Tutto pronto a Ruka, in Finlandia, per il via della Coppa del mondo con il classico appuntamenti di tre giorni. Si comincia venerdì 25 novembre con una sprint in tecnica classica, seguita sabato 26 novembre da una 10 km in tecnica classica e domenica 27 novembre da una 20 km a inseguimento in tecnica libera maschili e femminili.
Per l’Italia gareggeranno cinque uomini e due donne: Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani, Giandomenico Salvadori, Paolo Ventura, Davide Graz, Caterina Ganz e Anna Comarella.
Il pensiero di Pellegrino, che curiosamente non è mai salito sul podio nella località nordica. “E’ la soluta bella pista – spiega il vicampione olimpico della sprint -, mi piace perchè selettiva nella parte finale, con un salitone che porta verso il traguardo. Il fastidio alla caviglia accusato a Muonio settimana scorsa si è sistemato, però non ho riferimenti cronometrici recentissimi, per cui non conosco bene il mio valore attuale. E’ certo che ho tanta voglia di cominciare bene la stagione, mi sono preparato bene durante l’estate e l’autunno, non ho mai accusato grossi acciacchi.
A Ruka non è freddissimo, la temperatura è appena sotto gli 0°, per cui le condizioni sono ideali. Per quanto riguarda le nuove regole sarà importante capire se si riveleranno veramente utili. Le qualifiche delle team sprint contrariamente al passato terranno conto della somma dei 15 migliori tempi realizzati dalle coppie.,
Credo sia una buona decisione per l’Italia perchè quasi sempre abbiamo preso parte alla seconda semifinale, che è temporalmente troppo a ridosso alla finale e c’è meno tempo per recuperare dallo sforzo. Anche la modifica dei punti assegnati nelle gare individuali è molto importante, credo possano andare nella direzione di uno sci di fondo più interessante da vedere alla televisione. Qualcosa doveva cambiare e qualcosa sta cambiando”.
Anche Francesco De Fabiani è pronto a dire la sua. “Ho fatto un buon carico di lavoro, diciamo che in termini di ore di allenamento i numeri rispecchiano quelli della stagione scorsa, ma sinceramente mi sento anche meglio di un anno fa – racconta l’alpino valdostano-. L’arrivo di Marcus Kramer nelle vesti di allenatore della nazionale italiana è positivo, visto che con lui abbiamo imparato tantissimo e di questo ne gioverà tutto il team.
La questione dei punteggi premierà chi sarà presente nei quartieri alti della classifica di ogni gara e la costanza di risultati, prenderanno punti i primi 50. Per quanto riguarda le distanze, l’unica 15 km in calendario sarà quella in classico della Val di Fiemme. D’ora in poi correremo le 10 km, visto che mi sento parecchio adatto a quel genere di sforzo. Correremo poi anche delle 20 km, novità che comunque mi affascina”.