Dopo due stagioni, la maglia di libero dell’Itas Trentino torna sulle spalle di un grande interprete italiano. Ad indossarla sarà infatti Salvatore Rossini, da anni uno fra i giocatori più affidabili, esperti e vincenti di questo ruolo.
L’accordo con il trentatreenne originario di Formia (curiosamente la stessa città in cui è nato anche il suo nuovo compagno di reparto, Carlo De Angelis) è stato siglato su base biennale e permetterà a Trentino Volley di poter contare su una autentica sicurezza.
Rossini è infatti uno specialista della seconda linea, abituato a giocare da tempo sempre ad alti livelli, come dimostrano le sue eccezionali statistiche in ricezione (che lo fanno figurare da anni fra i migliori della SuperLega).
Nelle sue precedenti sei stagioni vissute a Modena, Salvatore ha vinto uno Scudetto, due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane (tutte e cinque superando in finale proprio Trento), guadagnando anche spazio in Nazionale, con cui fra le tante, ha conquistato anche una medaglia d’Argento all’Olimpiade di Rio 2016.
“Benvenuto in Trentino Volley a Salvatore Rossini, un libero italiano che ha dimostrato in una piazza come quella di Modena tutte le sue doti – così lo ha accolto il Presidente Diego Mosna – . Per noi rappresenta la miglior scelta possibile in un ruolo delicato come il suo, diventato nella pallavolo moderna sempre più importante”.
“Giocare con questa maglia sarà sicuramente particolare, bello e piacevole perché è vero che ho affrontato spesso Trentino Volley in partite importanti ma ho sempre ammirato il prestigio di questo Club – sono state le prime parole di Salvatore Rossini da libero gialloblù – . Ora sono da questa parte della rete e la mia speranza è di disputare tante altre Finali e di alzare trofei, come è spesso accaduto in questa realtà. Trento è sempre stata protagonista e deve continuare ad esserlo”.
A Trento ritroverà Angelo Lorenzetti con cui ha instaurato da tempo un feeling particolare negli anni comuni a Modena. “Ritrovo Rossini con piacere e nella consapevolezza che non dovremo guardarci indietro ma solo pensare a trovare una strada da percorrere insieme per fare bene anche a Trento – ha dichiarato l’allenatore – . La nostra già ottima conoscenza deve aiutarci ad entrare subito in empatia e a fare in modo che possa essere d’aiuto per l’integrazione del gruppo. Salvatore è un giocatore che è cresciuto ancora rispetto a quando lo avevo allenato io. Arriva da Modena e sono convinto il pubblico trentino gli riserverà lo stesso affetto e la stessa gentilezza che ha avuto nell’accogliere qualche anno fa me e Vettori”.