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L’Eccellenza può ripartire, stop invece agli altri campionati dilettantistici

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Mentre la Provincia Autonoma di Trento si colora di rosso come la maggior parte delle regioni italiane la FIGC ha dato il via per la ripresa del campionato di Eccellenza.

Nelle settimane e nei mesi scorsi si era molto discusso sulla possibilità di far ripartire tutti i campionati dilettantistici, a partire quindi dalla Seconda categoria fino ad arrivare all’Eccellenza, mettendo sul tavolo diverse opzioni come i play-off, la divisione in 3 gironi o la sola conclusione dell’andata. La situazione sanitaria del Paese e, di conseguenza anche del Trentino-Alto Adige, ha però costretto i vertici della FIGC e della LND a rivisitare i proprio piani, cercando di evitare di creare troppo movimento in un periodo decisamente delicato.

Nei gironi scorsi, quindi, sono state prese ufficiosamente (manca la firma nero su bianco) due decisioni: stop definitivo a tutti i campionati dalla Seconda categoria alla Promozione, con appuntamento presumibilmente a settembre 2021, con i campionati che ripartiranno da 0, come una nuova stagione. La seconda decisione adottata è il via libera invece al campionato di Eccellenza.

Per quanto riguarda il massimo campionato a carattere regionale, però, la situazione non è ancora chiara. Quello che è certo, al momento, è che non ci sarà alcuna retrocessione dall’Eccellenza e che, invece, la vincitrice verrà promossa in Serie D. Il campionato che ripartirà (ipotesi inizio 18 aprile), sarà un campionato totalmente nuovo, con l’azzeramento dei punti e la cancellazione di tutto quello fatto nelle prime 9 giornate. Niente da fare quindi per il Maia Alta che non potrà contare sui 5 punti di vantaggio accumulati sul Levico.

Questo perchè, delle 18 squadre inizialmente partecipanti al massimo campionato regionale, solamente in 7 hanno aderito alla possibilità di ricominciare. Ci sono quattro trentine, ovvero Levico TermeViPo TrentoGardolo e Lavis e tre altoatesine, ovvero Maia Alta, San Giorgio e Stegona. Undici società hanno invece optato per il “no” e hanno deciso di interrompere la propria stagione sportiva e sono: Mori Santo Stefano, Arco, Dro Alto Garda, Comano Terme Fiavè, Anaune Val di Non e Rotaliana (che inizialmente sembrava avesse aderito) per quanto riguarda le trentine, San Paolo, Lana, Termeno, Brixen e Bozner per quanto riguarda invece le squadre dell’Alto Adige.

Il nuovo campionato, come detto, dovrebbe partire il 18 aprile e terminare a metà giugno, con le 7 squadre che si scontreranno in un vero e proprio torneo con formula all’italiana, e quindi un classico andata e ritorno. Manca ancora l’ok della FIGC che deve approvare il format proposto ma, una volta arrivato il campionato dovrebbe essere pronto a partire.

Per quanto riguarda le 11 società che non hanno aderito alla possibilità di ripartire, non solo non parteciperanno al campionato ma gli è stata di conseguenza vietata la possibilità di svolgere allenamenti di squadra e, inoltre, non potranno fare domanda di ripescaggio per le prossime due stagioni.

Ora manca solamente il via libera definitivo dalla FIGC nazionale per iniziare questo nuovo campionato, che sancirà chi tra le 7 squadre andrà in Serie D.

Per tutti i restanti campionati, l’appuntamento è rimandato in autunno quando, si spera, la situazione sarà migliore e le varie categorie potranno incominciare la stagione 2021/2022 con più tranquillità.

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