Il 59° Palio Città della Quercia si regala quattro record: l’azzurro Zane Weir piazza un ottimo 21,88 nel getto del peso, la sprinter giamaicana Natasha Morrison sfreccia in 11″00 (+1,5 m/s) nei 100 metri imitata dall’irlandese Sarah Lavin nei 100hs (12″76 con +0,9 m/s) e nel finale lo statunitense Grant Fisher si prende il successo nei 3000 metri a passo di 7’33″32. Il tutto in una frizzante serata che a Rovereto ha salutato anche gli altri successi azzurri di Andy Diaz – 17,03 nel triplo – e di Catalin Tecuceanu, mattatore degli 800 in 1’45″25.
WEIR AFFAMATO – I primi quattro lanci sono tutti sopra il suo primato del Palio (21,32 del 2021): 21,35 – 21,41 – 21,45 e il definitivo 21,88 prima dei due nulli finali. Pochi giorni dopo il 22,44 di Padova, il campione europeo indoor Zane Weir si è presentato davvero affamato sulla pedana dello Stadio Quercia per avere la meglio dei due medagliati iridati di Budapest 2023 Leonardo Fabbri (21,35) e Joe Kovacs (21,34), a loro volta capaci di andare oltre il vecchio primato del meeting.
CHE SPRINT – La velocità doveva essere uno dei piatti più gustosi del Palio Città della Quercia e così è stato a cominciare dall’11″00 (+1,5 m/s) con cui la giamaicana Natasha Morrison – campionessa olimpica della 4×100 in carica – ha riscritto la storia dei 100 metri femminili di Rovereto per soffiare il primato alla statunitense campionessa iridata della staffetta Twanisha Terry (11″06 e primatista con 11″02); prezioso il quarto posto dell’azzurra Zaynab Dosso: 11″18 per lei, a solo quattro centesimi dal record italiano che detiene a braccetto con Manuela Levorato.
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Anche una falsa partenza ha invece impedito ai 100 metri maschili di fare altrettanto: a vincere, con ampio margine, è stato l’emergente giamaicano Oblique Seville che dopo il quarto posto iridato ha corso in 10″00 a Rovereto, sostenuto da un vento favorevole di 0,7 m/s, lasciando ad un paio di metri il keniano Ferdinand Omanyala (11″15).
Da record invece sono stati gli ostacoli di Sarah Lavin: nei 100hs la ventinovenne olandese ha ritoccato il primato del meeting con 12″76 (+0,9m/s) lasciandosi alle spalle Amoi Brown (12″85) e Taliyah Brooks (12″91) mentre al maschile sotto i riflettori si è issato il senegalese Louis Francois Mendy con 13″40. Per completare il quadro della velocità, i 400 metri sono andati al giamaicano Rusheen McDonald (45,46) e alla britannica Laniai Nielsen (51″51).
TRIPLI DI LUSSO – Spartito simile nel salto triplo per il primatista italiano Andy Diaz e per la giamaicana Shanieka Ricketts: all’allievo di Fabrizio Donato è bastato il primo salto per mettere al sicuro il successo con un 17,03 rimasto inavvicinabile per la concorrenza, regolata dall’altro azzurro Andrea Dallavalle con 16,61. Per la giamaicana quarta a Budapest il definitivo 14,92 è invece maturato nel secondo turno di lanci, per precedere ancora una volta la dominicana Thea Lafond (14,67) con l’azzurra Ottavia Cestonaro fermatasi in quarta posizione a 13,99 dopo una lieve distorsione accusata al quarto turno.
Nel salto con l’asta, il duello tra le quinte classificate della recente rassegna iridata si è risolto a favore dell’inglese Molly Caudery, capace di superare al primo tentativo quota 4,58 sorprendendo la svizzera Angelica Moser (4,52); terzo posto per l’azzurra Elisa Molinarolo (4,45).
MEZZOFONDO SQUILLANTE – Se il record del Palio è arrivato in chiusura grazie all’allungo nelle ultime due tornate da parte di Grant Fisher, battezzato da un ottimo 7’32″33, in precedenza le sfide sugli 800 metri avevano esaltato il poliziotto azzurro Catalin Tecuceanu che con una gara ti testa ha saputo tagliare per primo il traguardo in 1’45″25 imitando dopo pochi minuti la keniana Vivian Chebet Kiprotich, vittoriosa con 1’59″56 per precedere l’italiana Eloisa Coiro (1’59″60), confermatasi ancora una volta sotto la frontiera dei due minuti. Firma etiope invece nei 3000 metri femminile con la bicampionessa africana Under 20 Wubrist Aschal (classe 2005…) a prenotarsi per il futuro correndo in 8’44″13 per precedere l’irlandese figlia d’arte Sophie O’Sullivan (8’44″72) con la carabiniera Federica Del Buono quinta in 8’46″84 tallonata da Sinta Vissa (8’47″40).
Oltre 2000 spettatori ad assiepare la tribuna ovest dello Stadio Quercia hanno fatto da cornice all’edizione 2023 del meeting roveretano che si è confermato ancora una volta nel panorama internazionale dei grandi appuntamenti su pista, in una serata che ha permesso di applaudire anche i due portacolori dell’Us Quercia Asia Tavernini e Lorenzo Naidon (assente giustificato), premiati rispettivamente con il Trofeo Casse Rurali Trentine e con il Memorial Edo Benedetti, alla cui figura di ideatore e fondatore è dedicato il Palio Città della Quercia. Ed ora l’appuntamento è per l’edizione numero 60…