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A2 femminile, Saja: “Equilibrio ed organizzazione saranno le parole d’ordine”

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Le prime dichiarazioni di Stefano Saja, nuovo allenatore di Trentino Volley. Il tecnico milanese siederà sulla panchina gialloblù nel prossimo campionato di Serie A2 femminile.

“Sono entusiasta della chiamata di Trento e di poter essere uno dei protagonisti di un progetto che ha tutte le caratteristiche per arrivare in alto – spiega Stefano Saja, allenatore del settore femminile di Trentino Volley -.

Far parte di una realtà prestigiosa come Trentino Volley è un onore e il mio impegno sarà massimo per cercare di spingere anche la realtà femminile ai livelli raggiunti dalla componente maschile”.

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Come descriveresti le tue qualità di allenatore?

“Mi reputo un tecnico molto equilibrato. E proprio per questo, equilibrio ed organizzazione sono le principali peculiarità che ricerco anche nelle mie squadre: di conseguenza cercherò di dare quest’impronta anche alla compagine che il Direttore Sportivo Duccio Ripasarti sta allestendo in vista del prossimo campionato di A2”.

Quali sono i primi obiettivi che vi siete prefissati?

“Vogliamo allestire un roster che possa regalarci belle soddisfazioni. Probabilmente sarà un mix tra giocatrici più esperte e ragazze giovani che abbiano comunque già dimostrato di avere il talento necessario per poter disputare un campionato di alto livello. Con il lavoro quotidiano cercheremo di esprimere la miglior pallavolo possibile, in modo tale da far divertire tutti i tifosi che verranno a vederci al palazzetto di Sanbàpolis”.

Che campionato ti aspetti?

“Sarà una Serie A2 un po’ particolare, perché il fatto di poter disporre di due straniere potrebbe cambiare in parte gli equilibri. Ci saranno ai nastri di partenza tantissime squadre, 23 o 24; quattro/cinque formazioni hanno fatto un ottimo mercato e puntano al salto di A1, si dovrà fare attenzione alle big ma anche alle lunghe e insidiose trasferte che troveremo sul nostro cammino”.

C’è un aspetto del gioco della tua squadra al quale tieni in modo particolare?

“In generale il fondamentale più importante ritengo sia sempre l’attacco. In A2, però, l’organizzazione e la correlazione tra muro-difesa li considero imprescindibili e determinanti”.

Ci racconti l’esperienza che stai vivendo con la Nazionale Under 21 femminile nelle vesti di vice allenatore?

“La chiamata in Nazionale Under 21 mi riempie di soddisfazione. Abbiamo iniziato ad aprile i collegiali per preparare i Giochi del Mediterraneo di Orano, che inizieranno il 24 giugno, e gli Europei di categoria in programma in Puglia a luglio.

È un’esperienza che si sta rivelando molto ricca dentro e fuori dal campo, vissuta con un gruppo di ragazze che finora hanno dimostrato grande energia e disponibilità al lavoro. Lo staff con Luca Pieragnoli come primo allenatore è diventato fin da subito un gruppo di lavoro affiatato. Dopo cinque collegiali adesso viene il bello: iniziano le competizioni e il campo ci dirà quanto in alto potremo arrivare”.

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