Zlatan Ibrahimovic, all’età di 39 anni, è ancora il personaggio di copertina. Il Milan vince il derby meneghino dopo più di 1700 giorni.
Lo svedese trascina il Milan, imbraccia la doppietta e stende l’Inter di Antonio Conte. Ibra è cuore e anima della squadra, si carica i compagni sulle spalle e organizza la guerra sportiva.
Nel giro di 3 minuti il “numero undici” veste i panni del cecchino e regala a Stefano Pioli 3 punti e il primato in classifica. E’ il punto di riferimento, il terminale offensivo e leader indiscusso dello spogliatoio.
Talvolta è un giocatore spigoloso, sicuro di sé, spietato in fase offensiva, una spina nel fianco delle difese. Zlatan è un fuoriclasse, centravanti di razza, coniuga forza fisico-atletica alla raffinata tecnica.
Un anno fa l’ingaggio dell’ariete di Malmo, per molti critici, pareva un azzardo, invece, i fatti sono alla luce del sole e danno ragione alla dirigenza di Via Aldo Rossi.
La vittoria esterna del Casciavit (1-2) è un evento. I rossoneri non battevano i nerazzurri dal 31 gennaio del 2016. All’epoca il Milan guidato da Siniša Mihajlović liquidava la Beneamata di Roberto Mancini (3-0).
Il lavoro umile del mister di Parma è innegabile. Stefano Pioli, dal lockdown di Marzo in poi, ha cambiato il volto della squadra. Dopo la sconfitta casalinga contro il Genoa (1-2) il Milan ha conquistato, in Serie A, 16 risultati utili consecutivi.
In questo inizio stagione (2020-21): 4 partite e 4 vittorie, 12 punti nel carniere, 9 sono le reti segnate 1 sola quella subita. Bologna, Crotone, Spezia e Inter sono le compagini che si sono inchinate dinanzi alla forza di Ibra & compagni.
Lunedì 26 ottobre (ore 20.45) allo stadio Meazza la capolista attenderà la Roma di Paulo Fonseca per continuare a sognare e a difendere l’inatteso primato.
Il Milan si culla l’eterno Ibra, il Diavolo in vetta.
Emanuele Perego www.emanueleperego.it www.perego1963.it