Atletica
Nembro: Battocletti buon rientro, Meslek 7:43.63
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2 anni fail
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RedazioneÈ un rientro vincente, quello di Nadia Battocletti. La mezzofondista azzurra riparte con il successo nei 3000 metri del Meeting Città di Nembro, senza acuti dal punto di vista cronometrico (9:12:15), frutto di una prova dall’impronta decisamente tattica che serviva soprattutto per riprovare le sensazioni della gara dopo oltre due mesi di digiuno a causa di una periostite tibiale.
La 22enne trentina delle Fiamme Azzurre resta nelle posizioni di testa del gruppo fino ai quattrocento metri dalla fine, dopo passaggi ‘lenti’ ai 1000 in 3:12.30 e ai 2000 in 6:22.00 (rischiando di cadere, a tre giri dal termine, per un contatto con Giovanna Selva) e poi si scatena nell’ultimo giro, completato in 62 secondi, con un cambio secco che le permette di lasciarsi alle spalle la keniana Purity Gitonga (9:13.27), la burundese Francine Niyomukunzi (Caivano Runners, 9:15.78), la britannica Izzy Fry (9:16.09).
“Sono felice! – le parole di Nadia – Per me era un test, quindi diciamo che non mi interessava il tempo: ho ricominciato esattamente da quattro settimane. Il finale bene, tra l’altro ho corso in 2:50 l’ultimo chilometro e 29 secondi gli ultimi duecento metri, senza avere allenato questi ritmi. C’è ancora molto da lavorare, ma in queste due settimane avrò modo di finalizzare”.
Dopo la rinuncia ai Mondiali di Eugene, Battocletti sarà in gara agli Europei di Monaco di Baviera nei 5000 metri, specialità che l’ha vista al settimo posto alle Olimpiadi di Tokyo dello scorso anno. Più tirata la gara maschile dei 3000 metri che offre un’altra prestazione di spessore di Ossama Meslek (Atl. Vicentina), capace del primato personale con 7:43.63, un tempo che lo spedisce all’ottavo posto delle liste italiane di sempre.
L’azzurro, recordman italiano indoor dei 1500, fa meglio del 7:44.45 che aveva corso al coperto a Metz e bissa il recente personale dei 1500 realizzato sabato scorso a Lignano Sabbiadoro (3:36.04) a riprova dell’ottimo momento di forma a due settimane dagli Europei in Germania. È secondo, in volata, piegato soltanto dall’irlandese Darragh McElhinney (7:42.86).
SUL RETTILINEO: BOGLIOLO 13.10 – Doppio impegno in batteria e finale per Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro), al rientro alle gare dopo un mese e mezzo nei 100hs: 13.10 (-0.2) nel turno decisivo dopo il 13.13 (-0.2) del primo round. Per l’ostacolista azzurra c’è il secondo posto alle spalle della statunitense Chanel Brissett (12.92).
Al maschile Lorenzo Simonelli (Esercito) si prende i 110hs nonostante un’incertezza sulla quinta barriera (13.91/-0.4). Seconda piazza per Marco Ricci nei 100 metri: lo sprinter della Nissolino Sport scende a 10.39 in batteria (+1.8), primato personale, e in finale correndo in 10.41 (vento nullo) è ancora sotto al limite di 10.45 con cui si presentava in Val Seriana.
Il liberiano Emmanuel Matadi si esprime in 10.20 in finale dopo il 10.19 della batteria. Nei 100 femminili è quinta Alessia Pavese (Aeronautica) con 11.58 (+0.1), dopo l’11.55 della batteria (-1.4). Doppietta Giamaica per Natasha Morrison (11.15) e Shockoria Wallace (11.31).
IN PISTA: CAVALLI CRESCE NEGLI 800 – Attende gli ultimi trecento metri e poi attacca. Ludovica Cavalli abbatte il primato personale degli 800, distanza non sua, per lei che è più specialista dei 1500 e dei 3000. Il 2:03.71 con cui toglie sostanzialmente quattro secondi al suo crono sul doppio giro che risaliva allo scorso settembre (2:07.69) va letto in prospettiva: l’azzurra dell’Aeronautica si mette in fondo al gruppo nella prima metà, poi affianca al 500 Eleonora Vandi (Atl. Avis Macerata) e la supera in curva, piazzando la stoccata vincente negli ultimi cento.
Da dietro riemergono la danese Stina Troest (2:04.34), Joyce Mattagliano (Esercito, 2:04.83) e Martina Tozzi (Fiamme Gialle) che conferma anche sugli 800 (2:04.92 PB) i recenti progressi dei 1500. Negli 800 maschili un contatto ai duecento metri dalla fine, nel traffico, penalizza Pietro Arese (Fiamme Gialle) che non può andare oltre il quarto posto con 1.47.78, preceduto dai tunisini Abdessalem Ayouni (1:46.65) e Riadh Chninni (1:46.85), e dal britannico David Locke (1:46.91).
Nei 400 metri, secondo posto per Mariabenedicta Chigbolu (Esercito) con 53.22, nel duello con l’ucraina Kateryna Karpyuk (53.03). In altra serie, Rebecca Borga (Fiamme Gialle) si riporta a 53.47. Al maschile la vittoria dei 400 è per il canadese Austin Cole (45.74) ma nella serie con accrediti peggiori cresce fino a 46.63 Matteo Raimondi (Pro Sesto Atl.) per tirare giù 26 centesimi al proprio limite fissato sempre sulla pista del Saletti in maggio.
SALTI: CESTONARO AL PERSONALE NEL LUNGO – All’ultimo dei sei salti, nel lungo, Ottavia Cestonaro decolla al primato personale con 6,46 (+0.4), migliorando il precedente PB di 6,35 già avvicinato al quinto salto con 6,34 e vento nullo. La vicentina dei Carabinieri supera in extremis l’ucraina Olha Korsun (6,37/-0.8) e tornerà in gara sabato, in casa, al Meeting Brazzale, nella sua specialità del triplo, con finestra sugli Europei di Monaco.
Nell’asta infila 4,35 alla prima Elisa Molinarolo (Fiamme Oro), fuori a 4,40. Batte l’ungherese Hanga Klekner (4,35 alla terza) e Maria Roberta Gherca (Nissolino Sport) terza con 4,25. Nel lungo maschile brinda il peruviano Jose Mandros (8,06/+1.8), terzo Antonino Trio (Athletic Club 96 Alperia) con lo stagionale di 7,57 (+0.5).
LANCI: FABBRI 20,37 – Il lancio finale è il più lungo (20,37), non quanto quello di sabato scorso a Göteborg (20,63 stagionale) ma pur sempre discreto. Il peso di Nembro è di Leonardo Fabbri (Aeronautica), in una gara molto rapida, con tre partecipanti e di conseguenza tanti lanci in successione: l’azzurro manda a referto anche 20,28 al primo turno, 20,01 e tre nulli.
Sfiora i venti metri Sebastiano Bianchetti (Fiamme Oro) con 19,95. Giavellotto di marca austriaca con il 60,63 di Victoria Hudson, la migliore delle italiane è Pascaline Adanhoegbe (Cus Pro Patria Milano) terza con 52,95.
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