Federica Brignone ha scritto la storia ai Mondiali di Méribel, regalando all’Italia la prima medaglia iridata nella combinata femminile. Un titolo incredibile quello della valdostana – già bronzo olimpico in carica nella specialità -, ottenuto al termine di due manches stratosferiche.
La carabiniera di La Salle, ha messo in mostra il meglio del suo straordinario repertorio: prima con il supergigante semplicemente perfetto, privo di sbavature rifilando più di 7 decimi ad ogni rivale, e poi con una manche di slalom da sogno, per regalarsi la prima medaglia d’oro mondiale 12 anni dopo l’argento in gigante a Garmisch 2011. Un titolo che – come già detto -, la nazionale femminile italiana non aveva mai vinto in questa specialità, mentre fu bronzo con Karen Putzer 22 anni fa a St. Anton, in Austria.
Medaglia d’argento all’elvetica Wendy Holdener, con un ritardo di ben 1”62 da Brignone, a cui ha recuperato appena 4 centesimi nella specialità a lei più congeniale. L’Austria ha potuto festeggiare il bronzo grazie a Ricarda Haaser, attardata di 2”26, seguita, ai piedi del podio, dalle compagne di squadra Ramona Siebenhofer e Franziska Gritsch, rispettivamente a 2”48 e 2”71 dalla vittoria.
Elena Curtoni, l’unica altra azzurra in gara, ha terminato al nono posto, a 4”05 dalla compagna di squadra, preceduta dall’elvetica Michelle Gisin, sesta a 3”43, dalla francese Laura Gauche settima e dalla tedesca Emma Aicher, ottava.
Sofia Goggia non ha preso parte allo slalom: la campionessa bergamasca aveva disputato solo la prima metà di gara, per saggiare la pista in vista della gara di supergigante prevista mercoledì 8 febbraio. Out Marta Bassino nel superg dopo un errorino su di un dosso nella parte centrale, quando stava viaggiando con degli ottimi tempi, appena alle spalle di Brignone.