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Ginnastica

Tokyo – Farfalle di bronzo dietro Bulgaria e Russia

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La squadra nazionale italiana di ginnastica ritmica si aggiudica la medaglia di bronzo nel concorso generale d’Insieme alla XXXII edizione dei Giochi Olimpici di Tokyo. Le aviere dell’Aeronautica Militare Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea e Daniela Mogurean, con il punteggio complessivo di 87.700 – frutto del 44.850 nell’esercizio con le 5 palle e del 42.850 con i 3 cerchi e le 4 clavette – salgono sul gradino più basso del podio dell’Arieke Gymnastics Centre, centrando la 40ª medaglia della missione Coni in Giappone, il 20° bronzo. Le Farfalle migliorano di oltre cinque decimi il totale delle qualifiche di ieri (87.150), aumentando la difficoltà di entrambe le routine, la prima con l’attrezzo singolo montata sulla melodia di Butterfly-Ninja di Maxime Rodriguez e la seconda coreografata sulle note di Tree of Life Suite.

Dopo la delusione del quarto posto a Rio de Janeiro, la Centofanti e la Maurelli, capitana del gruppo allenato da Emanuela Maccarani, insieme alle sue assistenti Olga Tishina, Camilla Patriarca (anche lei in squadra nel 2016) e Federica Bagnera – coronano il sogno della medaglia olimpica, insieme alle compagne dell’Accademia Internazionale di Desio. Per la Federazione Ginnastica d’Italia il bronzo odierno si aggiunge all’argento al corpo libero di Vanessa Ferrari, portando il computo storico complessivo FGI a 32 piazzamenti da Londra 1908 ad oggi, con 11 bronzi. Per i piccoli attrezzi e, in particolare per la DTN Emanuela Maccarani alla sua sesta partecipazione, si tratta del terzo successo dopo l’argento di Atene 2004 e il bronzo di Londra 2012. Con questa medaglia la ginnastica chiude una missione olimpica italiana memorabile e mantiene il ruolino di marcia da primato che ha visto gli azzurri vincere sempre almeno una medaglia durante i sedici giorni di gare.

La finale dei gruppi della ritmica va alla Bulgaria con il totale di 92.100. Simona Dyankova, Stefani Kiryakova, Madlen Radukanova, Laura Traets, Erika Zafirova si aggiudicano la medaglia d’oro con i migliori parziali in entrambe le specialità e con le difficoltà più alte. Al secondo posto il ROC che, con Anastasia Bliznyuk, Anastasiia Maksimova, Angelina Shkatova, Anastasiia Tatareva e Alisa Tishchenko, si ferma a quota 90.700, staccato di quasi un punto e mezzo dalle ragazze di Sofia. E’ la prima volta da Atlanta 1996, quando si imposero “Las ninas de Oro” della Spagna, che la squadra russa non sale sul gradino più alto del podio olimpico ed è sempre dall’edizione americana di venticinque anni fa che la federazione di Mosca rimane a mani vuote sia nell’Insieme, sia nell’Individuale (a Tokyo il titolo è andato all’israeliana Linoy Ashram, come ad Atlanta fu dell’ucraina Yanina Batyrchina). La quarta piazza, che le Farfalle occuparono sia a Rio, sia a Pechino nel 2008, è toccata questa volta alla Cina, che con 84.550 si è lasciata alle spalle, nell’ordine, la Bielorussia (38.300) – che dopo la rotazione con le palle occupava la terza posizione provvisoria davanti all’Italia quarta – Israele (83.850), l’Ucraina (77.600) e le padrone di casa del Giappone, fanalino di coda dell’ottetto olimpico con 72.500.

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E’ un’emozione stupenda – ha dichiarato la Maurelli in zona mista – non si può descrivere, siamo talmente contente. Questa medaglia incarna tutti i nostri sacrifici, il sudore e le lacrime degli ultimi cinque anni: è tutto qui dentro. Una finale olimpica e’ sempre molto combattuta. Dopo le qualifiche di ieri, abbiamo azzerato tutto – ha aggiunto la ginnasta ai microfoni di Rai Sport – e siamo ripartite. Ci siamo dette di gareggiare con cuore, unione e anima. Questo ci ha guidato dopo la prima rotazione e abbiamo fatto il secondo esercizio meglio che potevamo”. Una dedica alla Direttrice Tecnica della Sezione di Ritmica, membro della Giunta del Coni e allenatrice più medagliata di sempre: “Questo bronzo è per lei, Emanuela, la nostra ancora e guida – ha concluso la ginnasta di Rivoli – In questi momenti non ricordi neanche i sacrifici. La ritmica italiana c’è e siamo contenti di aver dato una spinta ulteriore con questa medaglia”. 

Tra i festeggiamenti che proseguiranno a Casa Italia, il pensiero si estende al resto di un team vincente, tante anime di un unico progetto. Alla riserva Laura Paris, presente a Tokyo insieme allo sparring partner Alessia Russo, si aggiungono le altre Farfalle che sono rimaste a Desio: le seconde linee Talissa Torretti e Nina Corradini, a completamento del gruppo delle dieci, con Letizia Cicconcelli e, prima di lei, Anna Basta vittime purtroppo di infortuni. A loro si aggiungono l’insegnante di danza Alessandra Valenti, i fisioterapisti Carlotta Mauri e Simone Gallo, il medico Maria Conforti, lo psicologo Mauro Gatti e il dietista Marco Buccianti. Infine ci sono le Farfalle del quinquennio, che in questo ultimo lustro hanno dato, in maniera diversa, il loro contributo: da Beatrice Tornatore, iridata a Pesaro nel 2017 con i 5 cerchi, ad Elena Varallo, Francesca Mayer e Maria Vilucchi. Tra le collaboratrici che hanno affiancato la Maccarani in questo lungo percorso non vanno dimenticate Valentina Rovetta, oggi commentatrice per Discovery+, e Chiara Ianni.

L’Italia Team vola alto, come le Farfalle – ha commentato il Presidente del CONI Giovanni Malagò, che non ha potuto assistere alla gara per la concomitante sessione del Cio – Ci tengo a fare i complimenti alla Federazione Ginnastica d’Italia e in particolare la suo presidente Gherardo Tecchi”. In tribuna a fare il tifo per le ginnaste azzurre c’era il Segretario Generale del Coni Carlo Mornati con la capitana delle Farfalle di Atene e Londra Elisa Santoni e l’olimpionico Massimiliano Rosolino.

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