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La Trentino Energie supera il Bassano e si insedia al terzo posto
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2 anni fail
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RedazioneIl risultato a lungo atteso, non solo per avvicinarsi in maniera decisa al terzo posto, l’unico ancora ragionevolmente contenibile dalle formazioni che inseguono le due inarrivabili capoliste, ma anche per certificare i passi avanti compiuti negli ultimi mesi, è arrivato sabato, quando la Trentino Energie ha finalmente superato una delle formazioni che la precedono in classifica e lo ha fatto in maniera netta.
Il 3-0 con il quale ha battuto il Bassano, agganciandolo al terzo posto insieme al Marzola, è soprattutto il frutto di una fase break spietata, imperniata intorno ad un muro che ha fatto valere tutti i centimetri di cui può disporre. Le vicentine ci si sono schiantate contro per ben 14 volte e in molte altre occasioni è stata la difesa a disinnescare l’attacco giallorosso, soprattutto le soluzioni di palla alta.
Basti pensare che le quattro giocatrici alternate da Bianchi fra posto-2 e 4 hanno messo a terra appena 23 palloni dei 98 ricevuti. Un contributo fondamentale lo hanno dato i 7 block di Serena Sfreddo, mentre in attacco a risolvere i problemi ci hanno pensato Pucnik (46%) e Paoli (48%). Una bella prova corale, insomma, che lancia nel migliore dei modi l’Argentario verso il derby di Gabbiolo, un altro spareggio per il terzo posto e verso un finale di stagione da giocare da protagonista.
La cronaca
Mario Martinez comincia la gara con il settetto base, integrato nella circostanza da una panchina particolarmente lunga. Massimo Bianchi conferma le sette con le quali aveva cominciato la sfida con il Marzola, ovvero Federica Stello al palleggio, Letizia Tartaglia opposta, Micol Milani e il Matilde Comunello schiacciatrici, Brenda Bittante ed Elisa Fiorese al centro, Ilaria Garbo libero.
Che per la Trentino Energie sarebbe stato un pomeriggio positivo lo si capisce fin dalle prime battute, dato che le argentelle schizzano subito sul 6-2, appoggiandosi ad un servizio micidiale: un ace di Sfreddo e uno di Paoli, entrambi su Milani, si affiancano a una stoccata vincente di Costalunga e ad un primo tempo out di Fiorese.
Bassano reagisce subito, aiutato da due passaggi a vuoto della stessa Costalunga (errore e muro di Fiorese), poi va alla parità grazie a Milani. Le vicentine faticano però a tenere il passo di Bonafini e compagne e vengono punite da un muro di Sfreddo e da un ace della capitana sul libero Garbo. Le giallorosse si avvicinano (11-10), ma non riescono ad agganciare nuovamente le argentelle, che con un muro, un tocco dopo ricezione lunga e un attacco di Buratti difendono con determinazione il minimo vantaggio, almeno fino al 17-17, prodotto da una pipe leggermente fuori misura di Costalunga.
La Trentino Energie non ha però alcuna intenzione di rinunciare al set, così riparte con un gran muro di Pucnik sulla fast di Bittante e poi mette la freccia con il turno al servizio della stessa schiacciatrice triestina, sul quale si innestano gli attacchi vincenti di Costalunga e Paoli e il muro di Sfreddo su Tartaglia. Sul 23-18 sembra fatta, ma Bassano produce il massimo sforzo e raccoglie tre break point quasi consecutivi, grazie a un muro di Tartaglia, un attacco di Comunello e un ace di Lunardon su Costalunga. Sul 24-23, prima che sia troppo tardi, una bordata della schiacciatrice valsuganotta viene difesa sul tetto della palestra e chiude la prima frazione.
Alla ripresa delle ostilità non cambia granché. La squadra più aggressiva è sempre quella di casa, che forza il servizio e lavora molto bene a muro, tanto che sul 6-3 ne ha già confezionati altri due con l’ispirata Sfreddo e con Paoli. Il Bassano riesce a riportarsi sul 6-6, grazie ad un palleggio falloso e ad un attacco della solita Tartaglia, ma poi il suo cambio palla si blocca per quattro volte consecutive con i servizi di Sfreddo, complici gli attacchi vincenti del terzetto di palla alta trentino e un fallo di rotazione di Tartaglia (12-6). Il largo vantaggio induce le argentelle a rallentare il ritmo e in due sole rotazioni vengono inaspettatamente riagganciate, soprattutto grazie ai primi tempi, al muro su Paoli della centrale Lunardon (schierata nel set al posto di Bittante) e a due ace di Milani.
Un copione già visto nella prima frazione, come già vista è l’immediata reazione della Trentino Energie, che scappa nuovamente via grazie a un contrasto vincente di Pucnik, ad un attacco sull’antenna di Dissegna, schierata ad inizio set al posto di Comunello, e ad un muro di Sfreddo su Tartaglia. Bassano risponde per l’ultima volta, agganciando la parità sul 19-19 (ace di Lunardon e un palleggio falloso di Paoli), ma poi un muro di Pucnik su Comunello lancia l’irresistibile rush finale dell’Argentario, che raccoglie l’omaggio di Comunello (il pallonetto le rimane in mano) per poi andare a segno con il terzo muro di Sfreddo in questa frazione, la pipe di Pucnik e gli attacchi di Paoli e Costalunga, a cui si deve nuovamente l’ultimo punto: 25-19.
Bassano avrebbe ancora la possibilità di allungare l’incontro, come aveva fatto sette giorni prima a Gabbiolo, ma non riesce ad elevare la qualità del proprio gioco, soprattutto perché l’Argentario riesce a mettere la museruola a tutto il trio di palla alta anche nell’ultima frazione. Già sul 3-3 la squadra di Martinez infila tre break point che fanno male, frutto di due errori consecutivi della laterale Dissegna, lanciata nello starting six e subito sostituita da Comunello, e di due muri di Sfreddo e Bonafini sull’altro posto-4 Milani per l’8-4. le vicentine non trovano pertugi per mettere a terra il pallone. Anche Pucnik, poco dopo, ferma la pipe di Tartaglia, creando un margine di vantaggio importante (10-5).
Solo un errore trentino (pipe lunga della stessa Pucnik) concede qualcosa al Bassano (11-8), ma poi Paoli glielo toglie nuovamente (17-12). Prima di chiudere la contesa la Trentino Energie deve fronteggiare l’ultimo assalto delle avversarie, agevolato da due errori in attacco e da una difesa data in pasto a Stello per un comodo tocco vincente, ma sul 20-19 un time out di Martinez blocca la rimonta e attiva il rush finale costruito pezzo per pezzo da Katerina Pucnik, che conquista i punti numero 21, 22, 24 e 25, i primi tre da seconda linea. Una vera dimostrazione di forza della schiacciatrice triestina, che vale il 25-20.
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