Una triste notizia per l’atletica italiana. Si è spento oggi all’età di 92 anni Livio Mereghetti, anima del Campaccio Cross Country, la classica internazionale della corsa campestre di San Giorgio su Legnano (Milano).
Aveva vissuto tutte le sessantacinque edizioni della “sua” corsa, la manifestazione che aveva ideato e portato ai più alti livelli, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo, insieme ad un gruppo di amici come Fiorino Mezzenzana, Peppino Meraviglia e Sergio Meraviglia.
Un Campaccio che ancora quest’anno, nell’edizione di pochi giorni fa, il 6 gennaio, lo vedeva presente, sorridente e orgoglioso, in qualità di vicepresidente dell’Unione Sportiva Sangiorgese, celebrata per il centenario della nascita. Era entrato in società a diciassette anni, nel 1946, e nel corso dei decenni aveva ricoperto qualsiasi ruolo con competenza e impegno, sempre al servizio dei più giovani e della migliore riuscita dell’evento, diventandone un vero e proprio simbolo.
Una passione, quella per l’atletica, coltivata con la nascita del Campaccio nel 1957 e affiancata all’altra grande passione per il ciclismo e alla professione di bancario. Alla famiglia di Livio Mereghetti, al Campaccio e alla US Sangiorgese vanno le più sentite condoglianze del presidente della FIDAL Stefano Mei, del presidente onorario Gianni Gola, del Consiglio federale e di tutta l’atletica italiana.