Simone Faggioli più forte di tutto e di tutti, come al solito. Il 42enne fiorentino alla guida della sua Norma M20 FC ha dimostrato ancora una volta di essere il re incontrastato delle cronoscalate e della «Trento – Bondone», che oggi ha vinto per l’undicesima volta.
Pioggia, nebbia e un freddo pungente hanno rallentato, ma non hanno fermato, il fuoriclasse toscano, che ha bloccato il cronometro sul tempo di 10’45”22, inevitabilmente lontano dal record. Sul podio salgono ben due piloti trentini, ovvero Christian Merli su Osella Fa 30 (con un ritardo di 38”02) e il sorprendente Maurizio Pioner su Skoda Fabia, che ha concluso con un gap di 39”12 e che ha valorizzato al massimo il fatto di essere salito con la strada asciutta. A lui il destino ha regalato una giornata indimenticabile.
Questa 70ª edizione sarà infatti ricordata non per record o primati, ma per il fatto che il meteo ha finito per dare vita a due gare diverse: tracciato in condizioni normali per le vetture storiche e turismo, bagnato dalla pioggia e offuscato dalla nebbia a caratterizzare la seconda parte.
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Purtroppo la lunga interruzione a seguito dell’uscita di strada del pilota Andrea Lombardi (una Bmw M3) a Norge, che ha coinvolto anche un commissario di percorso, trasportato in ospedale con l’elisoccorso, ha ritardato la partenza delle vetture più veloci e sparigliato le carte in tavola. Così il trentino di Fai della Paganella Maurizio Pioner ha sognato il grande colpo, primo fino a quel momento, a causa dell’atteso cambiamento meteorologico.
Alla fine sia Cristian Merli prima, sia soprattutto uno straordinario Simone Faggioli, gli hanno tolto la possibilità di entrare nell’albo d’oro. Nella storia, comunque, ci è entrato ugualmente, visto che il terzo gradino del podio è suo e con una vettura turismo.
Nella classifica assoluta della 70ª «Trento Bondone», dopo aver affrontato i 17,3 km del percorso con una pendenza media del 8,88% e un dislivello di 1.350 metri, alle spalle del podio composto da Simone Faggioli, Christian Merli e Maurizio Pioner, troviamo Giacomo Liuzzi, quarto con la sua Mini Cooper S a 40”24, quindi Vito Tagliente su Peugeot 308 a 45”18, sesto è Mirco Venturato su una Formula Gloria, settimo Isidoro Alastra su Clio Rs a 50″74, addirittura ottava Gabriella Pedroni alla guida di una Mitsubishi Lancer Evo IX con un ritardo di 50”91 dal vincitore. Tre trentini fra i primi otto, quindi.
Per quanto riguarda i gruppi, da segnalare le affermazioni di Gabriella Pedroni su Mitshubischi Lancer Evo IX nel gruppo N, dello stesso Maurizio Pioner su Skoda Fabia nel gruppo A, di Giuseppe Ghezzi su Porsche GT3 R nel gruppo GT, di Antonino Migliuolo su Mitshubishi Lancer Evo 9 nel gruppo E1, di Christian Merli su Osella Fa30 nel gruppo E2-SS, di Michele Ghirardo su Lotus Exige Cup 260 nel gruppo E2-SH.