Atletica
Diamond League: sei azzurri a Bruxelles
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2 anni fail
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RedazioneÈ l’ultimo meeting prima delle finali, l’ultima opportunità per guadagnarsi la qualificazione. Si avvicina la fase decisiva della Wanda Diamond League 2022 con l’appuntamento di venerdì a Bruxelles, dodicesima tappa del massimo circuito internazionale, verso la doppia serata del 7 e 8 settembre a Zurigo.
Nella capitale belga il Memorial Van Damme promette scintille, con almeno 85 atleti da podio nelle tre edizioni più recenti delle grandi rassegne, i Giochi Olimpici di Tokyo, i Mondiali in Oregon e gli Europei a Monaco di Baviera. Sei azzurri in gara a cominciare da Nick Ponzio sulla pedana del peso, nel prologo di giovedì pomeriggio.
Allo stadio Re Baldovino venerdì toccherà poi al bronzo mondiale Elena Vallortigara nell’alto, mentre nel lungo Larissa Iapichino torna a saltare dopo il quinto posto della finale europea e nel triplo è atteso Tobia Bocchi, che a Monaco è stato quarto. In pista da seguire il campione olimpico della 4×100 Fausto Desalu, al via nei 200, e Gaia Sabbatini nei 1500 metri. Diretta tv su RaiSport+HD e Sky Sport Action dalle 20.00 alle 22.00 di venerdì 2 settembre.
ANTEPRIMA DI PESO – Si parte giovedì, con la gara del peso maschile dalle ore 18 nel suggestivo scenario del Vismarkt, in piazza Santa Caterina. L’azzurro Nick Ponzio (Athletic Club 96 Alperia), ai piedi del podio agli Europei, arriva a Bruxelles dopo la bordata a 21,22 di martedì a Rovereto e punta a conquistare il pass per la finale al Weltklasse zurighese. Gli statunitensi argento e bronzo iridato Joe Kovacs e Josh Awotunde, i neozelandesi Tom Walsh e Jacko Gill, il croato campione europeo Filip Mihaljevic e l’argento di Monaco Sinancevic sono i nomi di maggior spicco tra gli iscritti.
IN PEDANA – Nell’alto Elena Vallortigara (Carabinieri), splendida terza ai Mondiali, venerdì cerca il riscatto dal nono posto degli Europei oltre ad andare in caccia di un biglietto per Zurigo, in coda a una lunga stagione. Con l’azzurra, la campionessa mondiale Eleanor Patterson e la connazionale australiana Olyslagers, l’oro europeo Yaroslava Mahuchikh e le altre ucraine Herashchenko e Levchenko, l’argento continentale Marija Vukovic e l’olimpionica e iridata dell’eptathlon Nafissatou Thiam, idolo di casa. Nel lungo (gara non Diamond League) nuovo impegno internazionale di Larissa Iapichino (Fiamme Gialle).
Stella della gara è la nigeriana Ese Brume, bronzo a Tokyo, argento iridato e oro ai Giochi del Commonwealth. Pedana anche per Tobia Bocchi (Carabinieri) che martedì ha saltato 16,73 a Rovereto nella prima uscita dopo essersi piazzato quarto a Monaco. Il triplista se la vedrà di nuovo con lo statunitense Donald Scott e soprattutto con il cubano Lazaro Martinez, il cinese Zhu Yaming (argento olimpico e bronzo mondiale), il primatista africano Zango e il francese bronzo a Monaco Pontvianne.
PISTA – È la quarta esperienza stagionale sui 1500 metri in Diamond League per Gaia Sabbatini, dopo aver gareggiato nel Prefontaine Classic di Eugene (decima), al Golden Gala di Roma (sesta) e nell’Herculis a Montecarlo (decima). La mezzofondista delle Fiamme Azzurre, nona nella finale europea, si è fermata a mezzo giro dal traguardo negli 800 di martedì a Rovereto e prova a chiudere al meglio la stagione. Cast di prim’ordine con la scozzese Laura Muir, oro a Monaco, argento a Tokyo e bronzo a Eugene, ma anche l’argento di Monaco Mageean e ben quattro etiopi scese in carriera sotto la barriera dei quattro minuti.
