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La Sfera e lo Spillo

Mario Balotelli story

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La vicissitudine di questi giorni con il Brescia Calcio è l’ultima vicenda, l’ennesima occasione nella quale Mario Balotelli mostra la sua fragilità.

Alla ripresa degli allenamenti, dopo il lockdown per il Covid19, il rapporto tra il vulcanico patron delle Rondinelle Massimo Cellino e Mario Balotelli è ai titoli di coda (www.bresciacalcio.it)

L’emotività e il carattere possono essere dei limiti, un muro insormontabile del successo.

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Chi vi scrive prova una simpatia umana nei confronti dell’attaccante di Lumezzane. Mario è un giocatore, sulla carta, di assoluto valore, anche se inespresso, e di grandi potenzialità silenziate da comportamenti non sempre lucidi e corretti.

La forza fisica, l’estro imprevedibile, la stoccata potente e precisa sono le caratteristiche atletiche e tecniche che non sono in discussione. E’ un talento sciupato: le qualità di Mario Balotelli sono riconosciute, con accenti diversi, dagli addetti ai lavori, dai compagni di squadra e dalla critica.

I movimenti felini e l’intensità d’urto sono da centravanti vero. Il ruolo che però incarna con naturalezza non è la maglia numero 9, ma di seconda punta o esterna. Gli spunti sulle fasce perimetrali, lontano dalle lotte greco-romane dell’area di rigore, lo esaltano, catalizzando la sua incisiva pericolosità.

S’innervosisce facilmente e soffre a dismisura, a differenza dei bomber di razza, la marcatura asfissiante dell’arcigno difensore di turno.

Le fratture all’interno dello spogliatoio, il complicato rapporto con i media, la discontinuità sul green sono le pecche più vistose dell’attaccante bresciano.

Con il trascorrere degli anni monta l’equivoco tecnico, la posizione nel rettangolo di gioco, la collocazione tattica, diventa materiale di discussione nei talk show sportivi e nelle osterie della penisola.

Roberto Mancini e Cesare Prandelli sono gli allenatori che, più di altri, hanno cercato di valorizzare con lodevole pazienza il bagaglio tecnico di Balotelli. Il tecnico di Jesi e quello di Orzinuovi hanno svolto un lavoro eccellente, non solo sul campo, ma anche fuori, fungendo da figura quasi paterna.

Mentre José Mourinho, dopo una primordiale infatuazione, lo molla, denunciando con la proverbiale dialettica i limiti caratteriali di Super Mario.

La storia di Mario Balotelli ha aggiunto, un nuovo capitolo alla saga che alimenta il feeling e le incomprensioni, stimolando le prime pagine dei quotidiani, dividendo senza mezze misure ammiratori e tifosi.

Mario Balotelli story.

Emanuele Perego             www.emanueleperego.it              www.perego1963.it

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