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Serata trionfale per il Trento a Novara: 0-3 al Silvio Piola

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Il tris gialloblù sancisce la vittoria della formazione di Tedino e conferma il secondo posto dietro alla capolista Virtus Verona. La porta di Russo rimane l’unica ad essere inviolata.

LE PAROLE DEI PROTAGONISTI

Mister gialloblù Bruno Tedino (dal luglio ‘98 al marzo ‘99 allenò il Novara): ” Devo anzitutto fare i complimenti al Novara, che ha disputato una buonissima partita, soprattutto i primi 25 minuti. Un mio amico mi diceva sempre che non c’è niente di meglio di vincere e mettere apposto le cose. Noi non siamo perfetti, abbiamo da limare ancora alcuni difetti, ma il gruppo è molto compatto e lavora bene. Abbiamo avuto una settimana difficile a causa dei molti infortuni eppure siamo stati capaci di reagire al meglio ed abbiamo portato a casa altri 3 punti fondamentali. Sono molto orgoglioso dei ragazzi e del grande lavoro di Russo. Essere l’unica squadra senza gol subiti mette in evidenza la grande compattezza del nostro gruppo.“

Simone Di Battista, Direttore Sportivo del Novara, commenta il difficile momento della squadra: “Oggi abbiamo creato molte occasioni, ma abbiamo subito tre gol. C’è molta delusione, la squadra si prepara ad affrontare ogni partita con determinazione, ma dobbiamo prenderci tutti le nostre responsabilità, vanno riviste alcune leggerezze e dobbiamo essere più incisivi ed efficaci nelle finalizzazioni. Ci aspettavamo un inizio in salita, abbiamo cambiato molto nella formazione e sono stati integrati tanti giovani, ma non dev’essere una scusante. Pensiamo comunque una partita per volta, il campionato è ancora lungo.” 

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Christopher Attys, autore della prima splendida rete gialloblù, racconta il suo gol: ” Ero sulla parte destra del campo e dopo aver superato l’uomo ho calciato senza pensarci. Sono felicissimo di aver segnato. Siamo una squadra forte e dobbiamo dimostrarlo in ogni partita. Oggi non è stato facile ma siamo riusciti a reagire bene con il giusto atteggiamento ed abbiamo vinto.

L’esultanza dopo la rete di Attys

THE MATCH

La formazione di Tedino cala uno splendido tris a Novara e si conferma unica squadra a reti inviolate. L’orgoglio gialloblù si inchina alla grandezza di Russo, che si prende il merito di essere assoluta certezza tra i pali.

Al momento d’oro del Trento si oppone il difficile inizio di stagione del Novara. Per la squadra di Buzzegoli un solo punto in tre partite disputate, conquistato all’esordio ad Alessandria, poi due sconfitte casalinghe consecutive. Ieri sera allo stadio Silvio Piola la squadra di casa ha creato tante occasioni, soprattutto nel primo tempo, non riuscendo tuttavia a finalizzare. Agli azzurri manca un pizzico di fortuna, ma il passivo è eclatante: 0-3 per i gialloblù.

Il Trento entra in campo con la divisa bianca Away e rivoluziona la squadra dopo una settimana complicata. Debuttano in cinque. Non al meglio Di Cosmo che comunque scende in campo dal primo minuto. L’assenza di capitan Pasquato nel primo tempo è pesante, manca sin da subito quella stabilità in campo che solo lui sa dare. García Tena ne fa le veci ed è comunque ottimo nel lavoro di coppia con Barison.

Nei primi 25 minuti gli aquilotti sono costretti ad un duro lavoro di contrasto alla pressante offensiva dei padroni di casa. Il Novara prende le redini della partita e non permette ai gialloblù di ripartire.

In fase di non possesso, i piemontesi si dispongono in un 4-2-3-1, evitando il pressing troppo alto, mentre la formazione di Tedino opta per il 4-5-1, come contro l’Atalanta Under 23, affinché Anastasia e Terrani si possano allargare.

Il capitano azzurro Ranieri detiene le chiavi del centrocampo. Boccia lotta contro Obaretin, che perde ripetutamente la sfera mettendo in evidenza la difficoltà del duello con l’avversario.

Nell’altro scontro in atto tra Anastasia e Khailoti, l’attaccante gialloblù cade in pieno viso sul campo sintetico dopo il colpo di testa con l’avversario. Caduta pericolosa da non sottovalutare, che sancirà l’uscita dal campo di Anastasia per eccessivi dolori al 28’pt ed il debutto in campionato di Rada.

La prima occasione è di marca piemontese: al 18’ Speranza regala un ottimo cross a Gerardini, che calcia una palla insidiosa e ben angolata senza però trovare lo specchio della porta.

Il Novara continua a costruire occasioni grazie al terzetto Speranza-Migliardi-D’Orazio e guadagna quattro corner consecutivi con D’Orazio dalla bandierina, ma le prime due palle gol vengono respinte dagli abili guantoni di Russo, poi salva Di Cosmo e conclude l’ultima occasione della serie Migliardi senza velleità, troppo alto sopra la traversa.

Sfortuna o mancanza d’incisività, il Novara non concretizza le occasioni e la squadra ospite prende campo con García Tena e Barison in cerca di Attys, eccellente nella progressione sulla lunga distanza.

