Con l’attesissima cerimonia di apertura si è ufficialmente alzato il sipario sui Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022. L’Italia Team, con la portabandiera Michela Moioli, ha fatto il suo ingresso al National Stadium per penultima, precedendo la Cina, paese ospitante.
L’Italia, infatti, sarà la nazione che organizzerà, con Milano Cortina 2026, i prossimi Giochi Invernali. Ad aprire la cerimonia, invece, come da tradizione è stata la Grecia, culla delle Olimpiadi, seguita da Turchia, Malta e Madagascar, secondo quello che è l’alfabeto in cinese mandarino.
L’Italia Team, con la portabandiera – e campionessa olimpiaca in carica nello snowboardcross – Michela Moioli, ha fatto il suo ingresso nel “Nido d’uccello”, noto così per il suo particolare design, alle 21:23 locali (le 14:23 italiane), con la 26enne bergamasca di Alzano Lombardo, assieme alla quale hanno partecipato 50 azzurri in rappresentanza – tra le discipline FISI – di sci alpino, skeleton e snowboard.
“Sono super emozionata, agitata, un mix, un’esplosione di emozioni, è stata un’esperienza unica – il commento a caldo di Moioli -. Sono onorata di averlo fatto per me e per tutti gli italiani e anche per il movimento dello snowboard. È stata una cosa unica che mi ha dato una grande carica. Mando un grande abbraccio a Sofia che son certa che arriverà qui e darà il meglio di sé come tutti noi. Ti aspettiamo Sofy! Adesso finalmente i Giochi possono iniziare”.
Una cerimonia ‘di’ e ‘per’ i giovani: il 95% dei circa 3.000 artisti che si sono esibiti nello stadio che ha già ospitato Giochi Estivi di Pechino 2008 sono adolescenti: è una delle grandi differenze rispetto alla gigantesca cerimonia di apertura delle Olimpiadi di 14 anni fa, col direttore Zhang Yimouche si è concentrato piuttosto sui giovani artisti in modo da coinvolgere i propri coetanei, nel solco dei valori olimpici con gli ultimi due tedofori nati negli anni 2000. Pechino è diventata così l’unica città nella storia a cinque cerchi a ospitare un’Olimpiade Invernale dopo aver ospitato un’edizione estiva, con il “Bird’s nest”, che è diventato il solo stadio ad essere stato teatro di 2 cerimonie inaugurali.