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Corsa

Ploner e Bettin si impongono ne «La Trenta Trentina»

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Sono l’altoatesino Markus Ploner della Sterzing Volksbank e la trentina Loretta Bettin dell’Atletica Paratico i vincitori dell’edizione speciale de «La Trenta Trentina», il tradizionale appuntamento podistico di fine estate organizzato dall’Asd Non Solo Running, che quest’anno è stato proposto in una formula confacente alle restrizioni imposte dalla pandemia.

Un’edizione “Special”, che ha riscosso il consenso dei runner, felici sia di poter affrontare una gara in questi tempi magri, sia di cimentarsi sulla nuova distanza dei 19,2 chilometri al posto dei tradizionali 30, una misura scelta beffardamente per prendersi gioco del Covid-19.

Il runner di Fortezza, specialista delle maratone, ha disputato una corsa in solitaria, prendendo il comando dello operazioni fin dal primo chilometro e conservando il comando del serpentone fino alla fine. Una prova di autorità, chiusa con il tempo di 1 ora 6 minuti e 36 secondi, un crono che non può ovviamente essere confrontato con quelli delle edizioni passate, ma che parla di una media interessante, 3,4 minuti per chilometro.

Gli hanno dato comunque filo da torcere, non perdendo mai troppo terreno, sia l’altoatesino di Chiusa Luca Clara (Tornado), giunto sul traguardo a 39 secondi dal vincitore, sia Federico Polesana (Ana Feltre), che ha incassato a 46 secondi, distacchi decisamente limitati.

Una bella gara hanno disputato anche il fiemmese Nicolò Zorzi (Cornacci Tesero), quarto a 1’06” e Andrea Rinaldi (Fondazione Bentegodi), quinto a 1’17”. Più staccati, a completare la top ten, Tommaso Fedel (sesto a 3’03”), Emanuele Franceschini a 4’58”, Alessio Loner a 5’41”, Luca Divina a 5’49” e Alessandro Splendore a 6’08”.

In campo femminile Loretta Bettin è stata protagonista di un gran finale di gara, visto che è andata a prendere Marta Fabris a pochi chilometri dall’arrivo, per poi staccarla di 10 secondi sulla linea del traguardo. L’atleta di Zambana, quest’anno tesserata per l’Atletica Paratico per i Campionati Italiani, ha chiuso con il tempo di 1’18”21, precedendo la stessa veneta del Team Km Sport di 10 secondi e la compagna di squadra Eva Grisoni di 53.

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Quest’ultima era partita nel secondo gruppo e quindi non ha potuto correre con i riferimenti diretti sui quali invece hanno potuto contare le altre atlete élite. Con la sua bella prestazione ha quindi estromesso dal podio la vincitrice dello scorso anno, nonché compagna di squadra, Anna Zilio, che ha chiuso a 1’39” dalla Bettin. Quinto posto per Arianna Valenti del Gs Bondo a 2’30”, sesto per Doris Weisstiner dell’Eisacktal Raiffeisen a 2’58”.

Va dunque in archivio con soddisfazione degli organizzatori e soprattutto degli atleti questa edizione 2020 de «La Trenta Trentina», che ha portato al via 580 concorrenti, scattati in cinque diversi gruppi per evitare assembramenti. Gli ampi spazi del Parco Segantini, a Levico Terme, questa volta hanno ospitato sia le partenze sia gli arrivi.

In quanto al percorso, per accorciarlo è stato eliminata la parte a nord e aggiunta la salita verso Tenna, che ha reso comunque impegnativa la sfida.

Le dichiarazioni dei vincitori – «Dopo la partenza mi sono reso conto che avrei potuto andare via, – racconta il vincitore Markus Ploner – quindi al secondo chilometro sono rimasto insieme al solo Luca Clara e al terzo ho staccato anche lui, amministrando poi il vantaggio. La prima parte di questa gara è scorrevole, ma poi c’è una salita impegnativa, ma fortunatamente il clima di oggi era ideale per correre. Sono contento di essere riuscito a partecipare per la prima volta a questa manifestazione, negli anni passati in questo periodo stavo preparando le maratone e non avevo potuto essere presente, stavolta invece non potevo mancare».

«Sono rimasta al terzo o quarto posto fino al 10° chilometro, – spiega Loretta Bettin – con il preciso obiettivo di non mollare sulla salita di Tenna, ma quando l’ho affrontata senza dover camminare e ho visto Marta Fabris davanti a me ho preso coraggio e cercato di raggiungerla. Ci sono riuscita al 17° chilometro e poi ho tenuto duro fino alla fine. Una bella soddisfazione».


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