Su un percorso tra i più veloci al mondo, con l’obiettivo di crescere ancora. Nella mezza maratona di domenica a Valencia sarà in gara Pietro Riva, doppio campione italiano in questa stagione per aver festeggiato i titoli dei 10.000 su pista e dei 10 km su strada.
Stavolta arriva il momento di mettersi alla prova su una distanza più lunga, sui 21,097 chilometri, in cui il 25enne delle Fiamme Oro è sceso a 1h01:36 sulle strade di Berlino lo scorso 3 aprile.
“L’intenzione è di cogliere il nuovo record personale – ammette – ma soprattutto mi piacerebbe scendere sotto 1h01, un obiettivo che invece mi è sfuggito in primavera per aver viaggiato da solo nella seconda metà della gara e allora a Valencia cercherò di stare in un gruppo, anche a costo di partire un po’ più forte. Negli ultimi sei mesi, sotto ogni punto di vista, credo di essere migliorato”.
Parlano i risultati: come l’ottimo quinto posto nei 10.000 agli Europei di Monaco, con il suo primato di 27:50.51, ma anche i progressi sui 5000 con 13:22.73 a Rovereto, poco dopo la rassegna continentale.
“Mi sono allenato con continuità e quest’anno ho acquisito maggiore consapevolezza. Poi ho fatto una settimana di vacanza, a settembre: mi è bastata per rigenerarmi, tornando a correre con le pile ricaricate. Le risposte degli ultimi allenamenti dicono che sto bene, ho svolto una grande densità di lavori di ottima qualità”.
Da quasi tre anni si è trasferito a Rubiera, per ricevere i consigli dell’olimpionico Stefano Baldini: “Ho fatto in modo di ascoltare il più possibile le indicazioni del coach che è fiducioso – prosegue il piemontese – ma io vorrei andare sempre più forte, di solito non mi accontento mai”.
È un bel periodo per il movimento azzurro, dal mezzofondo veloce al prolungato. L’ultimo acuto, in ordine cronologico, è di Yohanes Chiappinelli che due settimane fa vincendo il titolo tricolore a Pisa in 1h00:45 è diventato il quinto italiano di sempre nella mezza maratona.
“Sono molto contento per lui – dichiara Riva – e gliel’ho scritto subito dopo la gara. Mi fa piacere vederlo su questi crono, per me è un grande stimolo. C’è tanta concorrenza, che fa bene a ognuno di noi, ma in fondo siamo tutti amici: dagli altri atleti che sono andati forte a Monaco, come Arese e Barontini, al campione europeo Yeman Crippa”.
Non sarà l’unico italiano in gara fra i top runners a Valencia dove è atteso anche Pasquale Selvarolo (Fiamme Azzurre). Il pugliese che si allena a Modena, 23 anni ancora da compiere, va in caccia di un altro passo avanti dopo il terzo posto del 9 ottobre nella rassegna nazionale a Pisa in 1h02:21.
Formidabile il cast della gara spagnola: è qui che nelle ultime edizioni sono caduti i primati mondiali, tra gli uomini con il fenomenale 57:32 nel 2020 di Kibiwott Kandie. Un record battuto nella scorsa stagione (per un solo secondo dall’ugandese Jacob Kiplimo a Lisbona con 57:31) ma il keniano torna a Valencia opposto ai connazionali Sebastian Sawe (58:02) and Daniel Mateiko (58:26). In tutto sei atleti vantano crono inferiori ai 59 minuti, ben undici hanno già corso in meno di un’ora.
Ancora più sensazionale il record mondiale femminile crollato nella passata stagione (1h02:52 dell’etiope Letesenbet Gidey): quest’anno parte da favorita la keniana Vicoty Chepngeno, 1h05:03 di personal best, ma c’è curiosità per il debutto della tedesca Konstanze Klosterhalfen, campionessa europea dei 5000 metri.