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Il 4° «Giro del Lago di Levico» a Crippa e De Marchi
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3 anni fail
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RedazioneA portarsi a casa la vittoria sono stati l’etiope Nekagenet Crippa e la veneziana Jacklin De Marchi, ma a vincere la quarta edizione del «Giro del Lago di Levico», che si è svolta ieri pomeriggio, sono stati in realtà tutti i partecipanti e gli organizzatori.
I primi hanno potuto ritrovare il piacere di correre, magari dopo mesi di assenza dalle competizioni, in un contesto naturale di particolare pregio, nel quale molti di loro si ritufferanno a fine settembre per cimentarsi nella ben più impegnativa «La Trenta Trentina»; i secondi si sono invece regalati la soddisfazione di restituire ai runner un evento molto apprezzato, che nel 2020 la pandemia aveva neutralizzato.
In 250 si sono ritrovati a Parco Segantini, sui prati già presi d’assalto da turisti e bagnanti, per cominciare la propria cavalcata lungo i 10 chilometri, con 102 metri di dislivello in salita, proposti dagli organizzatori di Non Solo Running.
La competizione maschile si è decisa abbastanza in fretta, dato che già al secondo chilometro il mezzofondista trentino Nekagenet Crippa, in gara per il C.S. Esercito, ha staccato l’altoatesino Markus Ploner (Sterzing Volksbank) e si è avviato in solitaria a percorre i restanti otto chilometri, come volevano i pronostici, chiudendo la propria fatica con l’ottimo tempo di 32’48”, non confrontabile con quello delle edizione passate in quanto fissato su un percorso un po’ diverso.
Un bell’allenamento fra i boschi, che gli verrà certamente utile per il prosieguo di stagione, così come quello affrontato da Markus Ploner (primo fra gli SM40), tornato a Levico dopo il successo conquistato nel settembre scorso a «La Trenta Trentina», la cui piazza d’onore non è mai stata in discussione, dato che con il suo 34’51” ha inflitto un distacco di un minuto e mezzo a Davide Raineri (Atletica Trento), di 2 minuti e 20 a Juri Radoani (S.A. Valchiese, primo fra gli SM45) e di quasi tre minuti ad Andrea Cesaro (Trentino Running Team).
Sopra la soglia dei 38 minuti troviamo invece il sesto classificato, Emiliano Mazzarini, seguito da Filippo Giovannini (Giudicarie Esteriori), Lorenzo Villa (Panariagroup), Alessio Loner (Atletica Valle di Cembra, primo fra gli SM50) e Stefano Dalvai (Trentino Lagorai Team).
In campo femminile l’ha spuntata la triatleta di Jesolo Jacklin De Marchi (Maratoneti Eraclea) con il tempo di 45’03”, che ha imposto subito un buon ritmo alla competizione in rosa, per liberarsi prima possibile delle dirette concorrenti, ovvero della coppia composta da Federica Stedile (Atletica Trento) e dalla giovanissima Carlotta Uber (classe 2001, del Lagarina Crus Team), che hanno compiuto l’intero periplo del lago affiancate, giungendo al traguardo insieme, entrambe virtualmente seconde, con un distacco di un minuto e dieci secondi dalla vincitrice.
Subito fuori dal podio troviamo Caterina Arco (Cosenza K42), prima fra le SF40, poi Chiara Lamberti (Atletica Vittorio Veneto) e Eugenia Tronciu (G.S. Fraveggio), tutte al traguardo con tempi inferiori ai 38 minuti.
«Non posso dire di essere sorpreso da questo successo, – ha commentato a fine gara Nekagenet Crippa – si è trattato di un ottimo allenamento in un contesto splendido, che conoscevo, anche se questi saliscendi non sono certo il mio pane.
Ho allungato subito, per non dover poi prender rischi nella parte meno scorrevole del percorso, e poi ho tenuto il mio ritmo. Prossimo appuntamento il Trofeo Città di Telesia, poi tornerò in pista e in seguito lavoreremo in quota prima degli appuntamenti clou di settembre».
«Nekagenet è di un’altra categoria, – afferma sportivamente Markus Ploner – è scappato via dopo il secondo chilometro, ma io sono riuscito a sfruttare il suo traino per staccare gli altri e poi correre senza affanni su un tracciato che non conoscevo affatto e lungo il quale il caldo si è fatto decisamente sentire».
«Ho fatto la differenza nelle parti pianeggianti, – spiega la vincitrice Jacklin De Marchi – che sono il mio forte. Preparandomi per il triathlon soffro le salite, per questo ci tenevo a staccarmi prima che si presentassero, per poi riaccelerare nella parte finale. È stata la mia prima volta in questa competizione e mi sono divertita».
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