Il numero 8 trentino si guadagna la punizione sulla sinistra ed al 28’ come una gazzella irrefrenabile, sorpassa Calcagni andando in conclusione con il destro. Desjardins non riesce a proteggere l’interno del palo, demerito del portiere di casa, ma la grande azione di Attys che si costruisce da solo il gol è pura maestria. È il quarto gol dell’attaccante francese in maglia gialloblù, l’ultimo lo aveva segnato proprio contro il Novara.

Anastasia viene sostituito da Rada, che fa il suo esordio in campionato e riposiziona la formazione gialloblù: Attys entra nel tridente in fase di attacco e funge da ala in fase di non possesso.

Intravede il raddoppio il Trento con il tiro potente di Di Cosmo, ma è bravo questa volta Desjardins a bloccare il destro dell’avversario.

La squadra ospite gioca con il cronometro, vuole restare compatta nella sua metà campo, ma il Novara cerca la ripartenza con Migliardi e Calcagni.

Sangalli svolge egregiamente il suo lavoro, viene ammonito al 44’ per lo scontro ruvido su Ranieri.

Il capitano piemontese su palla inattiva regala un ottimo passaggio a D’Orazio, che si coordina e cerca la conclusione, trovando però il palo. Riparte D’Orazio esterno, ma García respinge. I padroni di casa non riescono a trovare il pareggio ed il primo tempo si chiude sul 0-1.

Nella ripresa il Trento s’impadronisce del campo e costruisce da dietro. Le continue velleità di avanzare di Speranza vengono ripetutamente fermate da Rada. Obaretin cerca subito il raddoppio ma non trova la porta.

Il vero salto di qualità arriva con la trionfale entrata in campo di capitan Pasquato al posto di Terrani e Petrovic in sostituzione a Sipos. È il 18’ quando il destro perfetto di Pasquato firma il gol del 0-2, confezionato da Petrovic.

Impatto esemplare ed indiscutibile del capitano gialloblù sulla partita, la qualità della sua conclusione dalla distanza non lascia possibilità d’azione al portiere di casa. Il destro di Pasquato si conferma semplicemente imbattibile.

Buzzegoli prova a cambiare rotta: capitan Ranieri esce ed entra Rossetti, il Novara si ridispone in un 4-2-4 rendendosi più offensivo con Scampini e Rossetti

Alla mezz’ora i padroni di casa cercano di accorciare le distanze con la punizione calciata da D’Orazio e respinta da Russo. Ritorna il Novara in area gialloblù con il colpo di testa di Rossetti, che infrange i sogni azzurri contro il palo.

Il Trento coglie l’occasione di chiudere la partita in trionfo con Petrovic, che si guadagna il calcio di rigore al 49’ e non sbaglia dagli undici metri.

La partita si chiude sullo 0-3, gli aquilotti escono dal campo orgogliosi e soddisfatti, i padroni di casa a passi tardi e lenti salutano i propri tifosi nello sconforto.

Il mister azzurro Daniele Buzzegoli aveva affermato nel prepartita: ”Abbiamo preparato il match focalizzandoci sulla fase di non possesso, alla luce degli errori commessi contro la Pro Patria.” La scelta tattica non è errata, il gioco dei piemontesi è godibile, manca la concretizzazione del gol, anche a causa (o grazie) della rocciosa presenza di Russo tra i pali gialloblù, ma non manca determinazione. Il Novara disputa una partita che merita di essere ricordata per il bel gioco proposto nella prima mezzora di tempo e per l’audacia nel provare fino alla fine a recuperare i risultato.

 

IL TABELLINO DELLA PARTITA

NOVARA F.C. – A.C.TRENTO 1921 0-3 (0-1)

RETI: 25’ Attys, 18’st Pasquato, 49’st Petrovic

TRENTO (4-3-3): Russo, Vitturini, Barison (27’st Ferri), García Tena, Obaretin; Di Cosmo, Sangalli, Attys (27’st Frosinini); Anastasia (28’st Rada), Sipos (13’st Petrovic), Terrani (13’st Pasquato)

A disposizione: Pozzer, Di Giorgio, Trainotti, Vaglica, Brevi

Allenatore: Bruno Tedino

MIGLIORE IN CAMPO: Pasquato

NOVARA (4-1-3-2): Desjardins; Boccia, Bonaccorsi, Khailoti, Migliardi (24’st Urso); Ranieri (24’st Rossetti); Speranza (16’st Bagatti), Calcagni, D’orazio; Gerardini (16’st Donadio), Scappini (37’st Catania)

A disposizione: Boscolo, Menegaldo, Prinelli, Di Munno, Scaringi, Savini, Gerbino, Caradonna, Saidi, Fragomeni.

Allenatore: Daniele Buzzegoli

MIGLIORE IN CAMPO: D’Orazio

ARBITRO: Felipe Salvatore Viapiana di Catanzaro

ASSISTENTI: Stefania Genoveffa Signorelli di Paola e Andrea Romagnoli di Albano Laziale

IV UFFICIALE: Abdoulaye Diop di Treviglio

Ammoniti: 9’pt Ferrari, 24’pt Bonaccorsi, 42’pt Garcia Tena, 44’pt Sangalli, 33′st Russo, 48’st Khailoti.

Angoli: 9-4.

Recupero: 3’+6’.

Totale spettatori: 2463

NOTE: 7 ragazzi del nuovo millennio per il Novara, 5 ragazzi del nuovo millennio per il Trento.Pomeriggio estivo, cielo velato, temperatura attorno 24°. Campo sintetico in buone condizioni.

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