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La Sfera e lo Spillo

Milan: è qui la festa

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Il Milan vince il suo Scudetto numero 19. L’ultimo successo dei rossoneri risale alla stagione 2010-2011. Il tecnico in quell’annata è Massimiliano Allegri e alla guida del club vi è ancora il patron Silvio Berlusconi. Accanto al Cavaliere di Arcore sedeva il collaboratore più stretto Adriano Galliani.

Stefano Pioli è l’artefice di questa cavalcata. Il “normalizzatore” vince il suo primo Tricolore da allenatore. Da giocatore, difensore centrale, con la giubba della Juventus vince il titolo nella stagione 1985-1986 sotto la guida sapiente di Giovanni Trapattoni.

I Casciavit vincono a Reggio Emilia, contro il Sassuolo (0-3) di Alessio Dionisi, nell’occasione invasa dai tifosi milanisti. E’ la festa Scudetto del Milan dopo anni di sofferenze sportive e societarie.

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Il popolo meneghino, sponda rossonera, arriva al Mapei Stadium in massa colorando con i colori sociali l’impianto emiliano. La pressione si avverte e pure l’emotività dei giocatori prima dell’ingresso sul green.

La posta in palio è alta e in 90 minuti si gioca il sacrificio di un’intera stagione. Calabria e compagni partono forte con carattere e vemenza. Bastano 36 minuti al Diavolo per schiantare il Sassuolo. La doppietta di Giroud e la rete di Kessié stendono i neroverdi.

I rossoneri vincono con merito il 19esimo Tricolore della loro gloriosa storia dopo una stagione avvincente ed equilibrata. Al secondo posto si piazzano i cugini dell’Inter agganciati alla testa sino all’ultima curva del torneo. I nerazzurri battono il Doria (3-0) al Giuseppe Meazza.

E’ il giorno della festa e la piazza del Duomo di Milano diventa il palcoscenico dei tradizionali caroselli.

Il Milan è Campione d’Italia.

CLASSIFICA

Milan (86), Inter (84), Napoli (79), Juventus (70), Lazio (64), Roma (63), Fiorentina (62), Atalanta (59), Verona (53), Torino, Sassuolo (50), Bologna (46), Udinese (44), Empoli (41), Sampdoria, Spezia (36), Salernitana (31), Cagliari (29), Genoa (28), Venezia (26)

(*) Venezia, Cagliari, Salernitana e Udinese una partita in meno.

Emanuele Perego             www.emanueleperego.it              www.perego1963.it

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