Una vittoria tutto cuore e grinta per l’Italia contro la Slovacchia nella seconda partita in programma alla Paralimpiade di Pechino. Sul ghiaccio del National Indoor Stadium, gli azzurri di Massimo Da Rin rimontano e vincono agli shootout, riscattandosi così dalla sconfitta di ieri contro la Repubblica Ceca (0-5).
Nei primi due periodi, l’Italia ha tenuto a lungo sotto scacco gli avversari, sfiorando la marcatura per due volte con Christoph Depaoli e una con Gigi Rosa ma, come spesso accade nello sport, nel miglior momento ha lasciato scoperto il fianco e gli slovacchi ne hanno approfittato con David Korman bravo ad avventarsi sulla respinta di Gabriele Araudo e mettere il disco in porta ad appena 10 secondi dal termine del secondo periodo.
L’Italia vede nero, ma non molla nel terzo tempo e per rialzarsi punta sull’esperienza di Gigi Rosa, che al minuto 39’03” vede premiata la sua tenacia: 1-1. Si va agli shootout e un super Julian Kasslatter neutralizza i tentativi di Joppa in apertura e Statsak in chiusura, mentre gli azzurri vanno a segno con Nils Larch, Rosa e poi ancora lo stesso Larch che così rende ininfluente l’errore di Depaoli. Una vittoria che dà morale e che apre le porte dei quarti di finale: prima c’è la sfida di però martedì 8 marzo (ore 9.35 in diretta tv su Raisport) contro i padroni di casa della Cina.
Rosa racconta: “Quattro anni fa giocavo da difensore in un gruppo in cui tanti, per diversi motivi, hanno deciso di lasciare. Oggi mi trovo in un gruppo nuovo, fantastico, con tanti giovani e soprattutto in un nuovo ruolo, quello di attaccante. È un’esperienza diversa ed è bellissimo essere ancora a una Paralimpiade e poter rappresentare la nostra Nazione e tutti i ragazzi che fanno parte del nostro movimento. Qualche anno fa eravamo quattro squadre, poi tre e ora solo due, ma chissà che tra quattro anni non possano crescere. Il mio augurio è che tanti si appassionino a questo sport, magari vedendo il nostro entusiasmo al termine di una vittoria come questa. Un successo del genere ci consente di mettere un tassello importante per il passaggio del turno. Andare avanti in questa competizione vuol dire anche dare maggiore vetrina al para ice hockey, attirare nuovi giocatori con la possibilità di far continuare questo movimento e far crescere questa Nazionale. Io ho 35 anni e c’è bisogno di giovani“.
Poi aggiunge ancora: “Siamo arrivati a questa Paralimpiade penalizzati dal fatto di aver disputato poche amichevoli e questo non aiuta a prendere il ritmo gara, soprattutto quando si disputano partite così pesanti. Tra due giorni affrontiamo la Cina, conosciamo il loro valore ma ce la giocheremo con tranquillità, cercando anche di non prendere botte. Sicuramente ci presenteremo con una squadra più compatta“.
“Il loro goal è stato abbastanza fortuito, noi abbiamo avuto molto possesso del disco – spiega il difensore torinese Andrea Macrì – ci manca un pò di forza giovane, dobbiamo girare con pochi giocatori in partite così importanti e ci sta la distrazione, anche se poi alla fine vengono fuori gli attributi che non ci mancano mai. Coach Da Rin ci ha chiesto di far vedere a chi è a casa che siamo l’Italia. Abbiamo messo cuore e mi sento veramente orgoglioso di tutta la squadra e di tutti i miei compagni. La vittoria vorrei dedicarla, oltre che al nostro Ciaz Chiarotti, a tutti noi, per i sacrifici che facciamo, sia chi è qui sia chi è rimasto a casa“.