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Alps Hockey League, Cortina sul velluto. Merano sconfitto dalla capolista
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3 anni fail
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RedazioneNelle due partite disputate nella Alps, risultati diversi per le due formazioni italiane impegnate. Un sontuoso e completo Cortina surclassa per 6:0 lo Zell am See con sei marcatori diversi.
Già dalle prime battute, gli ampezzani si sono portati sul 3:0. Solo un po’ di nervosismo nel finale del match con alcune penalità. Terzo shutout di De Filippo. Prima della partita osservato un minuto di silenzio in ricordo di un grande del passato ampezzano come Giovanni Mastel nonché giocatore della Nazionale italiana. Con i punti conquistati il Cortina si porta a ridosso del Master Round da cui dista solo un punto dalla sesta posizione del Gherdeina anche se le Furie, questa sera, non hanno giocato contro il Feldkirch con il match rinviato per precauzioni mediche.
Il Merano ha messo in difficoltà la capolista Jesenice fino al 45°. Poi super recupero degli sloveni che vincono in rimonta per 4:2. Non riesce ai bianconeri l’impresa dell’andata quando all’esordio assoluto in Alps vinsero in Slovenia per 2:1 ai rigori. Ora i balcanici hanno ben nove punti di vantaggio sul Lustenau (2°) a parità di partite. La Alps continua mercoledì con la sfida tutta austriaca tra Vienna e Linz.
Il Cortina ritorna a giocare in casa dopo l’ultima sfida vinta, dieci giorni fa, a Vipiteno per 4:1 e che ha permesso ai biancocelesti, complice anche la sconfitta del Merano sempre contro i Broncos, di accedere ai playoff Scudetto della IHL – Serie A. I veneti si schierano al gran completo contro lo Zell am See. Coach Ivo Machacka, questa sera, ha giocatori in sovrabbondanza e quindi per turnover sono esclusi Giacomo Lacedelli e Filippo Pompanin.
Lo Zell am See lamenta alcune assenze: Alexander Frandl, Daniel Ban, Maximilian Egger e Bernhard Schützenhofer con i primi tre infortunati. Gli Orsi Polari sono da quasi un mese senza vittorie con quattro sconfitte consecutive e ben 7 nelle 8 ultime gare.
Prima dell’incontro un minuto di silenzio per la scomparsa di Giovanni Mastel, giocatore del grande Cortina degli anni ’60 e ’70 e con una carriera molto longeva anche lontano dalla cittadina ampezzana. Mastel è stato anche un Nazionale italiano con svariati Mondiali ed ha partecipato alle Olimpiadi di Innsbruck del 1964.
L’inizio del primo periodo non poteva essere così buono per i padroni di casa. Dopo 55 secondi Ronny De Zanna trova la traiettoria giusta all’incrocio e sblocca subito il punteggio. Goal convalidato dopo un’attenta verifica da parte della quaterna arbitrale per un sospetto problema alla porta.
Il match poi riprende ed è sempre Cortina che trova subito un immediato raddoppio dopo 101 secondi con Renè Vallazza. Il trend è tutto per i biancocelesti che poi usufruiscono anche di un powerplay non sfruttato. Il team di casa continua la sua marcia fino al goal di un dinamico Adami (15’). Unico grosso pericoloso nel finale di periodo quando il lettone Sinegubovs si prende un disco e per poco segna la prima rete. Cortina avanti 3:0 nel primo periodo.
Nel secondo tempo sono ancora i veneti pericolosi ma Johnasson manca l’appuntamento con la rete. Poi gli ampezzani continuano a tenere le redini del gioco, anche su una inferiorità, e De Filippo compie i suoi interventi. Poco prima di metà gara c’è il poker del Cortina con Johansson (29’). Lo Zell am See è più intraprendente prima della seconda sirena ma nulla che possa impensierire De Filippo e quindi Cortina sul velluto.
Il terzo tempo si apre con una buona occasione di Riccardo Lacedelli ma ben fermato dall’estremo Zimmermann. Lo stesso Lacedelli si riscatta con uno splendido goal in movimento (48’) per il 5:0 in situazione di 4 contro 4. Proprio nell’ultima parte di tempo il gioco diventa molto spezzettato e con alcuni fischi arbitrali per un certo nervosismo in pista e special team in azione per lunghi tratti. Dalla girandole delle penalità ne approfitta sempre il Cortina che realizza il sesto ed ultimo goal dell’incontro con Marco Sanna (50’).
Il Merano ritorna a giocare dopo la cocente sconfitta a Vipiteno, di sei giorni fa, che è costata la qualificazione alle semifinali Scudetto della Serie A. Sfida di cartello alla MeranArena con l’arrivo della capolista Jesenice.
Proprio la squadra slovena è stato il primo avversario lo scorso 11 settembre nell’esordio assoluto dei bianconeri nella Alps. Merano che era riuscito a vincere per 2:1 ai rigori in trasferta per quella che, fino ad oggi, è stata l’unica sconfitta in dodici partite degli sloveni sulla pista di casa dei Red Steelers della Podmežakla. Il Merano lamenta la sola assenza di Cristian Verza i cui tempi di recupero si allungano per via dell’infortunio ad una mano più complicato del previsto.
La capolista schiera in porta lo sloveno Ziga Kogovsek, al suo quarto match in stagione, a causa del perdurare dell’assenza dell’infortunato svedese Oscar Froberg. Dopo 14 partite in Germania con il Deggendorf (Oberliga Sud), esordisce l’ex Vipiteno Jure Sotlar.
Il Merano non si smentisce e gioca una partita molto tattica ed attenta in cui gli sloveni non riescono ad esprimere il loro gioco. Le occasioni sono con il contagocce da una parte e dall’altra per un primo periodo che finisce a reti bianche anche se i padroni di casa hanno potuto usufruire di due powerplay.
Un po’ più dinamici nel secondo periodo, gli ospiti hanno costruito di più ma niente che potesse impensierire la difesa delle Aquile. Un Merano, quindi, di lotta e sacrificio che poi ha colpito al momento opportuno con il classico “breakaway” del russo Stolyarov che superava Kogovsek (37’) ed ha regalato ai padroni di casa il minimo vantaggio alla fine del 2° periodo.
Nel terzo tempo Merano avanti ancora con la rete di Daniel Gellon (45’). Ma per Jesenice è arrivato il momento di ribaltare la situazione. Sedici secondi più tardi, David Planko ha superato “Fort” Cloutier ed ha spianato la strada alla rimonta dei balcanici. Il top-scorer di tutta la Alps, Eric Pance, firma il pareggio qualche istante dopo (47’). Il contraccolpo si fa sentire. Gli sloveni passano in vantaggio con Patrick Rajsar (52’) e poi chiudono i conti a 55 secondi dalla fine con Saso Rajsar per il 4:2 finale.
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