Anche i playoff della Alps Hockey hanno mantenuto un certo grado di suspense.
Parliamo della sesta gara della finale playoff Alps giocata all’Olimpico. La SG Cortina Hafro è stata piegata al secondo overtime dagli sloveni dello Jesenice, dopo 96′:26” di gioco con il goal di Ziga Urukalo che ha regalato il successo ai balcanici del match per 4 a 3 e nella serie playoff per 4 a 2 con i Red Steelers che per la prima volta si aggiudicano il trofeo transnazionale tra Italia, Slovenia ed Austria.
Sesta gara che si è rivelata la terza più lunga nella storia della Alps al termine di una match contraddistinto da una serie di grandi emozioni come la doppietta di Diego Cuglietta negli ultimi secondi del terzo tempo che ha permesso ai veneti di trascinare il match all’overtime (3 a 3). Poi il lungo supplementare in cui i padroni di casa, così, non sono riusciti a forzare la serie alla settima gara che si sarebbe dovuta giocare a Jesenice sabato. Cala così il sipario sulla settima stagione Alps. La prossima sarà composta da 16 squadre visto che in giornata lo stesso Jesenice ha ricevuto il benestare della Alps nonostante una richiesta d’iscrizione alla Alps fuori dai termini e tardiva.
L’HDD SIJ Acroni Jesenice è diventata la seconda squadra slovena a conquistare il titolo di campione della Alps Hockey League dopo l’HK SZ Olimpija Ljubljana (2018/19 e 2020/21). La squadra dominatrice della Regular Season 2022/23 non ha perso nemmeno una partita in casa nei playoff e si è laureata campione con la prima vittoria in trasferta nella finale di Cortina dopo che nelle precedenti edizioni ha sempre raggiunto le semifinali ma solo un’altra volta la finale (lo scorso anno) persa poi contro l’Asiago.
A pochi secondi dall’inizio della sesta finale, Tommaso Traversa ha avuto la prima grande occasione per il Cortina, ma non è riuscito a segnare a porta vuota. Pochi minuti dopo, però, la situazione si è risolta con il gol iniziale dello stesso Traversa e dei padroni di casa. Con il suo ottavo gol nei playoff, l’attaccante del Cortina ha portato il punteggio sull’1:0 (4′). La risposta è arrivata da Jasa Jenko al 17° minuto, che ha pareggiato con un’azione solitaria degna di nota.
Nel secondo periodo, lo Jesenice ha segnato con il primo power play della partita: il lettone Rudolfs Polcs ha portato per la prima volta in vantaggio gli ospiti al 27° minuto. Successivamente, lo Jesenice si è portato immediatamente sul 3:1 grazie a un onetimer di Ozbej Rep. giovane promessa di 17 anni cresciuto nel vivaio dei Red Steelers.
Gli sloveni non hanno lasciato nulla di intentato nel terzo periodo prima che iniziasse l’ultimo minuto e Diego Cuglietta facesse letteralmente esplodere lo Stadio Olimpico. Il ventisettenne ha prima ridotto lo svantaggio a 2:3 a 42 secondi dalla fine, prima che lo stesso attaccante rendesse possibile ciò che appariva impossibile a dieci secondi dalla fine con il 3:3. Per l’italo canadese si è trattato delle prime marcature in finale. Nei successivi interminabili tempi supplementari, nessuna delle due squadre è riuscita a segnare la rete decisiva nei primi 20 minuti. Infine, si è dovuto attendere fino al 96° minuto prima che Ziga Urukalo segnasse il gol della vittoria del campionato dopo un assist di Erik Svetina, mandando lo Jesenice al suo primo titolo nel campionato transnazionale. Complessivamente, è stata la terza partita più lunga nella storia della Alps Hockey League.
Con il successo dello Jesenice, gli sloveni pareggiano le Alps conquistate come le italiane. Se Renon (2017) ed Asiago (2018 e 2022) hanno vinto il trofeo per l’Italia, gli sloveni dopo i successi di Lubiana (2019 e 2021) ed appunto Jesenice questa sera pareggiano i conti sul 3:3 ricordando che nel 2020 il trofeo non è stato assegnato.