Cerea, prima sfruttando i muri (Pucnik e Sfreddo sempre su Cornelli), poi con attacchi in serie della schiacciatrice triestina. Non c’è più spazio per alcuna rimonta, ora, anzi l’Argentario ha l’opportunità di aumentare ancora la distanza fra sé e le ospiti, grazie alla prolificità di Costalunga in attacco e ad un muro di Buratti su Gabrielli (23-15). Nel finale le rossonere ritrovano un po’ di fiducia, ma solo per limitare il pesante passivo, che viene fissato sul 25-19 dall’ennesimo muro di Eleonora Buratti.

Cerea spera di poter capitalizzare la propria maggiore esperienza nel tie break, ma non riesce a cambiare marcia. Costalunga e un’invasione di Cervellin regalano il 3-1 all’Argentario, poi Paoli sfrutta un ricezione per lunga per realizzare il 6-2. A cavallo del cambio di campo Pucnik confeziona un letale pallonetto da seconda linea e Buratti mura la pipe di Cornelli. Sul 9-3 i giochi sono fatti, basti pensare che il primo unico break point delle rossonere nel set arriva grazie ad un errore di Paoli solo sul 12-7. Una serie di cambi palla porta al 14-9 e un errore dell’opposto Cervellin chiude il sipario dopo 2 ore 35 minuti di gioco.

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