E’ il coronamento di quei tanti “attimi vincenti”, titolo di questo Festival dello Sport, che hanno riempito l’estate italiana, il sorvolo delle Frecce Tricolori sulla città di Trento. Un attimo, anche stavolta, che dura il tempo di un paio di passaggi su piazza Duomo, ma che lascia tutti, come ogni volta, col fiato sospeso. E a guardare gli undici aerei acrobatici a naso in su, allora, non c’è solo la folla accorsa in centro, ma anche chiunque si trovi a passare per un istante sotto il tricolore, a caccia di uno scatto perfetto, di un post da condividere sui social, di un like che faccia sentire ancora tutti uniti come nelle vittorie dei mesi scorsi.
Era da ieri, con l’inizio del Festival dello Sport e con le prove (senza scia di fumo) dei sorvoli in una mattinata nuvolosa, che Trento aspettava il passaggio delle Frecce Tricolori sul centro storico. Un momento sempre troppo breve, che regala, coi suoi vari passaggi, un’emozione condivisa, agli appassionati di sport, ai patriottici, ma poi, di fatto, a chiunque, grandi o bambini che siano.
Pochi minuti, quelli del sorvolo, che lasciano la folla accorsa in piazza Duomo e la gente per le strade col naso all’insù, nella speranza di riuscire a scattare una foto perfetta della formazione a “v”, o anche solo di godersi la bellezza di una luce momentaneamente tricolore, che tinge le strade di rosso, bianco e verde. Un abbraccio che racchiude tutti, un attimo che ne raccoglie tanti di un’estate piena di emozioni e vittorie, ma anche il coronamento di tanti mesi di difficoltà vissuti unitamente.
Tra lo spavento di alcuni, dovuto al frastuono, e i “sono bellissime” di altri, gli 11 pony, come si chiamano in gergo, capitanati dal Tenente Colonnello Gaetano Farina e dal capoformazione Maggiore Stefano Vit, attirano l’attenzione di tutti.
Complice un cielo sereno, punteggiato solo di qualche nuvola candida che non disturba lo spettacolo, il sorvolo dei piloti delle Frecce Tricolore si rivela insomma il solito successo di sempre, una piccola chicca del Festival, un istante da raccontare, da condividere, che sia all’amico al bar, che sia con uno stuolo di smartphone, macchine fotografiche più o meno professionali e videocamere.