Poco più di due settimane possono bastare per sentirsi già a proprio agio in un ambiente differente da quello in cui si è vissuto negli ultimi sei anni?
Se la risposta la dovesse darla esclusivamente Donovan Džavoronok sarebbe sicuramente affermativa. Per il nuovo schiacciatore ceco di Trentino Volley, prelevato in estate da Monza dove era arrivato in Italia nel 2016, i primi diciotto giorni di preparazione pre-campionato sono stati utilissimi, non solo per migliorare la propria condizione fisica e tecnica ma anche per riuscire a trovare la propria dimensione a Trento e rispetto a Trentino Volley, come ha confermato nell’intervista raccolta dalla web tv del club.
“L’impatto con la nuova realtà è stato assolutamente positivo, anche perché tutte le persone che ho incontrato e conosciuto sono state davvero gentili nell’accogliermi qui e nel farmi sentire già a casa – ha spiegato – ; oltre a tutto ciò, poi, mi piace sottolineare che svegliarmi ogni mattina e vedere le splendide montagne che circondano Trento mi mette addosso sempre il sorriso. Questo inizio di esperienza è andato oltre ogni più rosea aspettativa; sapevo che la Società era molto organizzata, me lo avevano detto tanti giocatori che erano già stati qui, ma non mi aspettavo di trovare così tanta professionalità ed attenzione ad ogni particolare. Non vedo l’ora che arrivi il momento delle prime partite ufficiali per poter offrire il mio contributo alla causa, perché qui posso davvero pensare solo ad allenarmi e a migliorare”.
“In queste prime settimane la tecnica e la tattica non è la parte predominante degli allenamenti ma è normale che sia così. Spero solo che arrivi presto il momento in cui utilizzeremo sempre di più il pallone perché mi manca il gioco sei contro sei – ha continuato Džavoronok – . Lorenzetti però già ora mi sta facendo svolgere tanti esercizi in ogni fondamentale, ricezione ed attacco da seconda linea compresi, che raccontano bene come per questa squadra io possa ricoprire indifferentemente sia il ruolo di schiacciatore o di opposto. Mi piace che sia così, le mie caratteristiche me lo consentono. Kaziyski? E’ una persona fantastica oltre che un giocatore magnifico; sono contento di poterlo conoscere e vedere da vicino quotidianamente: è un esempio per quello che ha fatto e che continua a fare. Il mio soprannome? Ai tifosi chiedo di chiamarmi semplicemente “Dzava”; non vedo l’ora di sentire forte il loro sostegno al palazzetto”.