Sui 200 uomini ci sarà Fausto Desalu (Fiamme Gialle), al rientro nel circuito dopo le tre tappe disputate in giugno: terzo a Rabat, quarto a Roma e sesto a Parigi, prima degli Europei dove non è riuscito a raggiungere l’obiettivo della finale. Per l’azzurro, medaglia d’oro alle Olimpiadi con la staffetta, c’è la star diciottenne della specialità: lo statunitense Erriyon Knighton, bronzo mondiale in Oregon. Ma anche il liberiano Fahnbulleh, il canadese Aaron Brown e il terzetto caraibico Richards (Trinidad), Ogando (Repubblica Dominicana) e Mena (Cuba).
DUPLANTIS, POCKET ROCKET, DOS SANTOS – Mondo Duplantis contro se stesso. L’astista svedese può ambire a migliorare il primato del meeting, da lui stesso portato a 6,05 nel 2021, e poi chissà. Nilsen, Lavillenie, Braz e Obiena tra gli avversari. Shelly-Ann Fraser-Pryce torna a infuocare il rettilineo nello stadio di cui detiene il primato con un 10.72 vecchio di nove anni. A fianco della superstar giamaicana, la connazionale campionessa del mondo dei 200 e argento dei 100 Shericka Jackson, l’ivoriana primatista d’Africa Ta Lou, le statunitensi Hobbs e Clark e anche Sha’Carri Richardson, rientrata vincendo martedì a Lucerna. Il brasiliano Alison dos Santos, oro mondiale a Eugene, chiama a sé il record del meeting dei 400 ostacoli con avversari quali lo statunitense Rosser e il francese Happio.
JASMINE E PIA – Due terzi del podio mondiale nei 100 ostacoli con la portoricana oro olimpico Jasmine Camacho-Quinn e la giamaicana Britany Anderson, l’ex primatista del mondo Kendra Harrison e la polacca oro europeo Pia Skrzyszowska. Giro di pista: sui 400 piani maschili, passerella del Belgio con i Borlée e i compagni di staffetta, e i 400 femminili con la keniana Moraa, regina del Commonwealth sugli 800, contro il bronzo mondiale Sada Williams, le giamaicane McLeod e McPherson, la dominicana Cofil e le europee Klaver e Kielbasinska in prima fila. Nel giavellotto femminile, l’australiana due volte campionessa del mondo Kelsey-Lee Barber, la medagliata di Eugene Kitaguchi e l’intero podio europeo multigenerazionale, con la greca Tzengko, la serba Vilagos e l’eterna Spotakova.
MEZZOFONDO – Gli 800 maschili presentano il keniano campione olimpico e mondiale Emmanuel Korir, il britannico oro iridato dei 1500 e argento europeo Jake Wightman e lo spagnolo campione continentale Mariano Garcia. Nei 5000 metri, la coppia keniana d’argento al recente Mondiale, Jacob Krop (sui 5000) e Stanley Mburu (sui 10.000), l’altro keniano Nicholas Kimeli, il bronzo iridato Oscar Chelimo, il numero uno del mezzofondo prolungato USA Grant Fisher, il guatemalteco Grijalva, e ancora Kejelcha, Lobalu e Ndikumwenayo, per un parterre con l’obiettivo minimo di onorare la grande tradizione del meeting che vanta prestazioni superlative.
Mezzofondo femminile con due ori dei 3000 siepi, quello olimpico dell’ugandese Peruth Chemutai e quello europeo dell’albanese Luiza Gega, con le big etiopi Werkuha Getachew e Mekides Abebe, quella bahrainita Yavi, la primatista mondiale Beatrice Chepkoech e la statunitense argento olimpico Courtney Frerichs. In programma anche la gara dell’ora di corsa, dove due anni fa, proprio a Bruxelles, Mo Farah stabilì il primato mondiale con 21,330 chilometri.
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