Entra nel vivo la “Settimana della Montagna”, in corso di svolgimento in questi giorni a Malé in Val di Sole.
La terza edizione della rassegna che affronta il delicato rapporto tra uomo e territorio montano, con un particolare focus sulla coesione sociale attraverso incontri, laboratori creativi, proiezioni cinematografiche, esperienze ed eventi sportivi, vede ora due importanti eventi con grandi e speciali alpinisti.
Venerdì 14 luglio alle ore 21 in piazza Regina Elena a Malé è in programma la serata “Toccare il cielo con tre dita”, con speciali ospiti l’alpinista pluriamputato ed atleta paralimpico Andrea Lanfri e la guida alpina trentina Luca Montanari, suo compagno di cordata tra le vette più alte del pianeta.
Nel corso della serata il fortissimo alpinista toscano parlerà delle sue numerose esperienze ed avventure sportive ed alpinistiche, realizzate nonostante la meningite fulminante che nel 2015 gli ha provocato la perdita di entrambe le gambe e di sette dita delle mani.
Esperienze dunque che mettono in risalto il lato forte del suo carattere, la sua grande forza di volontà e l’importante esempio di vita che potrebbe indubbiamente essere. Ad esempio il passaggio dallo sport agonistico alle imprese alpinistiche è stato dovuto al suo puro desiderio di libertà.
«Questo per me è la montagna – rivela –. Nasco con quella passione e negli anni, soprattutto dopo la malattia, questo desiderio di vivere esperienze a contatto con la natura, in totale libertà, è diventata parte fondamentale. L’atletica per me è stata importantissima, dico sempre che è stata la mia riabilitazione, poi la montagna è tornata prepotente, sapevo che era solo questione di tempo».
Domenica 16 luglio alle ore 15.30, invece, in località “Plaza Longa” a Bolentina la guida alpina piemontese Anna Torretta presenterà il suo nuovo libro “Dal tetto di casa vedo il mondo” – Corbaccio Editore.
I partecipanti potranno poi scambiarsi opinioni e racconti durante una passeggiata organizzata a corollario con un breve rinfresco al termine. Subito dopo, alle 19.00, come da consuetudine la “Settimana della Montagna” si concluderà con il falò in quota sul Cimon di Bolentina, corredato da musica dal vivo.
Torinese, classe 1971, Anna Torretta ha conquistato il suo primo 4000 a soli 12 anni. Già da allora sognava una vita di architetta ed alpinista e così è stato. Alpinista dell’estremo, donna forte e molto sensibile, Anna Torretta è scrittrice, architetta e mamma e dal 2004 vive a Courmayeur.
Nella sua prima vita è stata pluricampionessa italiana di arrampicata su ghiaccio e vice campionessa mondiale della specialità. Dopo anni di gara su pareti di roccia e cascate ghiacciate, è diventata la prima donna a far parte della Società della Guide Alpine di Courmayeur ed è promotrice di tantissimi progetti inclusivi dedicati alle donne, progettista di muri di arrampicata e specialista di dry tooling, la particolare tecnica di arrampicata su roccia utilizzando l’attrezzatura da ghiaccio (al suo attivo i gradi più alti della disciplina, diversi M12 e il primo M11 a vista).
Agile, elastica, con dita forti e un modo di dialogare con la montagna tutto suo, Torretta ha girato il mondo scalando da sola cime himalayane come l’Ama Dablam (6.812 mt.), organizzato tantissime spedizioni al femminile (capo spedizione dalla Patagonia all’Afghanistan fino alla Corea alla ricerca di nuove cascate di ghiaccio da scalare) ed è riuscita a far riconoscere fra i professionisti della montagna un ruolo femminile altamente professionale.
Nelle pagine del suo terzo libro racconta un modello di alpinismo creativo e giocoso. Complice il lockdown, inventa una nuova spedizione al femminile con le sue bambine, l’appoggio logistico del papà-Sherpa, la “terra di casa” come campo base ed il tetto come meta.
Il gioco dell’ascensione tra campi avanzati, corde fisse, bivacchi all’aperto e nodi serve per raccontare alle proprie figlie i tanti aspetti della sua vita di alpinista, le situazioni da affrontare in montagna, il rispetto delle regole, l’esposizione al pericolo e ad affrontare temi importanti come l’alpinismo inclusivo: le pagine dedicate alla sua attività di Montagna terapia con le persone fragili del Dipartimento di salute mentale di Aosta sono commoventi; il “soffitto di cristallo” nell’alpinismo al femminile, il tema del rischio e della morte (le Guide Alpine possono morire), della crisi climatica.
Anna Torretta fa infatti parte di POW, Protect Our Winters, un’organizzazione su scala mondiale che sprona al cambiamento di abitudini con azioni concrete, tra cui la comunicazione e la formazione nelle scuole attraverso la testimonianza di sportivi di montagna.
Come Guida Alpina ed esperta di ghiacciaio vede con i propri occhi gli effetti dell’emergenza ambientale: ghiacciai che si estinguono, desertificazione, conflitti endemici. Bellissime pagine che raccontano il quotidiano di donne in perenne ricerca di equilibrio tra la realizzazione professionale in campi di tradizionale appannaggio maschile e la cura della famiglia, il tutto con una sola certezza: «Voglio continuare a godermi quello che amo di più: la famiglia, le figlie, le salite in montagna, i viaggi, i sogni, senza egoismo, nel rispetto di tutti».
La “Settimana della Montagna”, interamente organizzata da alcuni cittadini volontari di Malé, vede il patrocinio del Comune e della Pro Loco di Malé, oltre alla collaborazione del BIM Adige e dell’APT Val di Sole.