Una vittoria al cardiopalmo per chiudere al meglio la Paralimpiade di Pechino. Mai domi gli azzurri di Massimo Da Rin che soffrono contro la Repubblica Cecama non mollano e mai e, dopo aver agguantato in extremis il pareggio alla fine dei tempi regolamentari, vincono per 4-3 al supplementare terminando il torneo al 5° posto finale. Una bella rivincita rispetto allo 0-5 subito dagli stessi avversari nella partita inaugurale dello scorso sabato al National Indoor Stadium.
Primo tempo molto combattuto con gli azzurri che devono difendersi sul finire del primo tempo grazie al solito, inesauribile Andrea Macrì, che salva sulla linea a pochi secondi dalla sirena. Scoppiettante, invece, il secondo tempo, con la fuga di Gigi Rosa che vale il vantaggio al minuto 24:11 con una splendida conclusione dritta all’incrocio dei pali senza lasciare scampo al portiere avversario Michal Vapenka. È stata la prima volta del torneo che l’Italia è riuscita a far gol in power-play. La gioia però dura poco perché Alex Ohar trova l’1-1 grazie a un tiro beffardo che batte Julian Kasslatter al minuto 27:24.
Nel terzo tempo, i cechi vanno ancora avanti (2-1) al minuto 37:05 con Miroslav Novotny, ma Rosa non ci sta e, con la doppietta personale rimette in parità l’incontro (2-2) avventandosi più lesto di tutti sulla respinta di Vapenka sulla conclusione di Larch. A 45 secondi dal termine, gran giocata di Michal Geier e doccia fredda per l’Italia: 3-2 e sembra finita. Mai dar per vinta però gli azzurri e così Da Rin toglie Kasslatter e, all’ultimo ingaggio, viene ripagato. Rosa passa il disco a Macrì che lascia partire il bolide del 3-3 ad appena 12 secondi dalla fine dei tempi regolamentari.
Si va all’extra time. Christoph Depaoli mette i brividi alla Repubblica Ceca, ma ancora Vapenka salva con la spalla sulla sua conclusione. L’attaccante altoatesino numero 62 però si riscatta poco dopo (minuto 51:47) e, su assist di Andrea Macrì, trova il golden goal che fa impazzire l’Italia e la catapulta al quinto posto dei Giochi.
Questo il commento dell’head coach Massimo Da Rin: “Emozioni ne avete viste tante, anche questo è il bello del para ice hockey. Ci abbiamo creduto fino alla fine e credo che questo sia un bello spot per il futuro. Chiudiamo al quinto posto che non era un risultato pensabile prima di arrivare qui. Ce lo meritavamo perché abbiamo lottato e sudato su ogni disco, nonostante non fosse facile farlo all’ultima partita. Avevamo tanti esordienti, ma tutti i ragazzi hanno messo oltre al cuore anche l’impegno. Sono contento per tutti i tifosi che ci hanno seguito da casa, per il Comitato Italiano Paralimpico e per la nostra Federazione e il suo presidente Andrea Gios, che ci hanno sempre supportato. Ho fiducia nelle nostre istituzioni perché in futuro possiamo essere davvero competitivi“.
Euforico il match-winner, Christoph Depaoli: “Non era una partita facile, vincere così è quasi più bello di farlo nei tempi regolamentari. Siamo una squadra fantastica, ci stimoliamo a vicenda, ma adesso non ci fermiamo e lavoriamo ancora più duro per essere pronti tra quattro anni in vista di Milano Cortina“.
Gli fa eco Gigi Rosa: “Siamo stati bravi a recuperare, a non darci mai per vinti. Sembrava la sceneggiatura perfetta di un film, onore ai nostri avversari che hanno fatto un grande torneo. Forse eravamo un po’ più freschi dei nostri avversari, scarichi dopo la sfida con i cinesi, mentre noi eravamo più freschi e abbiamo trovato tutti i gol che ci erano mancati nelle occasioni precedenti. È stato bello il lavoro di tutta la squadra, era il giusto capitolo finale di questa Paralimpiade. Non ho parole“.
Uno dei grandi protagonisti è stato Andrea Macrì, il giocatore di movimento con più minuti sul ghiaccio di tutto il torneo, oltre che autore di un gol e due assist oggi: “Che fatica e che squadra. Sono stra-orgoglioso di far parte di questo gruppo e provo solo emozione, oggi si è visto di tutto. Questa vittoria vale triplo per noi, è quasi come un oro. Voglio continuare a far conoscere questo sport a tutti e li invito a venire a provarlo perché è davvero divertentissimo“.