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Lafortezza e Carturan i primi leader della 36ª Stella Alpina

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I veronesi Michele Lafortezza e Ilaria Carturan su una Innocenti Mini Cooper MK2 del 1969 sono i leader della classifica assoluta della 36ª rievocazione storica della Stella Alpina, organizzata dalla Scuderia Trentina e da Canossa Events, che ha preso il via nella giornata di oggi dalla centralissima via Manci, a Trento.

Da lì, osservate da vicino da un folto pubblico, le 45 vetture verificate all’Aeroporto Caproni, si sono mosse una dopo l’altra verso la Piana Rotaliana, dove era in programma la prima serie di prove cronometrate (7), poi da Mezzolombardo sono saliti verso l’Altopiano della Paganella, affrontando altre 6 prove a Spormaggiore, proseguendo verso il Lago di Molveno (4 prove speciali), quello di Nembia (2), poi verso Stenico (5 prove), Preore, Javré, Carisolo (3 prove) e Madonna di Campiglio, punto di arrivo della prima tappa.

La coppia veneta, in gara con una vettura del gruppo 5, ha chiuso la giornata con 125 penalità, costruendosi un vantaggio di 13 punti su Dario Converso e Federica Ameglio su una Lancia Fulvia HF del 1973 (gruppo 6) e di 15 punti su Giovanni Pedrali e Simona Bonomelli su Austin Healey BN4L del 1956 (gruppo 3). Questo il podio provvisorio dopo la prima giornata, insidiato da vicino dai soli Mauro Argenti e Roberta Amorosa su una Porsche 911 T 2.2 del 1969 (gruppo 5), che hanno totalizzato 148 penalità.

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Per quanto riguarda le vetture moderne, dieci quelle in gara, guida la classifica provvisoria la coppia composta da Fabio Vergamini e Anna Maria Fabrizi su Ferrari 488 Gtb, che ha totalizzato 329 penalità e vanta già un bel distacco su Lucilla Sartori e Monica Meneguzzo su Ferrari F430 Spider, che hanno chiuso con 501 penalità.

Domani i concorrenti saranno chiamati ad affrontare la più impegnativa delle tre giornate di gara, quella che li porterà in Alta Val di Non e in Alto Adige con 5 prove cronometrate a Campo Carlo Magno, 3 alla Mendola, dopo aver toccato Rumo, Lana, Passo Giovo, Racines, Passo Pennes, Appiano, e 6 di nuovo a Folgarida, dieci ore di cavalcata al termine delle quali la classifica comincerà ad assumere contorni più precisi.

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