Atletica
2022, l’atletica che verrà
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RedazioneDopo un 2020 di digiuno, un 2021 quasi normale, al netto degli eventi pandemici. Con spostamenti di date, qualche cancellazione e la nuova programmazione delle Olimpiadi, la scorpacciata c’è stata, nel segno di importanti segnali di rinascita.
Cosa ci aspetta nel 2022? L’appuntamento principale dell’atletica internazionale è in Oregon per la 18esima edizione dei Campionati del Mondo, a Eugene (15-24 luglio), posticipati di un anno per non sovrapporsi con la rassegna a cinque cerchi di Tokyo. A un quarto dall’ultima volta, gli Stati Uniti torneranno a ospitare un massimo evento globale, dopo i Giochi di Atlanta del 1996.
La manifestazione iridata all’aperto sarà preceduta da quella in sala, il culmine della stagione al coperto. Per i Mondiali indoor la location è Belgrado (18-20 marzo), la città serba che cinque anni fa ha ben organizzato l’edizione 2017 degli Europei indoor.
Ancora eventi che chiameranno in causa i cinque continenti: in ordine cronologico, i Mondiali di marcia a squadre a Muscat (Oman, 4-5 marzo), i Mondiali under 20 di Cali (Colombia, 1-6 agosto), i Mondiali di mezza maratona a Yangzhou (Cina, 13 novembre).
EUROPEI DI RITORNO. Dopo la cancellazione di Parigi 2020, i Campionati Europei tornano con l’edizione di Monaco di Baviera (15-21 agosto). In chiave continentale, il calendario 2022 propone anche molto altro, dagli Europei under 18 a Gerusalemme (4-7 luglio) al Festival olimpico della gioventù europea di Banska Bystrica (25-30 luglio), fino all’ultima rassegna in calendario, la 28esima edizione degli Europei di cross in Italia, a Torino (11 dicembre).
Ancora eventi importanti sul continente: la Coppa Europa di lanci a Leiria (12-13 marzo), la Coppa Europa dei 10.000 metri nei dintorni di Rennes il 28 maggio. Previsti anche i Giochi del Mediterraneo a Orano (Algeria, 1-4 luglio) e i Campionati del Mediterraneo under 23 a Pescara (10-11 settembre), le Universiadi a Chengdu (30 giugno-5 luglio) precedute dai Mondiali universitari di cross ad Aveiro (12 marzo).
DIAMOND LEAGUE. La Wanda Diamond League che nel 2021 ha portato il primo diamante a un atleta italiano, il campione olimpico di salto in alto Gianmarco Tamberi, prenderà avvio da Doha il 13 maggio e si concluderà, dopo un totale di tredici tappe, con la quattordicesima, la finale di Zurigo il 7 e 8 settembre.
Il calendario è il seguente: tre meeting in maggio (Doha il 13, Birmingham il 21 e Eugene il 28), cinque a giugno (Rabat il 5, Golden Gala il 9, Oslo il 16, Parigi il 18 e Stoccolma il 30), uno a luglio (Shanghai il 30), tre in agosto (Shenzhen il 6, Montecarlo il 10 e Losanna il 26), infine Bruxelles il 2 settembre, ultimo step prima delle finali di Zurigo.
WORLD CONTINENTAL TOUR. Il World Athletics Continental Tour (diviso tra Gold, Silver, Bronze e Challenger meeting) scatta con la prima tappa Challenger già fra tre settimane a Auckland. In modalità Gold, il via il 9 aprile a Miramar (Florida), la chiusura a Zagabria l’11 settembre.
Nove meeting italiani in calendario: il Palio della Quercia a Rovereto il 30 agosto (Silver), Padova il 4 settembre (Bronze), e sette meeting Challenger: Savona il 18 maggio, Castiglione della Pescaia il 22 maggio, Trieste il 4 giugno, Conegliano il 12 giugno, Nembro il 17 giugno, Celle Ligure il 14 luglio, Lignano Sabbiadoro il 30 luglio.
TUTTI I CIRCUITI. Il World Athletics Cross Country Tour è il primo evento ufficiale World Athletics in calendario: riparte dal Campaccio di San Giorgio su Legnano il 6 gennaio per concludersi il 6 marzo, dopo altre due tappe italiane, la Cinque Mulini di San Vittore Olona (30 gennaio) e il Cross della Vallagarina (6 febbraio). Il World Athletics Indoor Tour, espanso fino a 41 meeting (di nuovo suddivisi in quattro fasce), per la settima edizione toccherà ben quindici nazioni: il primo appuntamento Gold è a Karlsruhe il 28 gennaio, l’ultimo a Madrid il 2 marzo.
Il World Athletics Combined Events Tour di prove multiple parte con l’evento Gold della 35esima edizione del Multistars (Grosseto, 30 aprile-1° maggio) per chiudersi con il Décastar di Talence (17-18 settembre). Per il World Athletics Race Walking Tour lo start Gold è il 2 aprile a Podebrady, chiusura a metà ottobre in Cina (Suzhou). Maratone: le World Marathon Majors ripartono a cavallo tra fine dell’inverno e inizio della primavera (Tokyo in marzo, Boston in aprile), per tornare in autunno con Berlino, Londra, Chicago e New York (a chiudere la serie il 6 novembre).
MONTAGNA, ULTRA E MASTER. Nuovi format per le rassegne internazionali sui sentieri, al ritorno dopo un paio di stagioni di stop: la prima edizione degli Europei “off road” a El Paso nelle Canarie (1-3 luglio) con trail e corsa in montagna nello stesso evento, come ai Mondiali di Chiang Mai (Thailandia, 17-20 novembre), mentre l’International U18 Cup sarà il 26 giugno a Saluzzo nel calendario che proporrà anche la Mountain Running World Cup. Nell’ultramaratona, medaglie in palio nei Mondiali della 100 km a Berlino (27 agosto) e agli Europei della 24 ore a Verona (17-18 settembre). Per i master gli Europei indoor a Braga (20-27 febbraio), i Mondiali di Tampere (29 giugno-10 luglio) e gli Europei non stadia a Grosseto (12-15 maggio).
I PRIMATI IN PERICOLO. Cosa può ancora accadere dopo aver assistito a cose ultraterrene come il record di Warholm sui 400hs (45.94) e gli ultimi squilli stradali nella mezza maratona (Kiplimo e Gidey)? In realtà, c’è terreno (e asfalto) su cui immaginare ancora margini di miglioramento. Pista: un tapis roulant come quello di Tokyo non è in ogni stadio.
Difficile immaginare che i limiti attuali dei 400hs subiscano i terremoti visti nel 2021. Nella velocità donne, altrettanto labile l’eventualità che Elaine Thompson-Herah replichi nel 2022 la formidabile condizione del 2021 che l’ha portata ad avvicinare i primati del mondo di 100 e 200. Gare ben studiate potrebbero portare a far cadere ancora i primati del mezzofondo prolungato (5000 e 10.000 metri, soprattutto al femminile), mentre un progresso sugli ostacoli alti è alla portata sia di Grant Holloway che della campionessa olimpica Camacho-Quinn.
Pedane: record alert con Armand Duplantis. Con lui in pedana, occhio ai 6,20 nel salto con l’asta. Crouser, dopo il big one tanto atteso e finalmente arrivato, può allungare ancora. Tra le donne, è sempre Yulimar Rojas a poter succedere a se stessa nella cronologia dei record del salto triplo, in attesa di esplorare le sue possibilità anche nel lungo. Strada: percorsi e tecnologie possono fare ancora miracoli, più nella mezza maratona che sui 42,195 km.
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