Il centro statunitense presentato alla stampa a pochi giorni dalla prima partita ufficiale della stagione (sabato sera alle 20.30 contro Cremona, biglietti disponibili online e presso l’Aquila Store). Il Presidente Longhi: «Per noi è il decimo anno di Serie A, un traguardo che vogliamo onorare al meglio delle nostre possibilità»
LUIGI LONGHI (Presidente DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): «Fra pochi giorni iniziamo ufficialmente il decimo anno in Serie A, una annata che vogliamo onorare al meglio, provando ad essere protagonisti in un campionato difficile, in cui a detta di tutti il livello si è ulteriormente alzato e che è diventato saldamente il secondo più importante campionato europeo dopo la Spagna.
Una decima stagione in Serie A che insomma promette di essere molto bella e affascinante, e che vivremo dando tutti noi stessi: si sta costruendo una squadra di corsa, transizione, voglia di giocare insieme.
Valori che sono già emersi nelle amichevoli di preseason: è un gruppo di giocatori che hanno subito mostrato molto attaccamento ai nostri colori e che si sono calati bene nella nuova realtà che stanno vivendo. Non possiamo garantire le vittorie, ma garantiamo impegno ed energia. E sabato sera vogliamo avere tanta gente al palazzetto per iniziare bene il nostro cammino nella nuova stagione».
DEREK COOKE JR. (Centro DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): «Portare energia, essere una presenza in difesa, lottare a rimbalzo e in tutte le situazioni di palloni vaganti, aiutare la squadra a compattarsi: i miei obiettivi per la stagione sono questi, sono tutti aspetti che possono aiutare il team ad essere vincente.
Siamo un bel gruppo, senza egoismi in campo. Si respira un’atmosfera positiva ma anche di grande concentrazione e volontà di crescere e lavorare. La scorsa stagione? Per me personalmente è stata tutt’altro che negativa: a Treviso sono stato benissimo, è un’organizzazione di alto livello per cui posso solo spendere belle parole. In un momento difficile di una stagione ad alti e bassi hanno avuto l’esigenza di inserire nuovi giocatori, per avere più spazio sono andato in Germania a Francoforte dove ho aiutato assieme ad altri ragazzi una squadra in difficoltà a ottenere la salvezza.
Sono stato contento dell’impatto che ho avuto in campo nelle due squadre in cui ho giocato. In molti giudicano i giocatori dalle statistiche che producono come punti e rimbalzi, ma credo che quello che provo a mettere sul parquet in termini di impegno ed energia non sempre finisce sui tabellini: posso garantire però che non c’è una partita in cui io non dia il 100%, in difesa e come impegno.
Per una squadra che gioca ad alto ritmo come la nostra sono un giocatore che deve garantire presenza in area, protezione del ferro. L’ultima amichevole contro Berlino mi ha dato buone sensazioni sul modo in cui ho aiutato la squadra, devo andare avanti così».