Tanto cuore e una buona partenza non bastano agli aquilotti per staccare la vittoria n°2 in EuroCup.
Non c’è due senza tre: ancora orfani di Spagnolo e Conti, l’Aquila ha visto ieri nella rosa dei malati/infortunati anche Crawford, fuori per problemi intestinali.
I primi minuti di gioco hanno visto la squadra trentina con le giuste dosi di energia e intensità. Tuttavia, il Buducnost ha presto riorganizzato le proprie fila ed ha tenuto a bada i bianconeri per praticamente tutta la partita.
Non si tratta di 40 minuti da buttare: gli aquilotti ci hanno messo cuore e impegno e, nonostante le rotazioni davvero più che ristrette, nel complesso non è stata una prova negativa.
Resta comunque un po’ di dispiacere, perché si è arrivati a sfiorare il colpaccio con una delle squadre più forti del Gruppo B di Coppa, segno che un miglioramento generale dall’inizio della stagione c’è stato.
Le parole di coach Lele Molin: «Abbiamo cominciato con il giusto atteggiamento la partita, poi nel secondo quarto abbiamo fatto grande fatica contro la loro pressione: hanno alzato l’intensità e noi abbiamo commesso troppe palle perse.
Poi nel terzo quarto abbiamo ripreso ritmo e fiducia, e giocato con buona consistenza. Sapevamo che sarebbe stato difficile questa sera, Podgorica è un campo difficile da espugnare e per le condizioni in cui siamo arrivati al match credo che la squadra abbia fatto un buon lavoro: siamo stati dentro la partita per 40’, era difficile fare di più.».
Buducnost VOLI Podgorica: 73
Dolomiti Energia Trentino: 58
(14-18, 42-29; 54-46)
BUDUCNOST VOLI PODGORICA: Reynolds 5, Bell-Haynes 7, Sehovic, Booth 1, Kaba 7, Lazic 7, Ilic, Jagodic-Kuridza 20, Drobnjak, Popovic. Coach Jovanovic.
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Morina, Gaye ne, Forray 10, Flaccadori 12, Udom, Crawford ne, Ladurner, Grazulis 6, Atkins 16, Lockett 14. Coach Molin.