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Olimpiadi, brilla Simone Deromedis: è quinto nello skicross

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Brilla il talento di Simone Deromedis (foto fisi.org) alle Olimpiadi invernali di Pechino.

Il campione noneso, 21 anni, ha ottenuto un ottimo piazzamento nello skicross, vendendo cara la pelle e chiudendo in quinta posizione complessiva dopo una bagarre nella small final con Brady Leman (Canada), Johannes Rohwreck (Austria) e Francois Place (Francia).

Un magnifico risultato, dopo aver dominato ottavi, quarti e finalina. Si tratta tra l’altro del miglior piazzamento della storia a cinque cerchi per il movimento italiano dello skicross e, più in generale del freestyle.

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Simone, al suo esordio olimpico, parte subito veloce: agli ottavi di finale si mette alle spalle il francese Vastien Midol, che poi riesce a eliminare nel turno successivo, dominato dall’italiano.

Nei quarti di finale Deromedis dà spettacolo, tenendo testa al campione del mondo in carica Alex Fiva (Svizzera) e cedendo solamente sul rettilineo finale.

In semifinale, purtroppo, arriva un passo falso: l’azzurro di Taio perde velocità alle battute finali, permettendo al russo Ridzik di infilarsi alle spalle dell’inossidabile Fiva.

Nella finalissima, la Svizzera festeggia una doppietta storica con Ryan Regez che prende il tempo al connazionale Fiva e taglia il traguardo in solitaria.

 Sul gradino più basso del podio Sergey Ridzik, “carnefice” di Deromedis in semifinale.

Simone Deromedis saluta il Genting Park con la consapevolezza di aver affrontato senza timori i migliori al mondo, a soli 21 anni.

Un risultato che non può che rendere orgogliosi lui e i tanti tifosi italiani… soprattutto quelli che stamattina presto si sono ritrovati all’Orange Bar di Mollaro per tifare tutti insieme.

Al giovane campione di Predaia sono giunte (a distanza) anche le congratulazioni da parte dell’amministrazione comunale. «Per noi è un orgoglio avere un atleta che ha ottenuto grandi risultati a livello internazionale, non solo alle Olimpiadi, ma anche in Coppa del Mondo e in Coppa Europa – commenta la sindaca Giuliana Cova –. È un bell’esempio per i giovani, sicuramente un modello a cui ispirarsi per umiltà e determinazione. Stamattina ho seguito la gara e si notano chiaramente la tenacia e l’impegno con cui affronta ogni sfida. Per questo, ne sono certa, Simone avrà un grande avvenire».

Il futuro (ma anche il presente) dello skicross italiano, lo abbiamo detto più volte, parla decisamente noneso.

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