Calcio
Di Taranto è il nuovo Direttore Generale del Trento: “Questo club non ha limiti”
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2 anni fail
Werner Seeber non è più il Direttore Generale del Trento. A poco meno di un mese dalla salvezza, la società gialloblù ha risolto consensualmente il contratto con il dirigente altoatesino, per puntare su una figura che permetta di fare al club quello step in più. La figura porta il nome di Corrado Di Taranto, che dopo anni passati in Serie A, ha firmato un contratto pluriennale con il Trento, basato anche sul raggiungimento di determinati obiettivi.
Nato in provincia di Vicenza il 15 luglio 1974, il nuovo DG aquilotto vive da oltre 20 anni nel mondo del calcio professionistico. Il suo percorso parte nel 2001 al Chievo Verona, nel quale milita per sei stagioni, prima come Segretario Generale del Settore Giovanile e poi come Segretario Generale della Prima squadra. Nel 2007 si trasferisce al Parma, dove assume la carica di Direttore Operativo. Nella società emiliana milita fino al 2015, prima di tornare al Chievo in veste di Direttore Organizzativo del Club e Amministratore Delegato del “Bottagisio Sport Center”.
“Sono particolarmente contento innanzitutto per la presenza compatta del club – ha aperto l’Amministratore Delegato Diego Cattoni -. Sono altrettanto contento per la presenza del Dottor Di Taranto. Noi abbiamo grandi ambizioni e sappiamo che per dare contenuto a queste ambizioni c’è bisogno di un’organizzazione adeguata. Sappiamo che c’è bisogno di una squadra competitiva ma la partenza è la struttura del club. La presenza di Di Taranto e il fatto che abbia accettato con entusiasmo il nostro progetto rende orgoglioso me e tutta la società. Abbiamo già delineato le prime attività da svolgere e siamo pronti con tanta energia a iniziare questo nuovo percorso“.
“Siamo felici di avere una figura con questa esperienza, che possa aiutare la società a crescere – ha aggiunto il presidente Mauro Giacca -. La sua è una figura molto conosciuta nel calcio, una persona semplice e seria. Come abbiamo sempre dimostrato anche questa è stata una scelta compatta e che va verso un’unica direzione, che è quella di crescere e migliorare“.
Per Di Taranto si tratta di fatto di un ritorno nella città di Trento, visto che nel capoluogo ha conseguito, nel 1999, la Laurea in Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale.
“Per prima cosa ringrazio il Presidente Mauro Giacca, con cui c’è stata subito sintonia – le prime parole di Di Taranto -, l’Amministratore Delegato Diego Cattoni e il vice Presidente Enrico Zobele. Ho sposato il progetto Trento perché la società è molto ambiziosa e mi ha espresso il desiderio di crescere. Mi sono state chieste delle cose realizzabili e che sono nelle mie potenzialità. L’obiettivo è quello di far crescere l’A.C. Trento e il suo brand, ma per farlo ho bisogno dell’aiuto di tutti, anche della stessa città. Un aiuto verrà chiesto ovviamente anche alla parte tecnica e quindi al Direttore Sportivo e all’allenatore. A me quello che interessa particolarmente è il lavoro del Settore Giovanile e tutto quello che è legato alla città. L’organizzazione del club si migliora con il lavoro quotidiano. Io farò sempre il massimo e con l’aiuto di tutti farò crescere questa società. Ovviamente sarà poi il campo a dare risposte“.
Idee già chiare per il nuovo DG gialloblù, che presenta il suo primo progetto: “Una delle prime idee è quella di spostare la sede nella zona centrale della città, per rendere migliore la vita quotidiana del club ma soprattutto per metterci al centro della comunità ed essere quindi più a contatto con i tifosi. Il progetto è già partito ma non sarà velocissimo. Contiamo in 4-5 mesi, o meno, di essere nella nuova sede. Abbiamo a lungo termine anche piani di miglioramento dello stadio e parleremo a riguardo del nuovo centro sportivo”.
Anche dal punto di vista sportivo Di Taranto non nasconde le ambizioni: “Il Trento oggi non ha limiti, ha una città, ha una Provincia importante dietro e anche la tifoseria è molto calda e partecipe. Non voglio fare promesse, ma non è impossibile che il Trento nel giro di 2-3 anni si possa trovare in Serie B. Ovviamente è difficile e tutto è un’incognita”.
“La città e la società sono due punti a favore in un’ eventuale trattativa con un calciatore – ha aggiunto -. Per poter convincere e attrarre nomi importanti serve però far capire a tutti che Trento può essere uno step di crescita ma soprattutto una buona palestra per i giovani. Per noi l’aspetto dei giovani è fondamentale perché dà un’impressione positiva anche sulla società“.
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