Il gruppo Suning detiene il pacchetto azionario di maggioranza dell’Inter attraverso un veicolo finanziario lussemburghese.
Nelle scorse settimane il colosso di Nanchino avrebbe rifiutato l’offerta del gruppo inglese BC Partners di 880 milioni di euro per l’acquisizione del club.
L’operazione prevedeva una iniezione di capitale da 200 milioni di euro per far fronte alle scadenze immediate, dagli stipendi dei calciatori alle rate di acquisto.
La famiglia Zhang valuta la squadra meneghina attorno ai 950 milioni di euro, debiti compresi. L’eventuale cessione potrebbe comportare, per l’attuale azionista, una vistosa minusvalenza.
Nel frattempo, la proprietà batte soluzioni alternative alla cessione azionaria attraverso un finanziamento.
Nei mesi scorsi Suning, secondo rumors degli ambienti finanziari, avrebbe sondato le banche italiane per un prestito ponte, idea repentinamente superata. L’Inter ha un debito finanziario di oltre 400 milioni di euro, di cui 375 milioni su bond con scadenza nel 2022.
Al piano B starebbe lavorando il fondo americano Fortress, un finanziamento che consentirebbe al gruppo cinese di affrontare le scadenze imminenti rimanendo alla cloche del board di Viale della Liberazione.
L’ossigeno finanziario sarebbe necessario per superare indenni il periodo, in attesa di aggirare i veti imposti dal Governo di Pechino (chiusura alle spese all’estero in settori come lo sport) e/o del miglioramento dei conti di Suninig.
Il nodo sul tappeto è rappresentato dalle garanzie che il soggetto finanziatore richiederebbe a fronte del credito elargito; il club, infatti, non potrebbe essere una garanzia, poiché già impegnato per gli obbligazionisti.
La “copertura” potrebbe essere richiesta alla holding lussemburghese di Suning o in alternativa alle attività del gruppo fuori dalla muraglia cinese.
Goldman Sachs, advisor di Suning, sonderebbe altri investitori. Il fondo Ares Management Corporation potrebbe rilevare la quota di minoranza (30%) di Lion Rock.
Inter, Suning e il piano di cessione del club.
Emanuele Perego www.emanueleperego.it www.perego1963.it