TRENTO – La Dolomiti Energia Trentino sopravvive a una partita di sofferenza e di tensione, insegue per oltre tre quarti e nella selvaggia battaglia punto a punto degli ultimi minuti trova un dolcissimo successo 75-74 contro l’Allianz Trieste: i bianconeri tornano ad assaporare il gusto della vittoria a oltre due mesi dall’ultimo successo e prendono una boccata di ossigeno in vista della volata finale della stagione in campionato. Serata da protagonista assoluto per Diego Flaccadori, che chiude il match con 23 punti a referto a cui aggiunge quattro rimbalzi, cinque assist e due recuperi: è proprio il numero 12 di Trento a realizzare i tiri liberi che firmano il sorpasso nel finale, prima della preghiera finale di Lever che si spegne sulla sirena. In doppia cifra per Trento anche Cameron Reynolds, 14 punti con quattro triple pesantissime in momenti chiave del match.
La cronaca | Trieste si mette in moto più rapidamente della Dolomiti Energia: le triple di Banks e Mian danno slancio all’avvio convincente dei giuliani (2-10) a cui i padroni di casa rispondono con la solidità di Flaccadori e una tripla di Reynolds. Trieste riallunga raggiungendo il +9, ma la crescita di efficacia in difesa di Trento permette a Bradford e Williams di ricucire in parte lo strappo; con il canestro sulla sirena di Davis, il primo quarto va in archivio sul 22-26. Le triple dell’Allianz fanno male, Banks è scatenato, l’Aquila soffre anche per i problemi di falli di Forray e per gli acciacchi di Flaccadori. I bianconeri però anche quando vanno in affanno non mollano mai in termini di atteggiamento e voglia: Conti converte in due punti un rimbalzo d’attacco, Flacca continua il suo show offensivo (13 punti nel primo tempo) e proprio in chiusura di quarto arriva la tripla di Conti che vale il meno due sul 40-42 che accompagna le squadre negli spogliatoi all’intervallo lungo.
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Il copione dei primi due periodi si ripete anche nel terzo: Trieste comincia meglio sfruttando i punti di Banks e le triple dei suoi specialisti, stavolta arrivando anche al +11, poi l’Aquila cresce con il passare dei minuti e spinta dal suo pubblico e da un paio di giocate di Forray si rifà sotto. Il canestro sulla sirena di Bradford tiene i bianconeri a un possesso di distanza arrivando agli ultimi decisivi 10’ di gioco (58-61). Nell’ultimo quarto succede letteralmente di tutto: Flaccadori pareggia subito i conti con una tripla, poi segna di nuovo per dare ai padroni di casa il primo vantaggio di tutta la partita sul 63-61. È una battaglia di nervi, punto a punto, tesa: Banks e Davis fanno i fenomeni, ma Reynolds non è da meno (tripla del 69-67). Nel finale punto a punto nonostante i tanti errori da una parte e dall’altra la decidono i liberi di Flaccadori e una gran difesa di squadra. L’Aquila torna alla vittoria, e alla fine è questo che conta.
Trento: Johnson 1, Bradford 9, Williams 8, Reynolds 14, Conti 5, Morina ne, Forray 4, Flaccadori 23, Mezzanotte 2, Dell’Anna ne, Ladurner 0, Caroline 9 Trieste: Banks 22, Davis 15, Konate 0, Longo ne, Deangeli 0, Mian 8, Delia 5, Cavaliero 3, Campogrande 3, Grazulis 11, Lever 7
Le parole di coach Lele Molin | «Doveva essere una partita di cuore, e l’abbiamo giocata con il cuore. Doveva essere la partita in cui tutti coloro che hanno a cuore l’Aquila dovevano sostenere la squadra, e così è stato. Quindi voglio dire grazie alla gente, a chi ci ha spinto questa sera soprattutto quando le cose non ci venivano bene e sembrava che la squadra non fosse in grado di togliersi questa scimmia dalle spalle. E’ stata una partita di “sopravvivenza”, un corpo a corpo tra due squadre che avevano l’obiettivo di strappare i due punti piuttosto che di giocare una partita di pallacanestro. Spero che questo successo di permetta di voltare pagina, di recuperare Williams e Johnson che non sono ancora al meglio, e che tolto questo peso di dosso possiamo vivere con più fiducia e serenità le prossime tante e importanti sfide che ci attendono. Andiamo a casa con il sorriso».