Ai Mondiali indoor di Belgrado ci sarà anche Gianmarco Tamberi. Il campione olimpico del salto in alto ha sciolto la riserva dopo la seduta tecnica di oggi al Palaindoor di Ancona: domenica mattina sulla pedana della Stark Arena andrà alla ricerca delle medaglie mondiali. “È andata a finire così, ci vediamo a Belgrado! È una delle scelte più difficili che abbia mai dovuto prendere nella mia carriera”, ha scritto Gimbo in un post su Instagram, ufficializzando la sua partecipazione. Per l’azzurro delle Fiamme Oro, che è stato campione del mondo al coperto a Portland nel 2016, sarà quindi il debutto stagionale: non c’è turno di qualificazione, si gareggia direttamente in finale per le medaglie (12 partecipanti) alle 10.45 di domenica, nella giornata conclusiva del Mondiale che inizierà venerdì e che invece proporrà sabato i tre turni dei 60 metri con l’altro campione olimpico Marcell Jacobs. Il panorama del salto in alto ha offerto nelle ultime settimane la conferma del talento coreano Sanghyeok Woo, già quarto alle Olimpiadi di Tokyo con 2,35, salito fino a 2,36 il 5 febbraio a Hustopece e vincitore dieci giorni dopo dell’altra classica di Banska Bystrica con 2,35.
È lui l’avversario più qualificato per Tamberi, che in questa occasione non troverà un parterre di rivali irresistibili: niente stagione indoor per l’altro oro olimpico Mutaz Barshim (Qatar), out pure il bielorusso oro europeo indoor Maksim Nedasekau fermato da World Athletics come anche il russo Ilya Ivanyuk per effetto delle sanzioni nei confronti di Russia e Bielorussia per la guerra in Ucraina. Non partono nemmeno il poliedrico statunitense JuVaughn Harrison e l’ucraino Andriy Protsenko. Tra gli iscritti, invece, va tenuto d’occhio il neozelandese Hamish Kerr, capace di 2,30 all’aperto il 20 febbraio, mentre tutti gli altri, finora, hanno saltato meno di due metri e trenta in stagione: il belga Thomas Carmoy 2,27, il polacco Norbert Kobielski 2,26, in quattro a 2,25: il bahamense Donald Thomas, lo svizzero Loic Gasch, l’americano Darryl Sullivan, il brasiliano Thiago Moura. Completano il quadro dei partecipanti l’altro brasiliano Fernando Ferreira, il giapponese Naoto Tobe, il messicano Edgar Rivera.
Nella giornata in cui la squadra azzurra è arrivata a Belgrado, vanno inoltre segnalate due rinunce. Rimangono a casa l’ostacolista Paolo Dal Molin, a causa del riacutizzarsi di un fastidio all’anca, e il triplista Emmanuel Ihemeje per una botta a un tallone rimediata sabato scorso durante la finale vinta ai campionati Ncaa negli Stati Uniti. Saranno quindi 22 gli azzurri in gara alla Stark Arena di Belgrado. Domattina, alla vigilia, è in programma l’allenamento ufficiale nell’impianto e la prova con gli starter per i velocisti, tra cui l’oro dei 100 e della 4×100 Marcell Jacobs, che poi sarà tra le stelle della conferenza stampa World Athletics.
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