La Dolomiti Energia Trentino ha chiuso la sua regular season di 7DAYS EuroCup con sei vittorie e quattro sconfitte, un ruolino di marcia che ha permesso ai ragazzi di coach Nicola Brienza di chiudere la prima fase della coppa al terzo posto nel Gruppo D e qualificarsi alle Top 16.
E’ la quarta volta che l’Aquila riesce ad entrare nelle migliori 16 della seconda coppa continentale: un risultato di enorme prestigio per un club che nelle coppe europee ha sempre trovato grandi stimoli di crescita e confronto, non solo in campo.
Alla quinta partecipazione alla 7DAYS EuroCup così la Dolomiti Energia si conferma ai massimi livelli in un palcoscenico continentale che ha ormai imparato a conoscere la Die Hard Mentality trentina.
Ora arriva il bello: i bianconeri a partire dal 13 gennaio se la vedranno con Boulogne Metropolitans 92, Lokomotiv Kuban Krasnodar e Partizan Belgrado nel gruppo F. Sei partite, due qualificate ai quarti di finale di coppa.
Si fa sul serio insomma, e il livello della competizione aumenta ancora.
Boulogne Metropolitans 92 (7 vinte, 3 perse) – I francesi sono una delle squadre rivelazione del torneo, e si sono qualificati ottenendo il primo posto nel gruppo B (quello di Brescia) a spese di corazzate come Malaga e Buducnost: tra i grandi protagonisti dell’exploit dei transalpini c’è il centro egiziano Assem Marei (13,3 punti e 7,3 rimbalzi di media), il totem in area che aggiunge sostanza all’esplosività e al talento di due grandi realizzatori come Anthony Brown (13,4 punti di media sfiorando il 50% da tre) e il nuovo arrivato Archie Goodwin, 19 punti nell’ultima uscita contro Brescia.
Lokomotiv Kuban Krasnodar (8 vinte, 2 perse) – Non ce ne vogliano i francesi, ma il “Loko” è senza dubbio la squadra da battere nel gruppo F: qualificati secondi nel girone C alle spalle solo dell’imbattuta Virtus Bologna, la squadra russa è un’autentica macchina da guerra costruita per viaggiare a folli ritmi offensivi. Kalnietis, Cummings (visto brevemente a Trento nel 2016), Kuzminzkas e Jordan Crawford sono a tutti gli effetti giocatori di Eurolega fatti e finiti, l’assenza del centrone Alan Williams toglie qualcosa a centro area ma l’esperto coach Evgeny Pashutin ha tra le mani una squadra con tutto per arrivare in fondo alla competizione e sognare il ritorno al piano di sopra. L’Aquila e il Loko si sono già affrontati nel 2018, proprio nelle Top 16: 2-0 il bilancio in favore dei russi, che in quell’edizione persero in finale contro il Darussafaka dopo essere rimasti imbattuti per 20 partite dalla regular season alle semifinali.
Partizan Belgrado (5 vinte, 5 perse) – E’ l’avversaria che Trento conosce meglio, per certi versi, visto che l’ha affrontata nelle Top 16 dello scorso anno e in generale conta quattro precedenti contro la grande nobile serba: non ci sono più coach Andrea Tinchieri e una stella come Corey Walden, ma i bianconeri rimangono una squadra capace di vincere contro chiunque anche senza poter contare sulla spinta del proprio clamoroso pubblico. Il Partizan ha chiuso la regular season al quarto posto nel Gruppo A, ma dà la sensazione di avere ancora grandi margini di crescita: i leader della squadra sono l’ex Sassari Rashawn Thomas (12,6 punti e 5,8 rimbalzi), la versatile guardia Codi Miller-Mcintyre (13,9 punti) e un talento serbo in rampa di lancio come Ognjen Jaramaz (10,6 punti).